La lettera ricevuta da mia madre parlava chiaro. Era angustiata, si sentiva colpevole, e più di qualsiasi altra cosa al mondo, mi voleva di nuovo accanto a se anche se sapeva fosse impossibile. Non aveva fatto accenno a mio padre, cosa logica dato che lo avevo a suo dire offeso. Ad ogni modo, era probabile che soltanto Lucerys e le mie sorelle si presentassero per il matrimonio, cosa che mi rassicurò. "Sei sicura della scelta che stai compiendo? Non potrai più tornare indietro," mi chiese Viserys prima di tossire nuovamente. "Sono il Re. Posso sempre annullare tutto e mandarti a casa-"
"No, nonno. Ho giurato dinanzi a te, alla corte e agli Dei. Andrò fino in fondo e mi affiderò al loro volere"
Ripiegai la lettera gelosamente, nascondendola nello scollo dell'abito, prima che Brea entrasse nel solarium per portarmi qualcosa per rinfrescarmi. "Avete fatto visita al Re stamattina?" mi interpellò, posando sul tavolino un vassoio d'uva bianca. Brea cominciava a sentire l'età avanzare sul proprio corpo, glielo vedevo ogni giorno che passava. La stanchezza, gli sforzi – benché non fossero eccessivi – si notavano. "Si," le risposi in un primo momento, prima di fermare la mano a mezz'aria, che stava andando a strappare un chicco d'uva. "Brea, che ne dici se ti concedo un po' di riposo? Ho Talisa e Dyana che sono giovani e in forze, e potranno svolgere il doppio dei compiti.." tuttavia quel suo sguardo, quasi offeso, mi portò ad aggiungere "Ma non avranno mai la saggezza della mia inserviente d'infanzia." che le fece abbozzare un sorriso increspato.
"Principessa, mi prenderò la mia pausa a patto che voi mi lasciate cucire il vostro abito. Lavoro giorno e notte per voi, nella speranza che quel giorno sia speciale..per quanto sposare Aegon sia raccapricciante," Mi lasciai scappare una risata nervosa, a quella sua definizione. Per tutta la vita avevo creduto che Aegon fosse un mostro, quando la verità era soltanto una: era umano, era un uomo, e niente e nessuno può cambiare la natura di un uomo. Ma non giustificavo i suoi atti passati, ancora impressi nella mia mente.
"Non è poi così male.." bisbigliai, pensando a quel "Mia Luna", che mi faceva vorticare la testa e ribollire il sangue fino a sentirlo in luoghi reconditi e proibiti. Ogni volta che mi chiamava in quel modo, dimenticavo il reale motivo per cui lo stavo sposando. Non per amore. Per la pace, per evitare una guerra di potere inutile e controproducente. "Accetto, Brea. Ma quando l'abito sarà finito, vi prenderete tutto il tempo necessario per riposare"
❝☼☾❞
𝐀𝐞𝐠𝐨𝐧
Non riusciva a smettere di pensarci. Non riusciva a smettere di pensare a lei, a quelle labbra soffici, a quella pelle calda, a quell'ardore che avevano consumato ma che non si era ancora spento. Neppure dinanzi un tavolo pieno di persone che attendevano una misera parola da lui, riuscì a smettere di farlo. Ma quando Aemond tossì, i Maestri e sua madre la Regina si guardarono tutti intorno con imbarazzo.
"Ebbene? Ci sono novità?" domandò Otto Hightower, rivolgendosi al suo nipote maggiore. Aegon deglutì con la gola secca, arida. "Maelys ha fatto visita a nostro padre stamani. Ma Cole spergiura di non aver udito nulla uscire da quella sala." Alicent si portò le mani in grembo. "Quindi nessuno sospetta..del..del veleno" sussurrò infatti lei. "Re Viserys non è uno stolto, e tanto meno uno sprovveduto..ma è troppo compassionevole. E' giunto il momento che questo matrimonio si consumi, e che tu salga al Trono quanto prima" terminò secco suo nonno, facendolo irrigidire.
"Mi dispiace per la tua promessa sposa, fratello" replicò Aemond senza alcuna vergogna, alzandosi per primo dalla tavola del concilio ristretto. "Ami bere, sei ghiotto di sesso e non hai alcun interesse nel regnare.." il Guercio era cresciuto e mai aveva dimenticato come anche Aegon l'avesse bullizzato da bambino, motivo per il quale quel giorno si prese una vera e propria rivincita. "Se non c'è altro da portare alle orecchie del concilio, mi dileguo" terminò secco Aemond, voltando le spalle prima che suo fratello potesse reagire.
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𝐀𝐄𝐆𝐎𝐍'𝐒 𝐃𝐑𝐄𝐀𝐌 [𝐀𝐞𝐠𝐨𝐧 𝐈𝐈 𝐓𝐚𝐫𝐠𝐚𝐫𝐲𝐞𝐧]
Fanfic❝Avevo sempre detestato Aegon. Dalla sua fossetta sul mento, a quei suoi capelli ribelli e corti; dalla sua insaziabile ebbrezza, al suo ingiusto fascino; dalla sua ingordigia di donne al suo scarso senso del dovere. Ma era giunto un giorno in cui a...