𝐀𝐄𝐆𝐎𝐍'𝐒 𝐃𝐑𝐄𝐀𝐌 [𝐀𝐞𝐠𝐨𝐧 𝐈𝐈 𝐓𝐚𝐫𝐠𝐚𝐫𝐲𝐞𝐧]

𝐂𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨 𝟏𝟎

[+𝟏𝟖] - 𝐬𝐨𝐧𝐨 𝐚𝐝𝐮𝐥𝐭𝐢 𝐜𝐨𝐧𝐬𝐞𝐧𝐳𝐢𝐞𝐧𝐭𝐢 !

Sbigottita. Accalorata. Confusa. Eccitata. Così tante emozioni che l'unica, stupida frase che riuscii a tirar fuori quando Aegon si alzò dal letto per venirmi incontro fu "Sei per caso ebbro?"

 Quando il suo fisico scolpito si affacciò alla mia vista la gola mi si seccò completamente, e i flash di quel pomeriggio mi fecero sentire come quando infrangi una regola..e aspetti con ansia di vederne i risultati. Mi stavo per caso rimbecillendo a causa sua? "Mandarti quelle donne è stato un errore, ti ho offesa.." cominciò, squadrando la mia sottoveste trasparente senza alcun pudore. "Ma possiamo sempre rimediare"

Tre semplici passi indietro, ed urtai un mobile. Sibilando tra i denti, per non dargli la soddisfazione di vedermi abbassare le difese, mi imposi fermamente. "Io non intendo essere una delle tue sfide di cui ridi coi tuoi amichetti di taverna.. o peggio, con le donne dei bordelli da cui hai comprato Talisa e Dyana. Povere anime, buttate laggiù come carne da macello.." ma mentre il mio orgoglioso sproloquio stava andandosi affievolendo, vidi cadere le brache di Aegon a terra con un singolo fruscio. Per i Sette Dei!

Mi coprii immediatamente gli occhi con un singulto, scordando della trasparenza della mia vestaglia e dell'innocenza che avevo perso tra gli scaffali di quella biblioteca. Di quella lingua umida, delle mie gambe strette attorno alla sua testa. Dannazione! "Rivestiti immediatamente-" ordinai imperativa, con le orecchie che mi fischiavano, ma le sue piccole mani callose mi raggiunsero in un baleno, e spostarono le mie che mi occupavano la vista. "Un giorno sarai mia moglie. Ma prima che quel giorno arrivi, voglio insegnarti a conoscere il tuo corpo, il tuo piacere, e anche quello che tu puoi procurare a me, semmai lo vorrai"

Appariva così sicuro di se che riuscì quasi a convincermi. Poi però mi liberai dalle sue mani, e sbottai "Ti presenti nelle mie camere, mezzo nudo, con l'intenzione di chissà cosa e ti aspetti che apra le gambe per te? Cazzo Aegon, perché ti comporti in questo modo?" Il suo sorriso si aprì come quello dei bambini davanti al loro tanto agognato regalo. "Perché ti voglio. E perché sei mia. Il Re ha accettato la mia proposta di sposarti-"

"Tu sei completamente impazzito..io.." e persi la totale abilità di parlare. Lui era lì, nudo e perfetto, con quello sguardo malizioso che mi accendeva le viscere, che a quel punto cominciai a perdere lucidità. A separarci pochi centimetri. "Gli Dei mi puniscono" bisbigliai, osservando come le sue labbra carnose fossero succose alla luce delle candele. "Che si fottano gli Dei" mi rispose, afferrandomi per il viso e baciandomi sulle labbra. Mi divorò, come un animale con la sua preda, con la sua lingua esperta, e le sue mani che scorrevano su tutto il mio corpo ricoperto di brividi. E quelle piccole mani si fermarono a coppa sul mio seno, strappandomi un ansito che per un momento faticai a credere provenisse dalla mia bocca. "Ascolta quanto melodiosa sei quando godi per me.." bisbigliò, infiltrandosi sotto la veste per togliermela completamente, e lasciarmi spoglia e nuda alla sua vista.

Non c'era proprio via di ritorno.

"Hai detto che mi avresti insegnato" mi schiarii la gola, cercando di apparire sicura di me, quando in realtà le gambe mi tremavano e qualcos'altro stava cominciando ad inumidirsi. "La timidezza è la prima cosa che dovrai cancellare dalla tua mente. Nel sesso non c'è timidezza."

Aegon spostò le tende del letto, e lo indicò. "Sdraiati" 

Mi diressi verso il letto, e ignorando le insicurezze sulla mia nudità, mi stesi cercando una posizione confortevole. Dopo di ciò, egli mi raggiunse e mi torreggiò immediatamente. "Prima lezione, Maelys. Ti sei mai toccata?" Quella domanda schietta mi spiazzò, portandomi a scuotere il capo immediatamente. Aegon ne parve compiaciuto. Di sicuro stavo perdendo il lume della ragione. "Vedi, mia luna, è una..parte fondamentale dello scoprire il tuo corpo se vuoi unirti ad un'altra persona in modo carnale." sussurrò, spiegandomi dolcemente come si fa ad un bambino, cominciando a salire con la sua mano sulla mia gamba. Lasciò che le aprissi entrambe. Mi si spezzò il respiro, come con la sua delicatezza tracciasse segni immaginari attorno al mio inguine. O forse stava giocando con la mia impazienza. "Lo farò io per te" e senza neanche darmi il tempo di rendermene conto, due dita estranee si introdussero nella mia apertura, facendomi gemere di dolore. "Sei pronta, mia dolce Maelys, devi solo rilassarti.." Le sue dita cominciarono a muoversi, lentamente, facendomi abituare alla sua presenza per poi negarmela improvvisamente. "Ma..-" sobbalzai con la vista annebbiata.

 "Adesso è il tuo turno. Toccati davanti a me. Toccati per me" Mi sembrò di andare a fuoco proprio come il cibo che Moonfyre si procacciava quando eravamo assieme. "Non..non posso" scossi la testa imbarazzata. Tuttavia Aegon si alzò dal letto e si diresse spedito verso la poltrona che si affacciava in direzione del letto, sedendosi di fronte a me. "Nel sesso non c'è timidezza" ripeté. E così smisi di pensarci: socchiusi gli occhi, divaricai le gambe e per la prima volta nella mia vita, mi diedi piacere. Lo feci sotto lo sguardo affamato di Aegon, che stringeva i braccioli della poltrona con così forza che se non fossi stata impegnata mi sarei preoccupata per quel povero fodero di velluto. Vidi le stelle, vidi mondi immaginari, puntini di luce sotto le palpebre, che quando arrivai al culmine dalle mie labbra fuoriuscì un gemito strozzato. E realizzai. Io mi ero data piacere grazie ad Aegon Targaryen.

𝐒𝐩𝐚𝐳𝐢𝐨 𝐀𝐮𝐭𝐫𝐢𝐜𝐞 ✉

Raga che dire, questa è la prima volta che scrivo cose così spinte. Spero non vi abbiano cringiato ( e quante ne dovranno arrivare!)