Capitolo 17

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Ho sempre pensato che fosse così interessante il modo in cui  le nostre labbra sembrano fatte apposta per incastrarsi l'una con l'altra.
Il suo labbro superiore è più sporgente di quello inferiore e le mie sono esattamente l'opposto.
Mi sto facendo troppe pare?
Può essere si.
Però io ancora non concepisco l'idea che la sto baciando.
E in maniera davvero poco casta stavolta.
Le sue dita sono intrecciate fra i miei capelli, mentre le mie vagano fra i suoi fianchi e la sua schiena.
Non mi azzardo a toccare altro.
Giusto mentre io comincio a non capire più nulla, lei mi prende la mano destra e la fa risalire lungo il suo corpo poggiandomela sul suo seno.
Istintivamente mi sblocco e senza staccare le nostre labbra la tiro delicatamente verso il letto.
Ci cado sopra e lei finisce sopra di me, mentre ancora ci baciamo.
Le poggio le mani sulle cosce e risalgo lentanente lo spacco, come ho immaginato di fare una cosa come dieci minuti fa e la sento fremere leggermente.
Mi stacco delicatamente dal bacio.
"Tutto bene?"
Mi osserva sorridendo timida ed annuisce.
"mh hm..." si morde il labbro e si abbassa ancora per baciarmi.
Io sorrido mentre ci baciamo e-
Di scatto ci giriamo entrambe verso la porta, disturbate da un rumore che mai ho detestato così tanto nella vita prima.
IL.
CITOFONO.
E CHE PALLE.
Chiunque sia giuro che stavolta non torna a casa.
"cazzarola! Ma che ora è??"
Guardo l'orologio sul mio polso e spalanco gli occhi.
"sono le otto"
"CAZZAROLA MARÍ MA IO NON SONO PRONTA!"
Si stacca da me velocemente e scappa via fino al bagno, mentre io resto tutta spettinata e scomposta sul letto.
Sento il ticchettio delle sue scarpe allontanarsi e poi tornare più velocemente.
"scusa" mi sussurra e mi bacia ancora "per favore apri tu? Io mi trucco e arrivo"
Annuisco e le sorrido.
"vai faccio io"
Mi sorride dolcemente mentre scappa in bagno ed io scuoto la testa mentre mi avvicino alla porta per aprire.
"si?"
"Maria ma sei tu?"
"si, Sabrina è in bagno, ti apro"
Maledetto chi poteva essere se non lui.
Fra tutti quelli che potevano interrompere lui era l'unico candidato.
Lascio la porta di casa socchiusa per non far uscire Jackie, mentre aspetto che Sabrina esca dal bagno e lui salga le scale.
Sento la porta d'entrata muoversi dopo qualche minuto e la chiave del bagno girare nella serratura.
"ah, ciao Teo"
Lei lo saluta con due baci sulle guance e lui le porge un mazzo di fiori.
Le rose.
Rosse.
Dodici.
Dodici rose rosse.
Sul serio? Dille che te la vuoi portare a letto direttamente che fai prima tesoro.
"oddio so bellissime... Io adoro le rose"
Si, meravigliose, una fantasia poi...
"bellissime come te no?!"
Esatto lei è bellissima, ma tu vedi solo quello in lei.
Resto a guardare questo spettacolo pietoso e per poco non mi viene la nausea.
Non lo saluto.
Vaffanculo non ne voglio sapere.
Me ne vado in cucina con Jackie senza dire una parola e mi prendo un bicchiere d'acqua fredda per calmarmi.
E pensare che mi faceva così ridere una volta.
Quel tipo di persona che se non la conosci ti sembra seria e per bene... Poi esce la magagna.
Persone senza personalità.
Con svariate problematiche psicologiche quali una bassa autostima e complessi di inferiorità.
Diomio se non si stacca da Sabrina tipo all'istante lo caccio fuori di casa al posto suo.
Sbatto il bicchiere sul tavolo senza accorgermene e metto su la faccia più neutra che riesco ad avere.
Mi avvicino e prendo le rose dalle sue mani sorridendole.
"le metto in un vaso?"
Lei mi sorride, ma subito dopo diventa seria notando forse il mio fastidio.
"Teo... Mh... Mettiti pure comodo in sala, arrivo subito, sistemo un attimo le rose"
Lui annuisce e noi ce ne andiamo in cucina insieme.
Sistemiamo le rose in silenzio e lei le poggia sul bancone vicino alla finestra.
"Eddai..." mi sorride accarezzandomi la guancia.
"cosa?"
"ha fatto solo un gesto carino"
"mmh... Si carinissimo"
Lei ridacchia divertita.
"sei sempre stata così gelosa e protettiva?"
"protettiva sempre."
"è una cosa carina sai..." mi sorride ancora di più e si morde il labbro.
Si guarda un secondo attorno e poi mi bacia velocemente.
"dai... Dopo chi è che resta a dormire con me?"
Mi guarda come fosse ovvia la risposta, ma io non capisco.
"chi resta a dormire con te?"
"tu scema. Non ci resti a dormire con me?"
"ah di nuovo? Ma che ne sapevo io, se non me lo dici" scoppio a ridere e le poso un bacio sulla fronte "va bene allora..."
"se non ti va non -"
"no no" la blocco subito "mi va moltissimo invece"
Lei ridacchia divertita e mi guarda un attimo.
"ti ho sporcata di rossetto" ride ancora come una bambina.
"ma... Daai Sabrina" rido pure io, perché in fondo la cosa mi diverte.
"ci sono le salviettine in bagno, puoi usare quelle se vuoi"
Annuisco e le faccio una carezza sul viso.

Esco dal bagno controllando più volte di non avere nessun segno del suo rossetto sulle labbra e sorrido solo a pensare di aver appena fatto questa cosa.
Mentre esco dal bagno sento di nuovo il citofono e i suoi tacchi sbattere a terra velocemente.
"si?"
La sento parlare e mi avvicino a lei.
"ti sei ricordato il dolce magari?"
Ridacchia e io capisco si tratti di Rudy, che non so per quale motivo è stato incaricato di portare il dolce.
"ohhh bravo, bravi, dai vi apro"
La vedo sorridere tutta contenta e mi riempie il cuore di gioia vederla così.
Pochi istanti dopo vedo Rudy entrare con un pacchetto rivestito di carta marrone in mano e Gerry subito dopo con due bottiglie di quello che immagino essere prosecco o qualcosa del genere.
"buonasera" li sento dire in coro e già sorrido.
"ma guarda la signora De Filippi è già qui"
"sono qui dalle cinque sai"
"ah si eh...eri così essenziale per cucinare in effetti"
Sabrina scoppia a ridere ed io incrocio le braccia scuotendo la testa.
"cretino."
"almeno io ho portato il dolce, tu cos'hai portato?"
Guardalo come mi percula.
Lo sa benissimo che vengo sempre pirma degli altri qui da Sabrina.
"guarda, non ti posso dire cosa ho portato, ma se vuoi te lo mostro"
Non faccio in tempo a fare segni con le mani e lui mi blocca ridendo.
"si si ho capito, lo stesso che ti saluta"
"eh esatto" scoppio a ridere con lui mentre Sabrina ci guarda come una mamma guarda i suoi bambini fare gli scemi al parco.
"tre anni in due" prende il pacchetto dalle mani di Rudy "Gerry vié con me, che mettiamo tutto in frigo"
Se ne vanno entrambi ed io resto vicino a Rudy.
"allora"
"quando inizi con allora..."
"fammi parlare almeno" ridacchia e mi dà un colpetto sul braccio.
"avete parlato?"
"ma di che"
Abbasso il tono di voce il più possibile e mi avvicino a lui.
"di voi due no?! Cioè di lei che è innamorata e non lo sa"
"si diciamo di sì"
"come diciamo... O si o no"
"si, si"
"bene e com'è andata?"
"siamo... Finite sul letto"
"COSA!?!?"
"SHHHHH abbassa la voce...." spalanco gli occhi e gli picchetto l'indice sulla fronte "c'è Teo dilà"
"e allora?"
"non voglio che nessuno sappia nulla, già è tanto che lo sappia tu"
"ahhh.... Ma scusa quando è arrivato?"
"mentre eravamo sul letto insieme"
Ride sommessamente ed io sbuffo incrociando le braccia.
"ci stavamo baciando eh nulla di che in realtà..."
"si certo, tu con una donna sul letto ti baci solo"
"ci eravamo appena cadute... Mi aveva messo una mano sul suo seno"
"hai capito Maria...'No ma io non so...Ma poi lei è sposata...ma io non le piaccio'... E poi eh eh eh"
"dai Rudy" ridacchio e mi mordo il labbro.
"invece te la stavi portando a letto cinque minuti dopo averla baciata la prima volta"
"ma la finisci?? Non è vero... Tanto è arrivato il mago li che le ha portato dodici rose rosse"
"ah però"
"seh, manco suo marito"
"oltre al danno la beffa"
"appunto" sospiro frustrata e lui ride "vabbè vah... Andiamo?"
Lui annuisce e ci spostiamo dalla porta alla sala, dove ci raggiungono anche Sabrina e Gerry.

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