Preparare questa coreografia sta diventando più difficile del previsto. Non mi sento a mio agio nel ballare conciata in questo modo. Mi guardo allo specchio e quello che vedo non mi piace: un corpo molto scoperto, una ragazza ridicola che cerca in tutti i modi di essere sensuale. Sono dovuta scappare dalla lezione, interrompendo così il duro lavoro delle professioniste e di Lucia. Mi sento tremendamente in colpa, ma non posso evitare che questo accada.
<<Gine, cosa ci stai facendo tu qui? Non dovresti essere con Lucia in questo momento?>>
Mi chiede Joseph, sorpreso di trovarmi in cucina. Faccio spallucce e evito il suo sguardo, perché non ho le forze di guardarlo negli occhi e raccontargli tutto quello che è successo.
<<In teoria>>
La mia risposta rimane vaga. Lui si avvicina, mi cinge i fianchi con un braccio e mi attira in un abbraccio forte. Appoggio il viso sulla sua spalla e trattengo le lacrime.
<<È successo qualcosa a lezione?>>
Annuisco.
<<Vuoi raccontarmelo?>>
Lo guardo e non gli dico niente. Sono ferma a pensare a cosa potrei dirgli, a quale scusa potrei inventare... ma non voglio prenderlo in giro, lui non se lo merita.
<<Mi sento ridicola. Non riesco a preparare la coreografia perché sono troppo fissata sul mio aspetto fisico. Sono bruttissima e penso solo a quello>>
Le sue mani mi accarezzano il volto, i suoi occhi intrisi di calore e dolcezza mi fanno sentire su una nuvola.
<<In questo momento c'è qualcuno in sala quattro?>>
Mi chiede.
<<No, perché?>>
Questo suo cambio repentino del discorso non mi fa stare tranquilla. Speravo in qualche parola di conforto...
<<Andiamo>>
Mi prende per mano e mi fa segno di seguirlo. Camminiamo insieme fino allo studio. Una volta arrivati ci assicuriamo che in sala quattro non ci sia più nessuno.
<<Togliti la felpa e fammi vedere un pezzo di coreografia>>
Sgrano gli occhi.
<<Cosa?>>
Le mie guance si tingono di rosso per l'imbarazzo.
<<Io mi metto qui e ti guardo>>
Il mio cuore inizia a battere forte. Tolgo la felpa e rimango con i vestiti che devo indossare per la sfida.
<<Metto la musica?>>
Annuisco. Chiudo gli occhi, cerco di concentrarmi sui passi che non sono riuscita a memorizzare perfettamente. Non appena parte la base, inizio a muovermi lentamente, avanzando verso il centro della stanza. Sbaglio alcuni passi, ma almeno riesco a finire la mia performance senza nessun lamento. Quando le casse si spengono, io mi avvicino a Joseph e lo stringo forte tra le mie braccia.
<<Grazie>>
Gli sussurro.
<<Di cosa ti lamenti? Sei fantastica>>
Sorrido.
<<Il tuo corpo non ha niente che non va, tienilo bene a mente>>
Annuisco. Vorrei fargli una promessa, dirgli che cercherò di crederci un po' di più... ma non sono sicura di riuscirci, quindi rimango in silenzio. Le sue braccia mi fanno avvicinare di più al suo corpo, che e i nostri sguardi si fondono. Non ho neanche il tempo di riuscire a metabolizzare, che la sua bocca lascia un'impronta indelebile sulla mia. Sento la sua lingua guidare la mia in un bacio travolgente, passionale e ardente di desiderio. Non ho avuto nessun tipo di esperienza nella mia vita prima di Joseph, ma riesco a capire che questo è un bacio di due persone che si vogliono. E allora è lì che capisci di essere fregata per sempre...
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Cadiamo insieme// Holden
RomanceC'è questo filo, tra me e te, che ha un nome solo nostro. Un filo che, in qualunque posto sarai, anche a chilometri di distanza, anche con le vite stravolte e le decisioni prese, anche tra un'eternità, quando tu tirerai un po', io tirerò a mia volta...