Capitolo 61

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Mi stringo a lei e le poso un bacio sul collo, poi un morsetto e di nuovo un bacio.
La sento sussultare e sorrido tenendo gli occhi chiusi.
Lei inizia ad accarezzarmi delicatamente il corpo ed io lentamente sprofondo nel sonno.
Mi risveglio dopo quelli che mi sembrano due minuti e pian piano mi accorgo che in qualche modo ci siamo scambiate di posizione, ed ora è lei che mi sta appiccicata addosso.
Resto ferma in silenzio e mi godo quel momento di quiete.
Mi porto un braccio dietro la testa e sorrido ascoltando i rumori che provengono da fuori la finestra.
Il campanello di una bici, due bambini che si chiamano fra di loro urlandosi qualche gioco da fare appena arrivati a casa, due signore che discutono, un cane che abbaia, la porta di una macchina che sbatte, una ragazza, deduco al telefono, perché non sento risposta alle sue domande e quando ride so che qualcuno dall'altra parte le ha risposto, ma io non so cosa.
Una marea di vite che si incrociano e si intrecciano giusto fuori dall'Hotel in cui casualmente ho scelto di prenotare.
Mi perdo a pensare alle mille possibilità che avrei potuto avere in questa vita.
Avrei potuto essere ogni cosa e invece sono finita qui, a fare l'amante ancora una volta.
Scuoto la testa e cerco di respingere il pensiero di essere sbagliata sempre e comunque.
Sorrido vedendo Sabrina che mi sonnecchia, nuda, sulla spalla.
Le poso un bacio sulla fronte e la vedo storcere il naso nel sonno.
Mi volto sul fianco e me la stringo vicino, sentendola mugugnare qualcosa ad occhi ancora chiusi.
Rido leggermente ed inizio a sbaciucchiarla tutta sul viso, mentre lei inizia a svegliarsi e sorridere leggermente.
"dai... Lasciame stà" ridacchia ad occhi ancora chiusi e mi si stringe addosso nascondendo il viso nella mia spalla.
"buongiorno"
"mh..." sospira e si stringe tutta sotto le coperte.
Sorrido e lentamente le accarezzo il corpo.
Scendo con le unghie lungo tutta la linea del suo fianco fino ad arrivare alle cosce e poi risalgo.
La mia mano istintivamente si fa strada fino al  suo seno e resta immobile qualche istante, finché non inizia a muoversi per stuzzicare i suoi capezzoli delicatamente.
La sento mugugnare leggermente e sorrido continuando a muovere la mano su di lei, tirandole e pizzicandole leggermente il capezzolo destro.
Apre gli occhi e mi guarda attentamente, per poi sollevarsi leggermente e avvenatrsi su di me per baciarmi.
Mi riempie il viso di baci e mi morde il collo facendomi gemere leggermente.
"amore..."
la osservo sorridendo.
"si?"
"mmh..."
Sorrido.
"che c'è?"
"avrei voglio di una cosa"
Sorrido ancora.
"e di cosa fammi sentire"
Mi sorride divertita e mi morde il labbro.
"potresti metterlo tu"
"cosa?"
"eh... Indovina"
"ah."
Ridacchia e mi osserva.
"allora?"
"se proprio insiste mia signora"
Mi sollevo e prendo lo strapon da dove lo ha buttato lei dopo averlo lavato.
Me lo infilo e torno a letto.
"no no, tu stai pure li sdraiata" mi sorride e mi spinge le mani sul petto per tenermi premuta contro il materasso.
"quindi fammi capire, oggi decidi tutto tu?"
"no, decido SEMPRE tutto io"
Mi sorride divertita e si siede sulla mia pancia.
"guarda che posso darteli anche io gli schiaffi sul culo eh"
"ma come sei scurrile"
"ma senti chi parla!" le dò uno schiaffetto sul braccio e lei per ripizza mi afferra la mano e me la morde.
"oi! Mi fai male!" scoppio a ridere e ritraggono la mano di scatto.
Le accarezzo la schiena lentamente e mi rilasso.
"dai... Fai quello che vuoi, tanto ormai"
"mh... Non mi sembra ti dispiaccia di solito"
Non rispondo.
È la verità in fondo.
Sento il suo bacino spostarsi sopra il mio e lo vedo alzarsi leggermente.
Si abbassa subito dopo e l'espressione eccitata che aveva lascia spazio al godimento.
Le labbra si spalanca o leggermente, gli occhi puntati in alto e i capelli tutti sparpagliati sulle spalle e sulle guance.
Inizia a muoversi ed io resto praticamente immobile a fissarla nell'estasi più totale.
Le mie mani si muovono istintivamente, prendendola per i fianchi ed aiutando il suo movimento.
I suoi mugugnii delicati riempiono la stanza assieme al suono della nostra pelle che collide e poi si stacca ripetutamente.
Le sue guance diventano sempre più rosse e la sua pelle sempre più calda e sudata.
I ciuffetto che le cadevano sulle guance ora le restano appiccicati addosso, mentre lei si muove sempre più velocemente.
Le mie dita si stringono attorno ai suoi fianchi e le sue scivolano sul lenzuolo fino ad arrivare al cuscino ai lati della mia testa.
Si abbassa col viso sulle mie labbra e mi morde.
"più..." sospira dandomi un morso al collo e poi riprova a parlare.
"più forte"
Sorrido leggermente e le poso un bacetto sulla guancia, per poi afferrarle saldamente il badcino e spingerlo contro il mio.
La vedo sussultare di colpo ed emettere un gemito stridulo.
"si..."
Sorrido e la osservo estasiata mentre mi chiede cumunque ancora di più.
Spingo leggemente più a fondo e di colpo sento il suo seno premersi contro il mio, mentre i nostri così aderiscono completamente.
"continua sto per..." sospira e non finisce la frase, ma in fondo non ce n'è nemmeno bisogno.
So benissimo che vuol dire.
La sento tremare qualche istante dopo e so già cosa vuol dire, aumento la velocità e lascio che sia lei a scegliere quando fermarsi.
Mi mette una mano sulla coscia di scatto ed io mi blocco guardandola.
"dio..."
Sorrido e la stringo a me restando immobile qualche istante.
"me sfinisci"
"vuol dire che faccio bene il mio lavoro allora"

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