63; Holden

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Non so cosa mi ha detto la testa. Mi sono presentato a casa di Ginevra senza preavviso e non sono riuscito a trovare neanche un motivo valido. L'ho trattata male e ho deluso le sue aspettative. Sono abbastanza sicuro che abbia pensato che fossi lì per chiarire. Mi sento una merda, perché la sto ripagando con la stessa moneta. E io non sono così.

Ho litigato con i miei fratelli a causa sua. Mi stanno tutti addosso, cercano di convincermi a risolvere la situazione, a raggiungere Ginevra e chiederle di tornare insieme. Non ci riesco, cazzo! Mi risulta difficile fidarmi di nuovo di lei, dopo la cosa che mi ha tenuto nascosta.

<<Dammi qualcosa da bere, qualsiasi cosa che contenga il più alcool possibile>>

Chiedo al barista di un locale trovato a caso, che puzza un po' di fumo. Che schifo.

<<Abbiamo esaurito tutto, ci è rimasta solo la birra>>

Alzo gli occhi al cielo.

<<Va benissimo quella, ho bisogno di distrarmi>>

Il ragazzo mi apre la bottiglia e me la passa. Non bevo come un pazzo, giusto un sorso ogni tanto per sentirmi meglio. Starò anche vivendo uno dei periodi peggiori della mia vita, ma ciò non vuol dire che devo diventare un alcolizzato.

<<Sei qui per trovare qualcuna di interessante?>>

Mi scappa una risata amara. Guardo il neo diciottenne con aria disperata e gli stringo la mano con forza.

<<Il contrario, sto cercando di dimenticarne una>>

Gli rispondo.

<<Ah sì? C'è una ragazza che ti sta fissando da prima, ti sta mangiando con gli occhi>>

Mi volto per scoprire chi è la ragazza in questione e mi ritrovo davanti Cecilia, la mia ex storica. Non voglio parlarci, mi causerebbe solo problemi.

<<È la mia ex, sarebbe da denunciare. Mi ha accusato di cose assurde, per poi dire in alcune interviste che è felice del mio successo. Andasse a farsi fottere>>

Finisco la birra e passo la bottiglia al ragazzo. Che oltretutto mi sta anche simpatico.

<<Parliamo di altro, anche perché si sta avvicinando>>

Annuisco.

<<Allora, chi è questa ragazza che vuoi dimenticare?>>

Mi chiede. Lo fulmino con lo sguardo. Volevo dimenticarla, anche se solo per qualche ora, non parlarne con un perfetto sconosciuto.

<<La madre di mio figlio>>

Sgrana gli occhi. Sono stato troppo diretto?

<<In che senso scusa? La tua ragazza è incinta e tu sei qui a bere come un porco per dimenticarla?>>

Abbassa la cresta, ragazzino. Ignoro quello che ha detto e rispondo alle sue domande.

<<Me lo ha tenuto nascosto per due settimane, il fatto è che lo ha detto a tutti i nostri amici. Lo sapevano tutti, cazzo, tranne io che sono il padre!>>

Faccio un lungo respiro. Devo calmarmi.

<<Le hai mai chiesto perché lo ha fatto?>>

I miei occhi diventano lucidi.

<<No, lei ha provato a dirmelo ma io non le ho creduto. L'ho descritta come egoista e me ne sono andato>>

Stavolta è lui a fulminarmi con lo sguardo.

<<Cosa ti ha detto si può sapere o è un segreto di stato?>>

Faccio spallucce.

<<Lo ha fatto per me, perché sono un cantante e sto vivendo, artisticamente parlando, uno dei momenti più belli della mia vita. Da quello che mi ha detto, aveva paura di perdermi e di rovinarmi la carriera>>

Cazzo, pensandoci bene non suona come un discorso egoistico... anzi, tutto il contrario.

<<Allora sei proprio un coglione, lasciatelo dire. La mia ragazza mi ha letteralmente tradito perché "non la soddisfavo abbastanza" e nonostante ciò, continua a chiedermi di tornare insieme>>

Bella merda. Mi dispiace per lui.

<<Questo è tradire la fiducia di una persona. Magari io potessi avere una ragazza del genere al mio fianco, che si preoccupa per me e che morirebbe al pensiero di perdermi. Apri gli occhi fra>>

Ha ragione, in effetti.

<<Tu sei innamorato di lei?>>

Distolgo lo sguardo e sorrido. Penso alle nostre litigate, alle notti passate a fare l'amore, al suo sorriso dolce e i suoi occhi luminosi. Penso a quanto mi manca sentirla vicina durante il sonno, e a quanto mi rende triste l'idea di deluderla. Se sono innamorato della principessa?

<<La amo più di qualsiasi altra cosa al mondo>>

Mi alzo in piedi e mi rimetto la giacca.

<<Come ti chiami?>>

Gli chiedo.

<<Francesco, e tu?>>

Gli sorrido.

<<Joseph... grazie per tutto, Francesco. Ti trovo ogni sera qui?>>

Annuisce.

<<Dal martedì al sabato, ogni sera dalle sei alle dieci>>

Ok.

<<Va bene, torneremo>

Cadiamo insieme// HoldenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora