Alys mi porse una ciotola con un intruglio di colore marroncino, dal quale proveniva un odore insolito. Dolciastro ma al contempo amaro. "Ti farà sentire meglio," mi rassicurò, prima di sparire dalla stanza sotto ordine di Aegon, che si era svegliato. Era distrutto, glielo si leggeva in faccia, e a dimostrarlo le profonde occhiaie a contornare i suoi bellissimi occhi violetti. "Avrei dovuto proteggerti, e invece.." storse le labbra in una smorfia di delusione e rabbia "Criston Cole doveva essere di guardia alla tua porta, ma non c'era."
Come facevo a dirgli che suo fratello aveva complottato per farmi uccidere? Sarebbe impazzito, avrebbe agito in modo avventato e avrei perso quel briciolo di controllo che avevo su di lui. Tuttavia dovetti farlo, per il mio bene e per il bene di quel sottile filo che legava il nostro rapporto. Niente più bugie, ci eravamo promessi. "Tuo fratello ha mandato due uomini a uccidermi, spacciando il tutto come una vendetta di mio padre. Ma qui sappiamo tutti che Daemon non rinuncerebbe alla propria figlia maggiore, anche se questa gli ha voltato le spalle," gli occhi di Aegon sembrarono schizzare fuori dalle orbite nel sentir nominare Aemond. "Sfacciato! Presuntuoso!" inveì contro di lui, alzandosi dal mio capezzale con le mani tra i capelli. "Quei bastardi sono già stati fatti prigionieri. Aemond sarà il prossimo se non mi darà una spiegazione-"
"La spiegazione c'è, amore mio, ed è la guerra. Sono la discendente diretta di Rhaenyra, colpendomi avrebbe scatenato la sua furia attirandola in una trappola. Ma ora le cose sono cambiate, dobbiamo scoprire che cos'ha in mente"
Presi un sorso di quell'intruglio, scoprendolo piacevolmente buono. Non volevo sapere cosa fosse, volevo solo che mi facesse sentire meglio. Anche se avevo idee contrastanti su Alys. "Me la pagheranno cara, te lo prometto mia luna. Pagheranno con il sangue e le lacrime per ciò che ti hanno fatto!" terminò Aegon, tornando a darmi manforte in quel letto troppo vuoto. Posai la ciotola e mi rivolsi nuovamente a lui. "Vieni qui, vicino a me" lo pregai, ed egli acconsentì, infilandosi sotto le coperte e abbracciandomi contro il suo petto per infondermi calore. Avevo bisogno di lui più che mai. "Il mio amore per te è infinito, Maelys. Mi doni una gioia immensa e mi odio per non essere riuscito a proteggerti"
Ero sicura che le parole non sarebbero bastate, o forse era la mia voce ad essere improvvisamente rimasta intrappolata nella mia gola. In risposta, mi accostai al suo viso e lo baciai dolcemente, percependo la mancanza di contatto dopo tanto tempo. "Puoi ancora cambiare le cose.." sussurrai, con le palpebre pesanti. "Ognuno ha il proprio scopo nel mondo, e il mio è rimediare agli errori commessi con te" lo udii fievole prima di crollare nel sonno, dolce tentatore.
❝☼☾❞
Ripresi conoscenza quando la notte fu calata su Approdo del Re, e le stelle avevano preso spazio nel cielo, brillando con maestosità. Tastando il letto mi resi conto che Aegon era ancora accanto a me, dormendo sereno e con la fronte rilassata. Che cosa avrei dato per tornare indietro..Aggiustare le cose, rimediare alla mia negligenza. Se fossi stata abbastanza attenta e scaltra a quell'ora Aegon avrebbe deposto la corona. Ma sapevo che non sarebbe mai successo, era inutile lottare contro di lui. E la cosa peggiore era che non avevo idea di cosa fare. Lo guardai fino al giungere del mattino, quando la quiete del sonno venne spazzata via dal bussare frenetico alla nostra stanza.
"Aegon!"
Quella era la voce allarmata di Alicent, che portava il cattivo presagio al cospetto del Re. Scattai come una molla verso la porta e la aprii conscia di non avere il migliore degli aspetti. La rossa mi superò frettolosa, raggiungendo Aegon stordito dal sonno che cercava di tirarsi su. "Aegon, alzati! Dobbiamo riunire il concilio ristretto per un'urgenza"
Un'urgenza, ripetei dentro di me. E l'agitazione si impossessò anche di me.
"Cos'è accaduto?" domandai con preoccupazione, nel tentativo di ricevere risposte dalla regina vedova. Ma ella ripeté "Riuniamo il concilio e il Re potrà agire"
In men che non si dica fummo tutti nella sala, attorno al tavolo, con Otto Hightower che maneggiava una lettera già aperta e un'espressione adirata ma controllata. "Vostra Maestà, Mia Regina" intavolò il Primo Cavaliere "Alle prime luci dell'alba ci è giunta una lettera informandoci di un atto di incuria decisamente grave. Vostro fratello Aemond e Ser Criston Cole hanno attaccato Riposo del Corvo questa notte, bruciando e devastando agitando il vostro vessillo"
No, non era possibile.
"Con quale autorità?" Aegon sbatté le mani sul tavolo con furia e occhi fiammeggianti "Agire alle mie spalle senza interpellarmi! Quel dannato storpio ha attentato alla vita di mia moglie e ora agisce per conto suo?" Tutti calarono nel silenzio, disorientati dall'apprendere quella nuova notizia. E Alicent mi guardò, inevitabilmente, con una rassegnazione che si portava dietro sin dal primo giorno. "Daemon Targaryen non accetterà un'offesa simile, quando scoprirà che Aemond ha attentato alla vita della sua primogenita," Aegon sembrava un'altra persona, come se finalmente avesse avesse aperto gli occhi, come se finalmente fosse rinsavito. "Non lo dimenticherà, e ci attaccherà"
"Che cosa facciamo allora? Aemond deve cessare l'attacco e ritirarsi. Dobbiamo evitare che distrugga altri fortini," interpellai il concilio, nella speranza che qualcuno sapesse consigliarmi. L'unico a farlo fu Larys, con sguardo circospetto, con una delle idee forse più pericolose che potesse saltargli alla mente. "Dobbiamo mandare un'esca"
𝐒𝐩𝐚𝐳𝐢𝐨 𝐀𝐮𝐭𝐫𝐢𝐜𝐞 ✉
Aspetto le vostre teorie su chi sarà l'esca :)
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𝐀𝐄𝐆𝐎𝐍'𝐒 𝐃𝐑𝐄𝐀𝐌 [𝐀𝐞𝐠𝐨𝐧 𝐈𝐈 𝐓𝐚𝐫𝐠𝐚𝐫𝐲𝐞𝐧]
Fanfiction❝Avevo sempre detestato Aegon. Dalla sua fossetta sul mento, a quei suoi capelli ribelli e corti; dalla sua insaziabile ebbrezza, al suo ingiusto fascino; dalla sua ingordigia di donne al suo scarso senso del dovere. Ma era giunto un giorno in cui a...