Capitolo 10

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Durante la notte si era svegliata di soprassalto e così anche Maria con lei.
Maria l'aveva coccolata un po' ed erano finite così vicine che non baciarsi era stato quasi impossibile.
Si erano baciate passionalmente e la mano di Sabrina era finita sul suo seno, le aveva scansato la canotta bianca ed era finita per toccarle la pelle morbida e chiara delicatamente.
La sua bocca si era staccata da quella mi Maria ed era scesa lentanente fino al collo, poi al petto e infine sul suo seno.
L'aveva preso fra i denti e tirato leggermente la pelle facendo emettere un leggero gemito a Maria.

Mi risveglio per colpa di un raggio di sole che filtra dalla finestra e che ovviamente colpisce il mio occhio.
Sono un po' sudata e non penso sia il caldo che fa per via dell'estate, quanto il risultato del sogno che ho appena fatto.
Mi passo una mano sugli occhi cercando di mettere a fuoco il più possibile e poi mi ricordo che non sono a casa mia, ma nel letto di Sabrina e che lei è lì con me.
Ricordo perfettamente che ieri sera ci siamo addormentate ognuna su un lato del letto, ma stamattina non è più così.
Lei se ne sta praticamente con quasi tutto il sorpo addosso a me e i suoi capelli lunghi sono per metà sul mio viso.
Li scosto delicatamente per non svegliarla ed ora riesco a mettere per bene tutto a fuoco.
La sua mano sinostra riposa immobile sulla mia pancia, il tessuto della canotta è alzato e sta poco sotto il seno, così quella mano ha libero accesso alla mia pelle.
La gamba destra corre distesa lungo le mie e la sinistra sta piegata SOPRA le mie.
La sua maglietta è leggermente stropicciata e sollevata quel tanto che basta per non intralciare la sua gamba destra e quel che basta per rivelare i suoi slip neri tutti decorati con bordini di pizzo.
Sento quel tessuto decorato premere contro il mio fianco e il calore di quel punto del suo corpo così sensibile che mi scalda terrilmente la pelle e non solo.
Resto immobile e respiro pian piano per non fare nessun tipo di rumore e non rischiare di darle fastidio.
Oggi non devo lavorare per fortuna, altrimenti avrei già dovuto lasciarla lì sola a dormire ed è l'ultima cosa che voglio ora.
Mi domando se il marito tornerà a breve o ancora sta via per un po'.
Lui è uno dei motivi per cui dovrei andar via nel caso, ma Sabrina me l'avrebbe detto fosse stato così.
Sento un leggero movimento e penso che io l'abbia svegliata, ma i suoi occhi sono chiusi e il respiro è ancora regolare come prima.
Dorme ancora, si è solo mossa un po' nel sonno e la sua mano è scesa lentamente raggiungendo il bordo dei miei slip per poi tornare su in una piccola serie di grattini.
La canotta che mi ha dato è abbastanza chiara da mostrare quello che sta sotto e il mio seno si vede più di ieri sera a causa della luce che lo colpisce.
Ci passo distrattamente una mano sopra e sento due piccole sporgenze che di solito non sono così evidenti.
Mancava solo che i capezzoli facessero il loro lavoro.
Non si smuove mai nulla qui, di solito se ne stanno per gli affari loro, il mio seno è perfettamente tondo e liscio... Poi mi eccito e loro saltano fuori e iniziano quasi a farmi male da quanto richiedono attenzioni.
Attenzioni che vorrebbero ricevere non da me, ma da qualcun'altro.
La sua mano ora ha iniziato a farmi grattini alla pancia con più intenzione di prima ed i suoi occhi stanno sfrafallando leggermente.
La sua bocca semiaperta pian piano si chiude e di colpo mi sento stringere forte, lei mi si avvinghia addosso e sfrega il viso sul mio petto.
Inutile dire che quei capezzoli ormai sono più che visibili anche da sopra il tessuto bianco.
Pian piano apre gli occhi e mi guarda assonnata.
Li richiude e si stiracchia allungando le braccia e le gambe, poi si riaccoccola a me.
"ciao..." sussurro per non svegliarla troppo bruscamente.
Lei sorride ad occhi chiusi e mi risponde.
"buongiorno Mary"
Apre lentamente gli occhi e poi mi guarda sorridendomi.
Io le faccio una carezza fra i capelli mentre lei guarda attorno e si rende conto di essere praticamente addosso a me quasi completamente e di avermi mezza spogliata.
Si stacca leggermente e si sostiene col gomito che ha puntato sul cuscino sopra la mia spalla.
"scusa..." sussurra sorridendo e mi sistema la canotta dov'era prima "non volevo denudarti così"
Si gira distrattamente verso di me un attimo e poi torna a guardare la canotta che si è un po' spiegazzata e lei cerca di sistemare in tutti i modi.
Io la guardo incantata e non riesco a dire nulla.
Il suo viso sta praticamente sopra il mio, ma ora è girata e non fa caso al mio sguardo.
"vabbè dai è sistemata diciamo" ridacchia mentre ancora non mi guarda e poi si volta trovandosi a pochissimi centimetri da me.
La mia mano sinistra sta poggiata sulla sua schiena e le avvolge il fianco, mentre l'altra è poggiata al materasso e sfrega contro il lenzuolo in loop.
Il mio corpo si muove istintivamente cercando di fermare i miei impulsi e lo sta facendo così.
La sua mano sinistra sta sul mio petto ed ora i suoi occhi sono incastrati con i miei.
Resta un secondo a guardarmi così, con la bocca leggermente aperta e poi si abbassa facendo scorrere quella mano dal petto al mio viso.
Chiude gli occhi ed io istintivamente faccio le stesso mentre le nostre labbra si toccano.
Mi bacia delicatamente una volta e la mia mano si stringe al lenzuolo.
Sento lo schiocco delle sue labbra che lasciano le mie, ma lei ripete l'azione ancora una volta e mi ribacia con un po' più di intenzione.
Si stacca e mi guarda riaprendo gli occhi.
Arrossisce leggermente e scuote la testa.
"scusa, scusa..." si stacca completamente ed io non capisco più un cazzo.
Io resto immobile a guardarla e lei probabilmente si spaventa per questo.
Si alza di scatto e scende dal letto senza guardarmi e l'unica cosa che vedo è lei che corre fuori.
Ma non le faceva male il ginocchio?
Mi riprendo e scendo dal letto anche io trattenendo un sorriso.
Ho appena realizzato che Sabrina mi ha baciata e non riesco a trattenermi dal sorridere.
"sabri..?"
La chiamo andando in cucina, ma non la trovo... Non c'è neanche Jackie...
Controllo il bagno, ma la porta è aperta e sul divano in sala c'è solo Sole.
La porta di casa è chiusa a chiave dall'interno e le chiavi sono appese li.
Non è uscita... Anche perché è in slip e maglia, non mi pare il caso.
"Sabrina?"
Provo a chiamarla di nuovo ma non sento nessuna risposta.
Di colpo mi ricordo che c'è un posto dove non ho controllato e sono abbastanza certa di trovarla li.
Salgo in terrazzo e mi guardo attorno.
Sono scalza, ma non fa nulla.
Il pavimento è pulito e caldo, è quasi piacevole camminarci sclazi.
Vengo subito ammaliata dalla quantità di piante e fiori che ci sono su quel terrazzo, sali qui e ti trovi in un altro pianeta.
Sorrido leggermente vendendo il bel vaso in cui ha messo la pianta che le ho regalato io l'anno scorso.
Mi domando come faccia ad essere ancora viva visto che io non faccio sopravvivere nemmeno le piante grasse.
"sabri..?"
La chiamo più delicatamente e tranquillamente.
Ho visto Jackie muoversi in mezzo alle foglie del nespolo e sono abbastanza sicura che sia lì sotto anche lei.
Mi avvicino e scosto un paio di rami, la vedo lì seduta su una piccola sdraio di tela che si tiene entrambe le mani sul ginocchio.

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