Capitolo 35

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"vai a lavarti la mano allora" sorrido e la bacio delicatamente sulle labbra.
"mo vado" mi sorride a sua volta mordendosi il labbro e mi guarda intensamente negli occhi qualche istante, finché non si decide ad alzarsi.
"però mo me dai na' maglietta tua e pure un paio de mutande pulite"
"oh madonna ma tu ogni volta che vai a letto con qualcuno poi richiedi tutta una serie di clausole?"
"NOOO" sorride e mi si avvicina al viso sdraiandosi per metà su di me "solo a chi me scopa bene"
Sorride maliziosa, mi prende il viso con due dita e se lo porta più vicino che può... ed io a quel punto impazzisco.
Non capisco più una mazza, giuro.
"o-ok..."
Lei ridacchia guardandomi e mi bacia delicatamente sulle labbra.
"allora me dai i vestiti che ho richiesto?"
Annuisco senza avere la forza mentale di rispondere a voce, mi sporgo verso il comodino e ne estraggo due paia di mutande pulite, uno per me e uno per lei.
"grazie signorina"
Sorrido ed annuisco al suo ringraziamento, così lei ridacchia sedendosi accanto a me per rivestrsi un po'.
"hai perso la parola?"
Sorrido imbarazzata ed annuisco mentre mi infilo gli slip che Sabrina mi ha lasciato, dopo aver scelto quali volesse indossare lei.
Purtroppo con lei è così, una volta entrata nella tua vita, inizierà a decidere tutto per te.
Forse a qualcuno potrebbe dar fastidio, ma io adoro averla attorno, in fondo si finisce sempre per fare quello che dico io, nonostante lei sia convinta di averlo deciso.
Questa cosa mi fa così ridere che non ho il coraggio di dirglielo.
"va bene, quando ti sarà tornata la parola vorrei sapere dove tieni le magliette"
Torno a guardarla, distogliendomi dai miei pensieri, poi senza dire nulla faccio quello che mi ha richiesto.
Mi sollevo dal letto e mi avvicino ad uno dei cassetti accanto all'armadio.
Sposto un po' di magliette diverse, finché non ne trovo una che penso possa piacerle e andarle bene.
Nulla di assurdo in realtà, voglio solo che stia comoda stanotte.
Soprattutto che non abbia freddo, dato che lei è in grado di avere freddo anche il quindici di agosto.
"questa va bene?"
Le porgo una semplice maglia azzurra a maniche corte, un po' oversize e lei mi sembra impazzire.
Me la strappa dalle mani e se la infila, poi si alza e si guarda allo specchio con la mia maglietta addosso.
Si gira e si rigira guardandosi.
La tira, la muove, si avvicina e si allontana dallo specchio, poi si ferma e si osserva.
Poi ricomincia.
Il modo in cui manco a quindici anni facevo ste cose mi fa troppo ridere, ma in realtà la trovo tenerissima.
Mi rimetto sul letto e la osservo un momento mentre senza rendermene conto sorrido come una scema.
"vado in bagno"
Mi dice solo questo e sparisce.
Mi alzo e mi infilo una canotta e un pantaloncino per dormire, poi mi rimetto a letto e prendo il telefono per controllare che non mi siano arrivati messaggi o mail particolarmente importanti.
Dopo pochi minuti la sento tornare, così mi volto verso la porta vedendola aprirsi, con ancora il telefono in mano.
"ma guardala, quando te scrivo io nun me rispondi mai, però quando stai con me agli altri puoi rispondere tranquillamente eh"
Mi rimprovera mentre si butta sul letto accanto a me.
"ma che dici"
"eh beh che dico, è la verità"
"vabbè ma se non ti rispondo è perché sono al lavoro, se sono a casa rispondo sempre ai tuoi messaggi" mi volto verso di lei "anche alle tue chiamate"
La vedo scuotere la testa e voltarsi dall'altra parte facendo l'offesa.
"daiiii.... Ma che fai l'offesa ora?"
Si volta verso di me solo per annuire e poi si rigira, rimettendosi dov'era prima.
Sorrido e scuoto la testa, mi sdraio giusto dietro di lei e avvolgo il braccio attorno alla sua pancia.
"mi perdoni?"
"no"
Sorrido.
"eddai"
"noo"
Le poso un bacio sulla spalla e la stringo a me da dietro.
"dai"
"ho detto di no"
Le prendo delicatamente il viso e la faccio voltare verso di me.
Le poso un bacio sulle labbra e un morsetto delicato sul collo.
"ora sono perdonata?"
"forse" sorride e mi si avvicina per poi mordermi VIOLENTEMENTE il labbro inferiore "ora sei perdonata"
"si beh come minimo, mi hai tranciato la carne"
"che esagerata che sei"
"io sarò esagerata, ma tu sei violenta"
Sorrido guardandola e lei inclina la testa.
"guarda meglio che te stai zitta, altrimenti te faccio vedé cos'è davvero la violenza"
Scoppio a ridere e la bacio delicatamente sulle labbra.
"ma non mi puoi menare Sabri! Non si risolvono così i problemi nella vita"
"magari nun risolvo i problemi, ma almeno me sfogo e te stai zitta"
Sorride guardandomi, come me non riesce a trattenere la felicità di essere assieme in questo momento.
La bacio ancora e stavolta lei ricambia più profondamente, girandosi verso di me e passando le braccia attorno al mio collo.
Mi stacco solo per respirare, perché sinceramente ne vorrei ancora e ancora dei suoi baci, ma sono così stanca che gli occhi quasi mi si chiudono da soli.
Mi butto con la testa sul cuscino mentre ancora lei mi sta appiccicata.
Le accarezzo la guancia mentre la osservo, perché fondamentalmente lei è la cosa più bella su cui i miei occhi abbiano mai avuto l'onore di posarsi.
"che me guardi così?"
"sei così bella..."
Sorride e chiude gli occhi stringendosi a me, mi si rannicchia tutta contro e strofina il viso sul mio petto.
"ho sonno..."
Sorrido.
Le poso un bacio in testa.
Le accarezzo i capelli.
"andiamo a dormire allora"
Annuisce contro la mia pelle.
Mi volto per spegnere la luce della lampada e di colpo nella stanza l'unica luce che vedo è quella del lampione di fuori che trapassa leggermente dalle tende.
Anche a casa sua avevo notato questa cosa, possibile che non ci avevo fatto caso prima?!
"notte..."
La sua voce mi distoglie dai miei pensieri così finalmente mi rilasso pure io.
"buonanotte Sabri"

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