Non amo festeggiare il Natale.
Quando ero bambina adoravo ricevere il mio regalo, aspettavo con ansia di preparare il cenone della Vigilia e speravo di poter trascorrere più tempo possibile con la mia famiglia.
Questo finché un malaccio non mi ha portato via mio nonno, e tutta la mia voglia di festeggiare se ne è andata con lui.
Sono molto in difficoltà a stare con gli altri, che al contrario sono molto entusiasti di addobbare la casa. Lo stanno facendo proprio ora, ma io mi sono messa in disparte.
<<Perché non vai con loro?>>
Mi chiede Joseph che si mette comodo accanto a me. Non gli rispondo e faccio spallucce.
<<A giudicare da quello che stai facendo...>>
Dice rivolgendosi al mio anello, ingiustamente torturato dalla sottoscritta.
<<C'entra tuo nonno>>
Annuisco.
<<Da quando è morto non riesco più a vivere serena le feste e tutte queste cose qui>>
Sforzo un sorriso.
<<Lo sai che lui non vorrebbe vederti in questo stato?>>
Lo guardo sorpresa.
<<Certo che lo so, ma non riesco a farne a meno>>
Mi afferra frettolosamente una mano, con il pollice inizia a massaggiare il lembo di pelle intorno al mio gioiellino.
<<Credo che ti abbia regalato questo apposta per ricordarti che lui ci sarebbe stato per sempre, anche quando fisicamente non ci sarebbe davvero stato>>
I miei occhi si riempiono di lacrime e le mie guance si tingono di rosso.
<<Dici sul serio?>>
Annuisce.
<<Non mento mai, principessa>>
I suoi occhi felici mi ricordano mio nonno, la sua cocciutaggine ma soprattutto la sua dolcezza fuori dal comune.
<<Prima di lasciarci, adesso che ci penso, mi chiese di non cambiare mai. Forse per renderlo orgoglioso dovrei veramente continuare ad essere felice...>>
Joseph non risponde, ma continua a giocare con il mio dito. Il cuore mi batte fortissimo, il cervello mi prega di farlo smettere ma qualcosa mi spinge a lasciarlo stare.
<<Esatto>>
Mi dice all'improvviso.
<<Anche lui mi chiamava principessa>>
Sgrana gli occhi, si volta lentamente verso di me e mi osserva in silenzio.
<<Perché è la verità. Sei una principessa antipatica, ma pur sempre una principessa>>
Metto il broncio.
<<Devi sempre rovinare tutto>>
Dico scontrosamente, tirando via la mano con uno scatto violento.
<<Non mi chiamerei Joseph>>
Lo fulmino con lo sguardo.
<<E comunque non chiamarmi principessa. Mio nonno non avrebbe mai voluto questo per me... che qualcuno mi chiamasse come faceva lui, ma che quella persona fossi tu>>
Gli scappa una risata, mi arrotola tutti i capelli con una velocità allucinante e mi avvicina al suo viso.
<<Ci vediamo dopo, principessa>>
STAI LEGGENDO
Cadiamo insieme// Holden
RomanceC'è questo filo, tra me e te, che ha un nome solo nostro. Un filo che, in qualunque posto sarai, anche a chilometri di distanza, anche con le vite stravolte e le decisioni prese, anche tra un'eternità, quando tu tirerai un po', io tirerò a mia volta...