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Come posso non essere invidiosa di Sofia?
È una ragazza bellissima. È mia coetanea, sempre disponibile e generosa con il prossimo. Ama essere bambina e questo la rende molto estroversa e piacevole agli occhi di tutti.

Penso che anche lei abbia dovuto combattere una battaglia difficile, ma che comunque sia riuscita a superare il dolore. Al contrario mio, ha trovato il coraggio di dire: merito di stare bene.

Non sta facendo come me, che mentre i miei compagni festeggiano la vigilia di Natale, io sto in disparte e mangio uno spicchio di mela.

<<Smettila>>

Riesco a leggere il labiale di Joseph, che mi incita a provarci. Io scuoto la testa e gli rispondo.

<<Non ci riesco>>

Lui sforza un sorriso, dice qualcosa a Christian e mi fa segno di seguirlo. Non so se fidarmi sia la cosa più giusta da fare, ma fondamentalmente non ho niente da perdere. Finisco di mangiare e lo raggiungo in giardino.

<<Mi cercavi?>>

Gli chiedo. Annuisce e si appoggia alla colonnina, io mi siedo sulla poltroncina poco distante.

<<I ragazzi si chiedono perché tu non interagisca durante queste situazioni>>

Sforzo un minimo di empatia per gli altri, ma non riesco nemmeno in questo.

<<Dovrebbero farsi i fatti propri>>

Rispondo in modo scontroso.

<<Stai facendo preoccupare le tue amiche, Ginevra>>

Roteo gli occhi verso il cielo.

<<Se hanno dei dubbi possono tranquillamente venire da me e chiedermi delle spiegazioni>>

Joseph sbatte il piede sul pavimento, è infastidito dal mio comportamento e lo capisco. Stavolta ha ragione.

<<Perché non ci provi? Non ti chiedo di fingere, ma di sforzarti a stare con noi. Ci sono un sacco di cose buone da mangiare... cerca di immaginarla come una semplice cena tra amici>>

Mi mordo il labbro inferiore e cerco di nascondere il mio imbarazzo. Sto per chiedere una cosa di cui mi pentirò amaramente.

<<Perché ti interessa così tanto di quello che faccio?>>

Arrossisco violentemente. Perché non tengo certe cose per me?

<<Perché mi interessi tu>>

Sgrano gli occhi.

<I-in che senso?>>

Insisto.

<<Nel senso che mi interessi. Vuoi sapere troppe cose principessa, fidati che sono cose che non vuoi sentire>>

Mi scappa una risatina nervosa.

<<Del tipo adesso te ne esci che sei innamorato di me e cose così. Che ridere!>>

Maledetto il giorno in cui mia madre ha deciso di dare vita ad un essere umano così stupido.

Al contrario, lo sguardo di Joseph si fa duro.

<<Anche se fosse? Che problema ci sarebbe?>>

Mi alzo in piedi e mi avvicino un poco alla porta d'entrata.

<<Sarebbe ridicolo. Due ragazzi che non vanno d'accordo all'improvviso si innamorano... è abbastanza stupido, non credi?>>

Scuote la testa.

<<Non lo credo, Ginevra, ma ti prego di sederti a quel cazzo di tavolo. Sto resistendo soltanto per te>>

Cadiamo insieme// HoldenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora