Capitolo 43

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Alla fine Sabrina non è passata a prendersi le sue cose.
Che devo fare...
Le ho riposte in un cassetto del mio armadio, separate dalle mie, dopo averle lavate.
Ora stanno li, da una settimana circa.
Non so bene come mai non ci siamo più viste, semplicemente non è capitato che fossimo libere nello stesso momento e quindi...
Boh ma che volete da me, io pure non sono contenta di vederla così poco, ma che devo fare?!
Ah, Rudy mi ha invitata ad andare a Riccione con lui per qualche giorno.
Ho accettato ovviamente.
Non sono solita cambiare i piani così da un giorno all'altro, ma quest'anno è tutto diverso... Tutto... Incasinato veramente, quindi va bene così.
Immagino che Sabrina se ne andrà ad Ischia come sempre... Con suo marito.
Quindi va bene così.
Forse.
Continuo a ripetermi che non stiamo nemmeno assieme, ma questa sensazione che mi opprime il petto e lo stomaco non mi abbandona mai.
Quando la sento al telefono.
Quando penso che non è con me.
Che poi è l'unica cosa che vorrei davvero.
Spero che nessuno mi riconosca in questo momento, non ho tanta voglia di chiacchierare.
So già che Rudy mi riempirà di domande comunque, dato che alla fine non sono riuscita a raccontargli nulla di quello che è successo.
Solo che non mi va per nulla di parlare.
Continuo a pensare che lei mi manca...
Più ci penso e più mi arrabbio con me stessa.
"Oh piadina?"
"uh?"
Alzo lo sguardo e mi trovo Rudy tutto sorridente davanti che nemmeno mi saluta e già mi chiede se voglio mangiare.
In qualche modo un po' del mio malumore se ne va appena lo vedo.
Sorrido.
"cretino" gli tiro una pacca sulla spalla "nemmeno saluti?"
"eh vabbè ci siamo sentiti al telefono due minuti fa, è come ti avessi già salutato"
Scuoto la testa e non rispondo mentre lo seguo per le stradine della città.
"posso sapere cosa hai addosso?"
"perché? Che ho addosso?"
"ma cosa sono sti pantaloncini e sto cappellino da lesbica"
"ma la smetti???" lo guardo sconvolta.
Mi ha colpito la parola.
Non so perché in fondo.
Alla fine è la verità, però detto così ad alta voce in mezzo agli altri mi confonde un po'.
"è la verità, scommetto che questi pantaloni li hai presi nella sezione uomo di un qualsiasi negozio inutilmente costoso"
"li ho comprati online cretino"
"vale comunque la mia teoria" mi sorride divertito fermandosi davanti allentrata di un piccolo ristorante "o forse li hai presi nella sezione donna"
"no no hai ragione, rompi palle che sei"
"che bello avere ragione con te Maria"
Sorride così soddisfatto che non mi viene nemmeno l'istinto di replicare.
Lo seguo mentre lui parla con una signora dicendogli di aver prenotato un paio d'ore prima.
La signora non sembra fare caso a me inizialmente, tanto è presa da Rudy, che a quanto pare qui è più conosciuto di me.
In un certo senso sono felice della cosa.
Ci sediamo a tavola e lui inizia ad istruirmi su una serie di piadine che dice essere le migliori del mondo, ma il mio sguardo continua a cadere sulla scritta "salmone".
"questa com'è?"
Indico la piadina che attira la mia attenzione e lui si ferma.
"cioè tu vieni qui, mangi la piadina per la prima volta e pensi di prendere la piadina col salmone e le zucchine?"
"e il formaggio" gli sorrido divertita e lui mi guarda rassegnato.
"si è buona comunque, te ne farò assaggiare un pezzo della mia dai"

Sorrido soddisfatta di essere riuscita a decidermi velocemente su cosa mangiare e non aver perso tempo in chiacchiere inutili con la cameriera che è venuta a prendere l'ordine.
"allora, raccontami"
"cosa?"
"come va, con la signora"
"ma quale signora?" scoppio a ridere e inclino la testa guardandolo confusa.
"di quante donne sei innamorata?"
"ah... AH OK"
"buongiorno Maria"
"Oh ma che vuoi da me... Comunque... Bene, circa"
"come circa"
"si cioè siamo..." mi avvicino a lui per non dover urlare quello che sto dicendo "siamo andate a letto"
"come a le-COME A LETTO"
"shhh ma che ti urli, ma che avete sta mania di urlare"
"ma chi urla scusa"
"tu, Alessandra e Sabrina pure"
"Sabrina urla per altri motivi"
"Rudy!" lo fisso con fare minaccioso e lui scoppia a ridere.
"va bene la smetto, la smetto"
"sarà meglio"
"mamma mia quando inizi a ringhiare così sei peggio dei tuoi cani"
"cretino che sei, io non ringhio"
"mamma mia se lo fai, basta nominare Sabrina tua e subito tiri fuori le zanne"
Non rispondo e mi volto verso la cameriera che fortunatamente arriva al momento giusto e mi leva da questa responsabilità di continuare il discorso.
"grazie mille" l'aiuto a posare il piatto sul tavolo sorridendo e lei mi sorride a sua volta.
Appena la ragazza se ne va lui riattacca col discorso facendomi mille domane e in fondo io non so che cosa rispondere, perché io sono così felice di avere l'amore di Sabrina, ma il terrore che questo amore sia labile e fragile come la fiammella di una candelina mi attanaglia e mi uccide.
Mi sento l'anima squarciarsi ogni volta che ci penso.
Dovrei farmi meno pare sicuramente, ma ormai alla mia età è impossibile cambiare.
"quindi che pensi di fare?"
"boh, cioè alla fine non ci siamo più viste da quel giorno, è come se fosse tutto fermo, la relazione inesistente e sospesa li come un film che hai lasciato a metà e di cui non hai visto la fine"
"mi sembri Marzullo quando te ne esci con ste cose"
"ma che vuoi, prima mi fai domande e poi mi deridi per come ti ho risposto?"
Sorrido divertita, perché in fondo adoro quel cretino.
Il mio migliore amico non avrei mai immaginato potesse essere così, ma in fondo è il mio opposto come lo è Sabrina, quindi a quanto pare non è così strano.

Comunque devo dire che la piadina era buona, anche quella alla Nutella che assolutamente non sono riuscita a finire.
Colpa di Rudy che mi ha riempita di cibo all'inizio.
"andiamo al mare verso le 5?"
Mi sorride così contento, come un bambino ed io come faccio a dirgli di no.
"va bene va bene, allora ci vediamo dopo?"
"si vuoi che venga da te?"
"se riesci mi fai un favore, così non devo girarmi la città per trovarti"
"eh mamma mia come siamo fastidiose oggi"
"ma non ero-ridevo mentre lo dicevo" lui scoppia a ridere e mi dà una spallata "quanto mi stai sul cazzo guarda"
"neanche ce l'hai il c-a-z-z-o"
"ce l'ho più grande del t-u-o"
"e d-o-v-e?"
"a c-a-s-a"
"ma come a casa" scoppia a ridere e mi guarda
"eh che faccio me lo porto dietro?"
"ma..." mi guarda palesemente confuso ed io scoppio a ridere.
"lo strapon deficente"
"eh ma cazzarola non capivo"
"ma sei proprio un cretino"
"ah è così che hai conquistato Sabrina?"
"Non penso sappia che ce l'ho" mi fermo un momento e ci penso su "in effetti non so nemmeno se sia a conoscenza dell'esistenza di una cosa del genere"
"ma come"
"eh"
"ma dove vive tua moglie scusa"
"allora prima di tutto non è mia moglie (anche se vorrei) e poi dove vive... Nel mondo dell'eterosessualità..."
"niente RuPaul?"
"Non credo" scoppio a ridere e scuoto la testa camminando verso casa.
"vabbè ma si è resa conto che non è proprio etero vero?"
"ma io spero anche di sì a questo punto"
"beh sennò la vado a prendere per le orecchie eh"
"scemo..."
Lo prendo in giro, ma in fondo adoro che si preoccupi così tanto per me.
È perfetto davvero...
Rompe il cazzo eh, ma è fantastico ugualmente.

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