Sto morendo di freddo. Mi sono rinchiusa in giardino e non ho portato nemmeno una giacca.
Tiziano è appena arrivato e non smette di guardarmi.
Ho discusso con Gaia e la maestra Celentano mi ha sgridato.
«Come va?»
Mi chiede il mio vecchio migliore amico... Kumo.
«Meglio di così non potrebbe andare», mento.
I suoi occhi si illuminano.
«Davvero?»
Mi scappa una risata amareggiata.
«Assolutamente no. Ho deluso le persone che amo di più, rischio di uscire e le mie vene sono ghiacciate»
La sua espressione cambia, il suo sorriso svanisce e così anche il mio.
«Io non voglio giudicare il tuo comportamento, ma allo stesso tempo non voglio fare finta di niente. Non puoi venire da me e fingere che non sia successo nulla»
Faccio un lungo respiro.
«In che senso? Io volevo semplicemente sapere come stavi e chiederti scusa»
Alzo gli occhi al cielo.
«Forse non vuole le tue scuse?»
Le mie guance diventano di un rosso vivo. Il tono autoritario di Joseph mi fa rabbrividire. Non ho il coraggio di guardarlo in faccia.
«Tu cosa ne sai»
Gli risponde Tiziano. Joseph mi passa vicino, mi copre le spalle con la sua giacca e si mette seduto sulla poltrona.
«Io so cose che tu non sai. Ginevra è un mondo da scoprire...»
Mi copro il viso con le mani.
«Ma posso scoprirlo soltanto io»
Il battito del mio cuore accelera e all'improvviso non sento più niente, oltre il respiro affannoso di Joseph.
«È andato via»
Mi fa notare.
«Grazie per l'aiuto»
Tiro un sospiro di sollievo e mi scopro il viso.
«Hai pianto? Hai tutto il mascara colato»
Sgrana gli occhi.
«Un po'»
Il suo sguardo preoccupato mi rassicura, mi fa capire che posso dire tutto quello che voglio.
«Non sono molto felice in questo periodo. Ho perso la fiducia delle persone che amo, la maestra mi ha rimproverato... e mi sono lasciata andare»
Mi fa segno di avvicinarmi a lui.
Il cuore mi prega di raggiungerlo ma il cervello mi dice di starmene sola nella mia bolla, dove nessuno può entrare.
«Ginevra»
Alza il volume della sua voce per intimorirmi.
«I-io non posso»
I miei occhi diventano lucidi. Non ho voglia di piangere e in questo momento non ha neanche senso farlo, ma allo stesso tempo mi sento mancare la terra sotto i piedi.
«Vieni qui...»
Insiste.
Fallo, non farlo, fallo, non farlo.
«Non deludermi ancora principessa, fidati di me»
Mi alzo e mi avvicino lentamente.
Le sue braccia mi afferrano con una forza mista a delicatezza e mi fanno cadere sopra di lui.
Trattengo una lacrima e respiro tutto il suo buonissimo profumo.
«Adesso risolviamo tutto, insieme»

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Cadiamo insieme// Holden
FanfictionC'è questo filo, tra me e te, che ha un nome solo nostro. Un filo che, in qualunque posto sarai, anche a chilometri di distanza, anche con le vite stravolte e le decisioni prese, anche tra un'eternità, quando tu tirerai un po', io tirerò a mia volta...