Capitolo 24

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Ma esattamente che cazzo ci faccio io qui fuori dalla porta di casa sua un'ora prima del previsto.
No, lo so che state pensando, non ho fatto come mi ha detto Rudy.
Ieri sera non sono andata a casa sua, non l'ho baciata e non ci sono andata a letto.
Non mi pareva corretto, tutto qui.
Anche se muoio dalla voglia di baciarla profondamente e levarle di dosso ogni indumento che porta.
Mi apre la porta e mi sorride tutta contenta.
"mi sembra un po' troppo come anticipo un'ora"
"vabbè dai volevo star un po' di più con te"
"aaahh vedi?! Non puoi stare senza di me"
Sorride e mi lascia entrare dietro di lei.
La seguo e la osservo, mentre gira per la casa con la solita maglia lunga e quello che immagino essere nulla sotto a parte un paio di slip.
"scusa ma tu sei venuta ad aprire così? E se non ero io?"
"cretina lo sapevo che eri tu, mi hai citofonato da giù"
"si vabbè ma..."
"se non fossi stata tu mi sarei messa un pantalone che ne so"
Scuoto la testa e la seguo in cucina.
"quindi immagino che tu debba ancora scegliere cosa mettere"
"guarda veramente non m'hai fatto manco finí de magná"
Ridacchio e mi avvicino a lei con le mani in tasca.
"beh ma puoi mangiare eh, io ti faccio compagnia"
"ma te hai già mangiato?"
"si beh.. Sono le due... Io ho mangiato a mezzogiorno" rido e mi siedo a tavola con lei poggiando il gomito sul tavolo e la testa sul palmo della mia mano.
La osservo un attimo sorridendo e manco me ne accorgo.
"dai non li vuoi due spaghetti"
"no Sabri, ti giuro che ho già mangiato"
"mh... Neanche assaggiare quanto so buoni?"
Allunga la forchetta alla mia bocca e mi si avvicina al viso mordendosi il labbro.
Ma... Sta flirtando o cosa..?
Mi avvicino alla forchetta e prendo gli spaghetti in bocca guardandola fissa negli occhi.
Lei mi ricambia lo sguardo e sorride.
Ci vedo un filo di malizia veramente... Ma magari sono io che voglio immaginare le cose come farebbero piacere a me.
"so boni...?"
Lo sussurra, non lo ha detto davvero ad alta voce, è più un sussurrare sensualmente non lo so...
"si..."
mi poggio sul tavolo con i gomiti e così il mio busto sta tutto proteso in avanti verso di lei.
Ci sono pochi centimetri di distanza fra il mio e il suo viso ed io muoio dalla voglia di baciarla veramente.
Mi fissa un attimo  e poi i suoi occhi cadono involontariamente, credo, sulla mia bocca.
"non ho smesso di pensarci un secondo..."  sussurra tenendo la stessa distanza di prima.
"a cosa..?" sussurro pure io, perché non voglio spezzare il momento.
"a quello che mi hai detto... E poi quello che è successo"
"non volevo... Che succedesse così"
Mi posa la mano sulla guancia e mi sorride dolcemente.
"io non ho smesso di pensarci ugualmente"
Resto immobile senza sapere che fare o dire, ma lei non sembra incasinata quanto me... Infatti ride e mi guarda.
"che c'è?" la guardo confusa e inclino la testa.
"che fai non mi baci ora? Era il momento giusto quello"
Mi guarda e ride ed io a quel punto mi sento improvvisamente leggera, così avvicino ancora un po' il viso al suo e faccio toccare le nostre labbra.
Dio, erano settimane che sognavo di poterlo fare ancora e naturalmente mi ero imposta di non farlo, ma con Sabrina tutto il mondo va sottosopra e ogni mia promessa si sfalda.
Lei ricambia il bacio, ma rimane delicata.
La immagineresti più 'violenta' di così, eppure il suo carattere irruento non si riflette in queste cose.
Non si spinge oltre un bacio normale, ma io sono presa dalla gioia e le passo la lingua sulle labbra.
Forse mi sono spinta oltre, ma a lei non sembra dispiacere e mi ricambia il gesto toccando la mia lingua con la sua.
La bacio ancora e ancora e ancora, finché non ho più fiato e così mi stacco delicatamente guardandola poi negli occhi.
"così va bene?" le sorrido divertita e lei scoppia a ridere buttando indietro la testa.
"così va benissimo Mary" mi sorride e inclina la testa "ora però ne voglio un altro"
La fisso un attimo per capire come e cosa fare, poi mi decido e faccio quello che mi ha detto Rudy.
Mi alzo in piedi e mi abbasso verso di lei per baciarla profondamente.
Le poso una mano sul fianco e la tiro leggermente verso di me, così lei si alza e io delicatamente la spingo verso la superficie che ho più vicina.
Schivo il frigo che è troppo pieno di calamite e arrivo a farle poggiare la schiena al muro.
Le nostre labbra non si sono staccate un secondo l'una dall'altra e le mie mani ora sono poggiate sulla sua pelle, sotto la maglia.
Le sue mani mi accarezzano le braccia lentamente e arrivano fino alle mie spalle, poi butta le braccia tutte in avanti e mi si avvinghia al collo approfondendo il bacio ancora di più.
Le nostre lingue si toccano e le sue dita si intrecciano nei miei ciuffi biondi, finché lei lentamente si stacca dalle mie labbra per riprendere fiato.
O almeno così penso io.
Si stacca da me di colpo e mi guarda un attimo negli occhi per poi posarmi un bacio veloce e bisognoso sulle labbra ancora una volta, poi mi guarda e quasi disperata mi parla sulla bocca.
"portami a letto..." mi bacia ancora velocemente "spogliami..." e mi bacia ancora "subito".
Io la guardo un attimo e poi mi convinco.
In fondo, come potrei mai dirle di no.

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