𝐄𝐩𝐢𝐥𝐨𝐠𝐨

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Lo Sconosciuto scendeva sul mondo e veniva a prendersi le anime più pure, più dolci, più gentili

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Lo Sconosciuto scendeva sul mondo e veniva a prendersi le anime più pure, più dolci, più gentili. Lo vedevo in ogni volto tra quelle genti, riversate in strada con occhi spaventati e con stomaci affamati. Il popolo si spartiva come l'acqua da un lato e dall'altro per lasciarmi passare, chinava il capo con una speranza che avevano imparato a dimenticare, i bambini sventolavano le loro piccole mani mentre altri lasciavano cadere dall'alto splendidi fiori colorati.

Alla locanda in cui mi fermai, dopo essere stata tormentata dal sogno di Helaena, trovai una donna che somigliava tanto a Brea, l'anziana e devota ancella che mi aveva servita durante il mio percorso a corte. Mi spalancò le porte e si inginocchiò ai miei piedi pregandomi di aiutarla. "Vostra Maestà," si piegò in avanti incrociando le mani in una supplica. "Alzati, per favore" alla mia richiesta gentile ella si rimise in piedi, ma non smise mai di piangere. "Non ho abbastanza viveri per crescere questo bambino, e la corona sembra averlo dimenticato da quando è venuto al mondo" A sentirlo nominare, il mio sguardo si posò su un giaciglio di paglia, dove riposava un piccolo di almeno due anni dalla chioma d'argento. "Quando la nomea dell'usurpatore era famoso quaggiù, lasciò un figlio in pancia ad una mia cameriera e poi se ne scordò. Non tornò mai per vedere se stesse bene,"

Prima ancora di innamorarmi di lui, prima ancora che i litigi accendessero la fiamma tra di noi, Aegon aveva giaciuto con innumerevoli donne spazzando via la loro dignità e abbandonandole a loro stesse. Come avevo potuto essere così cieca con lui?

"Come ti chiami?" domandai, non riuscendo a smettere di guardare quel piccolo bambino tremare dal freddo. "Yolanda, Vostra Altezza."

Ero giunta al termine di quella strada. Ne avevo intrapreso un'altra, ed era arrivato il momento di cominciare la nuova vita che mia madre avrebbe voluto tanto per me. "Yolanda, ti offro un lavoro nelle cucine del mio castello. Al piccolo ci penso io,"

Mi avvicinai lentamente a quella gracile creatura, e mi chinai per guardarlo meglio.

 Helaena aveva ragione. Avrei avuto un figlio, ed Aelor sarebbe stato il suo nome.

»𝐟𝐢𝐧𝐞

𝐒𝐩𝐚𝐳𝐢𝐨 𝐀𝐮𝐭𝐫𝐢𝐜𝐞 ✉

Non so bene come cominciare questi ringraziamenti. E' stato un viaggio lunghissimo, dove spesso ho dubitato della trama e di ciò che stavo scrivendo, semplicemente perché Aegon è un personaggio complesso, in ogni modo in cui viene rappresentato. Ma ho amato scoprire le sfaccettature del Principe viziato che si affaccia all'amore per la prima volta. Maelys d'altra parte ha imparato molto su se stessa, e alla fine ha capito di non potersi pentire del suo percorso ma di doverne intraprendere uno nuovo. Vi ringrazio con tutta me stessa per aver creduto in questa storia, per aver letto e votato e commentato ad ogni aggiornamento. Senza il vostro supporto Aegon's Dream non sarebbe mai decollata!

E ora vi lascio con un po' di tristezza, perché ad ogni fine scritto sul fondo della pagina lascio sempre un pezzettino di me. Grazie di cuore, io vi aspetto negli altri racconti che sto scrivendo <3

𝐀𝐄𝐆𝐎𝐍'𝐒 𝐃𝐑𝐄𝐀𝐌 [𝐀𝐞𝐠𝐨𝐧 𝐈𝐈 𝐓𝐚𝐫𝐠𝐚𝐫𝐲𝐞𝐧]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora