𝐀𝐄𝐆𝐎𝐍'𝐒 𝐃𝐑𝐄𝐀𝐌 [𝐀𝐞𝐠𝐨𝐧 𝐈𝐈 𝐓𝐚𝐫𝐠𝐚𝐫𝐲𝐞𝐧]

𝐂𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨 𝟏

Helaena era radiosa, fuori ai giardini che si affacciavano sul mare. Indossava un abito azzurro, di seta di Pentos, ed era in compagnia di suo fratello Aemond, e del piccolo Daeron. Parevano chiacchierare animatamente, almeno fin quando non si accorsero della mia presenza, e il mio sorriso da ebete aveva fatto esplodere il loro fratellino minore in una risata. "Buon compleanno, mia cara zia" e l'argentea i cui occhi brillavano di felicità, si fiondò tra le mie braccia. Mai alcun affetto fu più puro del nostro. Lei era stata in grado di accettarmi come nessun altro avrebbe mai fatto, soprattutto perché mia madre – in quanto legittima erede- minacciava l'eredità di suo fratello Aegon. Al suo solo pensiero rabbrividii. "Sono contenta tu sia qui." ammise tra i miei capelli " E sono contenta dell'arrivo della tua famiglia a corte, non li vedi da sei anni!"

Quanto vere furono le sue parole per il mio cuore. Joffrey doveva avere dodici anni, a quel punto: un bambino già pronto all'addestramento. E Lucerys, quel dolce bambino dal volto pallido, doveva aver già imparato a parlare il Valyriano. E che dire di Jacaerys? Il mio fratellone, ora un uomo, sicuramente divenuto valoroso quanto un vero Velaryon. Poi, prima che i miei pensieri volassero ai miei genitori, Helaena sciolse l'abbraccio ed Aemond si avvicinò cauto. "Maelys" e chinò il capo. Sempre taciturno, ma gentile nei miei confronti, sembrava non serbare rancore nonostante l'avvenimento che lo aveva reso cieco da un occhio. "E tu, Daeron? Non vieni ad abbracciarmi?" scherzai, facendo sbuffare il piccolo che , con timidezza, venne ad avvolgermi le gambe perché ancora troppo basso.

"Nostra madre ci attende nella sala del trono, forse sarebbe ora di andare" ci interruppe Aemond. Così fummo costretti a sciogliere quell'abbraccio, e a dirigerci verso la fortezza rossa.

❝☼ ☾❞

C'era uno sguardo che sentivo appiccicato al mio corpo, come l'olio che la sola acqua non può sciacquare via. Malizioso, tentatore: uno guardo riciclato ed usato così tante volte con così tante altre donne, che per poco non mi nascosi dietro la figura alta di Aemond pur di evitarlo. Sempre punzecchiati, mai legati da un qualche briciolo di rispetto, Aegon era cambiato da un giorno all'altro. Quello prima mi disprezzava e infastidiva, quello dopo mi provocava e mi fissava languido, tale da agitare ogni singola cellula del mio corpo. Io lo odiavo, lo detestavo, ma detestavo ancor di più il non poter combattere ciò che dentro di me si agitava. Non avrebbe dovuto toccarmi l'anima in quel modo, non glielo potevo permettere.

Ma ora potei guardarlo, di nascosto, tra uno spiffero e l'altro, e come sempre senza riuscire ad oltrepassare la sua barriera di protezione. Era davvero soltanto un ubriacone ed uno sciupa femmine? O si nascondeva da qualcosa, magari da se stesso?  Tuttavia dovetti mandare giù la mia aspra curiosità, all'udire dell'araldo che annunciava l'arrivo della mia famiglia.

"Rhaenyra di casa Targaryen, e suo marito Daemon Targaryen sono giunti a corte. Al seguito i loro figli, i Principi Jacaerys, Lucerys, Joffrey e i pargoli Viserys II ed Aegon III." 

Il cuore mi balzò in petto, scalpitò impazzito come le ali di un colibrì. Feci per sporgermi il più possibile, ma ero così ovattata da mille emozioni che i suoni mi furono d'un tratto svaniti. Un paio di mani mi afferrarono i fianchi, mani piccole e callose che mi strinsero con possesso. Ed una bocca. Una calda bocca che si accostò al mio orecchio facendomi zampillare il sangue al cervello. "Con calma piccola colomba."

𝐒𝐩𝐚𝐳𝐢𝐨 𝐀𝐮𝐭𝐫𝐢𝐜𝐞 ✉

Io ve lo dico, questi due vi faranno impazzire! E siamo solo al primo capitolo :)