È stato bello avere un confronto maturo con un insegnante, dato che per me in passato è stato impossibilitato.
Ho avuto un maestro di danza molto bravo, ma fin troppo severo.
Ritengo che il modo giusto per aiutare il proprio alunno a crescere sia spronarlo, a volte anche alzando un po' il tono della voce, ma allo stesso tempo credo che sia fondamentale dosare il peso delle parole che si usano e mantenere un atteggiamento professionale.
Questo vale per qualsiasi tipo di insegnamento, che sia quello di uno sport o quello della scuola stessa... sei un professore e non hai nessun diritto di offendermi.
«Amo alla fine non ci hai raccontato niente di com'è andata con la maestra Celentano, hai qualche novità?»
Roteo gli occhi verso il cielo.
«Malissimo Chiara»
Dico in modo scontroso. Sono le sette della mattina, non amo particolarmente socializzare in questo momento della giornata.
«In che senso?»
Insiste Gaia.
«Nel senso che abbiamo parlato in modo maturo e questo mi è piaciuto tantissimo. Il problema è che mi ha dato qualche mese di tempo per convincerla del mio talento... se non riesco mi manda a casa»
Sgranano gli occhi.
«Stai scherzando?»
Mi chiede Chiara con tono di voce preoccupato, io non rispondo ma ricambio il suo sguardo triste.
«Purtroppo no. Io sono sicura di meritare questo banco, per questo farò di tutto affinché anche lei sia di quest'idea. Solamente che è Alessandra Celentano, l'insegnante più severa della scuola, quindi può succedere di tutto»
Faccio un lungo respiro e finisco di gustare la mia colazione.
In realtà è tutto molto triste, dato che ho dovuto eliminare molte delle schifezze che sono solita mangiare per cominciare bene la giornata.
«Buongiorno bellezze, che cosa sono queste facce disperate? Mi sono perso qualcosa di interessante?»
Arriva Joseph in cucina, il mio tormento.
Alzo gli occhi al cielo e non gli rispondo nemmeno, lascio lo spreco di energie alle mie amiche.
«Ginevra ci ha raccontato del suo incontro con la Celentano, ma non ci ha dato buone notizie»
Lo accontenta Chiara, che riceve una mia occhiataccia.
Speravo vivamente che non dicessero niente, soprattutto a lui.
«Ah no?»
Chiede guardando esclusivamente la sottoscritta.
Io annuisco e mi allontano un attimo per lavare la mia tazza.
«Ho un periodo di prova in cui devo dimostrare alla mia insegnante di meritare questa esperienza. Se non lo faccio, torno a casa»
Cerco di distogliere l'attenzione dal mio problema, ma purtroppo non funziona.
Anzi, evidentemente incentiva i miei compagni ad insistere.
«Può farlo davvero?»
Chiede Joseph, strappandomi una risata divertita.
Possibile che non conosca nessuna delle regole che impone questo programma?
«Certo che può farlo. Volendo potrebbe mandarmi a casa durante la registrazione di domani... tutto è possibile»
Annuisce e abbassa lo sguardo.
In questo momento tutto sembra essere diventato grigio, proprio come il mio umore. Ed ecco che ci risiamo...
La mia negatività influisce sulla vita degli altri, facendoli poi allontanare.
Ovviamente questo discorso non vale per Joseph, che se dovesse essere costretto a dirmi addio, molto probabilmente ne sarebbe felicissimo.
«Vabbè, adesso smettiamola di parlare di questa situazione. Fondamentalmente non è sicuro, devo solo impegnarmi a migliorare»
Le mie due migliori amiche sorridono orgogliose del mio pensiero, mentre il ragazzo antipatico corre via come una furia, senza dire una parola.
«Adesso devo andare a lezione, devo provare la coreografia per domani. Ci vediamo a pranzo...»
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Cadiamo insieme// Holden
RomanceC'è questo filo, tra me e te, che ha un nome solo nostro. Un filo che, in qualunque posto sarai, anche a chilometri di distanza, anche con le vite stravolte e le decisioni prese, anche tra un'eternità, quando tu tirerai un po', io tirerò a mia volta...