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Sapevo che stava nascondendo qualcosa. Forse stava semplicemente scherzando e siamo stati interrotti nel momento sbagliato, ma non posso saperlo con certezza.

Una volta che abbiamo raggiunto i nostri compagni, ognuno è andato per le sue. Lui con Sarah e io con Gaia.

<<Cosa stavate facendo?>>

Mi chiede Gaia. Io guardo Joseph, che è dall'altra parte della stanza e sospiro.

<<Stavamo discutendo. Io avevo la cerniera del vestito aperta e lui mi stava prendendo in giro, tutto qui>>

Le scappa una risata.

<<Bene, adesso mi stai prendendo per il culo anche tu>>

Trattengo a stento un sorriso. Voglio fare la finta arrabbiata, anche se non mi riesce molto bene.

<<Non ti sto prendendo per il culo, solo che mi viene da ridere perché doveva capitarti una cosa del genere proprio con lui. Sembra un film>>

Faccio un lungo respiro.

<<Certo, solo che nel mio film il protagonista maschile finisce con un'altra>>

Lo fulmino con lo sguardo e lui se ne accorge, infatti ridacchia sotto i baffi.

<<Sei gelosa?>>

Mi chiede Gaia, riferendosi all'avvicinamento improvviso di Sarah e Joseph.

<<Certo che no, perché dovrei? Io non sono amica né di uno né dell'altro e non ho nessun interesse nei loro confronti>>

Alzo gli occhi al cielo e cerco di alleggerire il nervosismo con il mio anello portafortuna.

<<Però non smetti di guardarli male, questo mi fa pensare che forse uno dei due ti interessa a tal punto da infastidirti se parla con un'altra ragazza>>

La fulmino con lo sguardo.

<<Io non sono gelosa, odio Joseph con tutto il mio cuore e se vuole stare con Sarah ben venga, cosa gli devo fare!>>

Mi rendo conto solamente dopo di aver distrutto il mio bicchiere di plastica, di aver sfilato il mio gioiello d'argento e di aver sbriciolato la patatina alla paprika che stavo mangiando.

<<Va bene, farò finta di crederci. Nel frattempo che io mi impegno in questo, tu puoi parlarne con il diretto interessato dato che ti sta venendo a prendere>>

Sgrano gli occhi e mi volto velocemente.

<<Cosa vuoi?>>

Gli chiedo scontrosamente.

<<Voglio che vieni con me. Dopo scocca la mezzanotte e non posso più parlarti.>>

Faccio un lungo respiro e annuisco.

<<E va bene, tanto non ha senso stare a parlare con te. Troverai il modo per convincermi>>

Sorride e mi fa cenno di seguirlo senza destare sospetti.

All'improvviso mi ritrovo catapultata nello sgabuzzino, una luce fioca illumina soltanto i nostri volti sconvolti.

<<Perché mi hai portata in questo posto? Qualsiasi cosa devi dirmi, non potevi dirmela in giardino?>>

Scuote la testa per rispondermi di no.

<<Ci sono troppe persone ed io non voglio essere interrotto>>

Arrossisco.

<<Non capisco dove vuoi arrivare>>

Si morde il labbro inferiore, si perde nei miei occhi e io nei suoi.

<<È da quando ti ho vista con questo vestito che aspetto di farlo, quindi non tirarti indietro>>

Annuisco. Lui si avvicina lentamente, mi stordisce lasciando sfiorare le nostre labbra. Il mio cuore comincia a battere forte, le mie gambe rischiano di cedere. Io continuo a ripetermi di allontanarmi, perché tutto questo è sbagliatissimo, ma non lo faccio.

<<H-holden...>>

Sussurro.

<<Chiamami più spesso così, principessa>>

Sforzo un sorriso.

La sua bocca si appoggia delicatamente sulla mia, con pazienza intraprende una serie di baci piccoli... fino ad arrivare alla sua lingua che mi chiede il permesso di entrare in contatto con la mia.

Timida gli concedo tutto, mi lascio trascinare in quello che sarà il mio tormento per un bel po' di tempo.

Non me ne intendo di queste situazioni, e non so se sto facendo le cose giuste, ma so solo che mi sento bene.

<<Sarah è solo un'amica, non preoccuparti principessa>>

Cadiamo insieme// HoldenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora