𝐂𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨 𝟖

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Seguirono attimi di silenzio da parte di entrambi

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Seguirono attimi di silenzio da parte di entrambi. Sconvolta e a corto di fiato, non sapevo come comportarmi, come guardare in faccia Aegon dopo ciò che avevamo fatto. Dopo ciò che mi aveva fatto. Le gambe mi tremavano ancora al pensiero, ma dovetti mordermi la lingua per non ripensarci. Per non ripensare a come - esperto - esplorava lati di me che a stento conoscevo. Aggiustai le calze, facendole risalire fin sul ginocchio, e allo stesso modo sistemai l'abito. 

Lui era di spalle quando decisi di fronteggiarlo. "E' stato uno sbaglio, e mi hai tratta in inganno.  Non possiamo rifarlo" ma la sua risata, quella risata che si prendeva gioco di me sin da quando ero una bambina, tornò ad agitarmi viscere. "Mi hai dato il tuo consenso Maelys. E poi mi pare che ti sia piaciuto..da come le tue gambe si stringevano attorno alla mia testa-"

"Adesso basta!" sbottai imbarazzata. Sentivo il cuore cominciare a correre, imperterrito, accalorandomi le guance. "Abbiamo appena cominciato.." sorrise furbo "Ci vediamo presto, Hūra* " E con quella scontata risposta, lasciò la biblioteca.

❝☼☾❞ 

La festa stava proseguendo egregiamente, e quando lasciai anch'io la biblioteca, da com'era calato il sole sembrava passato davvero troppo tempo

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La festa stava proseguendo egregiamente, e quando lasciai anch'io la biblioteca, da com'era calato il sole sembrava passato davvero troppo tempo. "Ma dov'eri finita, si può sapere?" domandò Lucerys, mangiucchiando dei dolci, quando mi vide entrare in sala con le guance rosse e le labbra morse. Deglutii, guardandomi intorno all'involontaria ricerca del colpevole, e trovandolo accanto ad Aemond, che chiacchieravano allegramente, le farfalle tornarono a danzarmi nello stomaco. "Avevo bisogno d'aria-" "Sei stata via metà pomeriggio, Maelys. Gli alberi forse scarseggiano ad Approdo del Re, dovremmo farne piantare altri, non credi? Non c'è abbastanza ossigeno" mi schernì bonario, finendo in un boccone un muffin al miele e iniziando a mordicchiarne un altro.

Furbo come nostra madre, a quattordici anni Lucerys era uno dei figli più promettenti della Delizia, nonostante le celate calunnie. Era estremamente intelligente, sapeva combattere, cavalcava Arrax e parlava in perfetto Valyriano. Il suo, forse, unico difetto - agli occhi della corte, ovviamente - ? Non era attratto dalle donne. Lo capii quando da bambina, prima ancora di trasferirmi in Capitale, Luke si ostinava a giocare sulla spiaggia con un bimbo di nome Hug, coi capelli rossi e gli occhi azzurri come il mare. Quando dovette salutarlo, si abbracciarono a lungo e si promisero un affetto così puro e dolce che nemmeno gli Dei avrebbero potuto contestarlo.

Quando tornai con i pensieri su ciò che mio fratello aveva detto, lo ignorai. A che cosa serviva rispondere se aveva capito che stavo mentendo?

 "Nostro fratello? Ancora non sono riuscita a congratularmi con lui ed Helaena."

"Si sono ritirati presto. Da come fremeva, temo non vedesse l'ora di consumare il-"  

"Si, si, ho capito"

E così mi persi tra balli e valzer, con un bicchiere di birra tra le mani nella speranza di scovare il volto di mia madre. Mio padre, orgoglioso com'era, non mi avrebbe mai perdonata per la decisione che avevo preso. Ma come biasimarlo, se gironzolavo tra la tela dei verdi quasi fossi una di loro?

"Socializzare è così sfiancante" sobbalzai a quella dolce voce femminile, che mi affiancò. Baela, che in adolescenza aveva amato mio fratello Jacaerys, si stava sistemando con un lontano cugino e presto sarebbe partita per sposarsi. "Mio padre mi odia, mia madre è sparita, Lucerys è a ingozzarsi di muffin al miele ed io sono qui, che prego di poter tornare nelle mie stanze quanto prima." La mia sorellastra ridacchiò, portandosi anch'essa un boccale di birra alle labbra. "Quando prenderai marito non sarai costretta più a farlo. Socializzare, intendo. Vedi, Jace è fuggito con Helaena subito dopo la torta che tu ed Aegon vi siete persi" mi punzecchiò, facendomi annaspare per la vergogna. "Ha intenzione di sposarti?" continuò, afferrandomi per il braccio così che potessimo allontanarci dalla confusione. "Ma se io non volessi?" le risposi, confermando che si, Aegon aveva tutte le intenzioni di prendermi in moglie. E pensare che mi aveva donato delle prostitute per imparare l'arte carnale! Che sfacciato!

"Non sei obbligata. Ma se Aegon ha ricevuto l'approvazione dal Re, forse nostro padre avrebbe ragione a convincerti a tornare a Roccia del Drago."

*Luna

𝐒𝐩𝐚𝐳𝐢𝐨 𝐀𝐮𝐭𝐫𝐢𝐜𝐞 ✉

Perdonate l'immensa attesa, ma ho avuto un esame! Allora, a quanto pare Aegon fa sul serio o è il solito donnaiolo che cerca l'ennesima delle sfide? Eehehe

𝐀𝐄𝐆𝐎𝐍'𝐒 𝐃𝐑𝐄𝐀𝐌 [𝐀𝐞𝐠𝐨𝐧 𝐈𝐈 𝐓𝐚𝐫𝐠𝐚𝐫𝐲𝐞𝐧]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora