𝐂𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨 𝟓

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Talisa e Dyana si occhieggiavano silenziosamente, con chiara confusione in volto

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Talisa e Dyana si occhieggiavano silenziosamente, con chiara confusione in volto. In verità, la testa mi doleva troppo per poter comprendere il motivo del loro comportamento. Ero immersa nella vasca di ottone, nell'acqua calda profumata alla lavanda, quando la più giovane – Dyana – prese parola. "Principessa..perdonerete la mia impudenza..-" cominciò, timida come una bambina e lo sguardo così basso da non permettermi di guardarla in viso. Brea non c'era, cosa ancora più strana, a cui però non avevo dato peso. "Non aver paura di parlare con me" le risposi, appoggiando meglio il collo per non bagnarmi i capelli. "Ecco, il Principe Aegon ci ha donate a voi..ma non per il motivo che voi credete..Brea non deve aver compreso.-" Riaprii gli occhi lentamente, quando una morsa mi strinse lo stomaco. Morsa che prevedeva un brutto presentimento. "Va avanti Dyana" e la domestica si intrecciò le dita nervosamente, cominciando ad indisporre Talisa, che prese parola al posto suo. "Vostro zio ci ha comprate al fondo delle pulci, noi veniamo da un bordello. L'unico motivo per cui ci ha donate a voi è per insegnarvi..l'arte dell'amore."

Ed ecco che quella fastidiosa stretta allo stomaco si fece più forte. Ma certo! Come potevo essere stata così stupida da non capire? Aegon era un ubriacone, insaziabile di donne, un uomo senza alcuna responsabilità che pretendeva di avere una qualche pretesa su di me. E ora mi mandava delle prostitute per insegnarmi l'arte del piacere carnale? Gliene avrei dette sicuramente quattro, se solo quella mattina non avessi avuto un incontro con la mia famiglia. "Se le vostre uniche capacità sono le attività carnali, non ho bisogno di voi signorine. Ma se desideraste una nuova vita sarò ben lieta di accogliervi tra le mie domestiche" Talisa e Dyana non tentennarono oltre. "Siamo state comprate, ormai apparteniamo a voi Principessa."

Cercai di regolarizzare il battito del mio cuore, e domandai di Brea, che a quel punto non si era ancora fatta viva. "A quest'ora Brea avrebbe già scelto un abito per me. Sapete dirmi dov'è?" replicai, mettendo a tacere l'argomento scabroso di qualche secondo prima. Non volevo più farne parola. "Giungerà a minuti Principessa.." Ed effettivamente così fu: mi avvolse in un abito rosso con ornamenti dorati, infilò un paio di anelli alle mie dita, mi fece calzare dei tacchi comodi, e mi acconciò i capelli in una lunghissima treccia. 

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Daemon e Rhaenyra mi osservavano in silenzio, mentre passeggiavamo nei giardini

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Daemon e Rhaenyra mi osservavano in silenzio, mentre passeggiavamo nei giardini. Alle mie orecchie, giungevano soltanto il cinguettio degli uccellini e il ronzio degli insetti. Qualche passo dietro di noi, Jace, Luke e Joff chiacchieravano; Rhaena e Baela, di fianco a mia madre, attendevano placide che si aprisse una qualsiasi conversazione. "Abbiamo parlato poco," cominciò Rhaenyra. Mi sentivo così strana, così fuori posto, che come una bambina avrei voluto correre a nascondermi. Era davvero questo l'effetto che aveva su di me la lontananza? Amavo mia madre con tutto il mio cuore. Allora perché averla lontana aveva peggiorato le cose?

"E' trascorso molto tempo, madre." le resi noto cercando di tenere a freno il tremolio delle mie mani. "E mi siete mancata" aggiunsi, quando notai il suo sguardo incupirsi. Temeva forse mi avessero plagiata? Oh no, io credevo ancora fermamente che fosse lei l'erede al Trono di Spade. "Sei cresciuta lontano dai miei occhi, e adesso ti guardo, e sembri così diversa. Così donna.." Daemon, mio padre, mi fissava con le labbra serrate quasi avesse voluto dire qualcosa ma si stesse trattenendo. "Ci sono..tante cose che vorrei dirti, tante paure che vorrei esporti, che non saprei da dove cominciare." realizzai ad alta voce, cogliendo l'attenzione dei miei fratelli che adesso si erano zittiti. "Abbiamo tanto tempo tesoro, e sai che puoi dirmi tutto"

Ma se quel tempo non lo avessimo avuto? mi domandai, mordicchiandomi le labbra. Poi mio padre, che per tutto quel tempo non aveva fiatato, mi si avvicinò offrendomi il braccio. "Maelys, gradirei parlarti"

𝐒𝐩𝐚𝐳𝐢𝐨 𝐀𝐮𝐭𝐫𝐢𝐜𝐞 ✉

Aegon si fa sempre riconoscere ovviamente! E chissà Daemon cosa avrà da dire a sua figlia :)

𝐀𝐄𝐆𝐎𝐍'𝐒 𝐃𝐑𝐄𝐀𝐌 [𝐀𝐞𝐠𝐨𝐧 𝐈𝐈 𝐓𝐚𝐫𝐠𝐚𝐫𝐲𝐞𝐧]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora