Capitolo 2

1K 38 4
                                    

"senti ma non è che me fai scherzi pure stasera?"
Mi punta un dito contro mentre mi si avvicina e mi sistema distrattamente il colletto della camicia, che non mi ero accorta essere leggermente piegato.
"ma io non ti faccio mai nulla... "
Faccio l'innocente e sto per continuare, ma vengo distratta dal rumore di pennelli e varie scatoline di trucco che vengono riposti dentro quella che immagino essere una borsa o qualcosa del genere.
Non lo so, non mi va di girarmi a guardarla.
Preferisco guardare la donna davanti a me.
"eh certo perché tu sei un angioletto vero?!"
Mi prende in giro e mi fa ridere.
Mi passa davanti rimettendosi un attimo davanti allo specchio e io ne approfitto per darle uno schiaffetto sul sedere mentre ancora rido.
"AO!" si posa una mano dove poco prima c'era la mia e si lamenta.
So che non le ha dato fastidio e in qualche modo queste mie attenzioni distorte e confuse le piacciono.
"va bene Sabrina allora sei a posto, non dimenticarti la collana e gli orecchini, sono li vicino allo specchio"
Mi ricordo che non siamo sole e mi giro di scatto.
"si si, grazie mille" si gira sorridendole e le si avvicina per darle due baci sulle guance.
Io guardo a terra... O lo specchio... Non so guardo posti a caso.
"ok allora ci vediamo dopo Sabri"
La sua voce è così dolce quando parla con Sabrina.
Beh giustamente.. Sono amiche da un pezzo... Le vorrà di certo bene.
Perché sono gelosa allora..?!
Poi gelosa di cosa che la migliore amica sono io... Dovrei essere gelosa della persona che va a letto con lei la sera e si risveglia col suo corpo addosso la mattina.
Eppure la mia gelosia non la controllo io e allora mi dico di sopprimerla e metterla da parte perché è un sentimento inutile quello che sto provando.
Sento la porta chiudersi e il ticchettio dei suoi tacchi avvicinarsi a me e solo a quel punto torno col cervello a quel momento, stoppamdo tutti i miei viaggi mentali.
"ma me volevi dí qualcosa?"
Mi brucia lo stomaco a quella domanda.
Ci sarebbe qualcosa che dovrei dirle ma non ho nessuna intenzione di farlo, né ora né mai... Probabilmente me lo porterò nella tomba.
Sulla mia lapide scriveranno il mio nome, la data e poi sotto 'amore mai confessato per la signora Ferilli'.
"no no volevo solo vedere se eri pronta"
Le sorrido tranquillamente, in fondo è una mezza verità.
"beh so pronta" mi sorride girando ancora su sé stessa.
Il modo in cui ama farsi ammirare da me mi fa sorridere.
Io la osservo e ammiro le sue forme e i suoi movimenti, quegli occhi che mi guardano leggermente socchiusi e un sorrisetto malizioso.
"che c'è De Filippi? So bella bella da fatte rincojoní pure a te?"
Ride e io penso solo che la questione non è che 'pure a me' ma 'soprattutto a me'.
"ma smettila testa di rapanello"
Si siede e mi guarda ancora dallo specchio.
"perché? Nun te piaccio? Nun te ce metteresti con me?"
Ride.
Scherza.
Non è seria e io lo so.
Mi prende in giro perché qualche giorno fa ho fatto un apprezzamento su una donna.
Quando l'ho detto è rimasta un secondo e poi ha sorriso facendo una faccia tipo 'hai capito la signora'.
Mi prende in giro e mi punzecchia da allora.
Quello che non sa è che c'è una donna che desidero sopra le altre, ma come ho detto lei non lo saprà.
"ma smettila scema" rido.
L'unica cosa che so fare è reprimere quello che vorrei dire ridendo e dicendo cazzate.
Quello mi riesce benissimo.
"certo che mi piaci, te l'ho detto che sei molto bella" mi concedo una piccola sviolinata, tanto lei che ne sa che è la verità.
"ma non mi metterei con te perché saresti veramente pesante"
Cazzata.
Ho detto proprio una cazzata e lo so solo io che questa non è la verità.
La verità è che io con lei mi ci metterei ora, all'istante, ad occhi chiusi e cuore aperto.
"ahhh io so pesante??!! Mortacci tua!"
Si gira a guardarmi cercando di sembrare incazzata ma non ci riesce e le vien da ridere.
Ho voglia di baciarla... Veramente tanta voglia, ma mi contengo.
Non rispondo perché mi sono distratta e allora lascio che continui a parlare.
"senti renditi utile invece de sta lì ferma come no stoccafisso"
Mi avvicino a lei e le do un bacio fra i capelli.
Inspiro il suo profumo.
Ma sto shampoo all'anguria  non finisce mai? Quanti mesi è che lo usa??
"dimmi"
Sto cavolo di shampoo confonde il suo profumo con quello di Sabrina.
Uffa.
È buono lo stesso perché sa di lei, ma è comunque diverso dal solito.
"mi metteresti la collana per favore? Da sola nun ce riesco proprio"
Arrossisce un po' dicendolo e nasconde il viso con i capelli.
È l'essere umano più dolce del mondo... È adorabile.
"si certo te la metto io"
Le sorrido dolcemente e lei mi passa la collana sottilissima.
Mi sudano un po' le mani e la collana mi scivola un po'.
Si tira su i capelli con le mani e io cerco di concentrarmi per metterle quella sottile catenina al collo.
Non volevo avvicinarmi col viso perché non sapevo se sarei riuscita a trattenermi dal darle un bacio sul collo, ma non ci vedo e sono costretta a farlo.
Mi avvicino alla sua pelle col viso e lei ridacchia.
"che c'è?" sorrido mentre ancora sono concentrata a sistemare la collana.
"me fai il solletico"
Sorrido e scuoto la testa senza rispondere.
Finalmente aggancio la catenina e istintivamente le poso un piccolo bacio fra il collo e la spalla.
Non lo noto, ma a lei corrono tanti piccoli brividi lungo la schiena.
Non ci fa caso e si dice da sola mentalmente che è solo solletico e nient'altro.
'a me piacciono gli uomini' si ripete di continuo, anche se questo io non posso saperlo.
"ok ecco fatto" le sorrido tirandomi un po' indietro e guardandola dallo specchio.
Inclino la testa per osservarla ancora e lei mi sorride dallo specchio.
Vorrei che non finisse mai questo momento.
"grazie" lo sussurra solo, ma io lo sento e sorrido ancora di più.
So che dobbiamo uscire da quella stanza fra al massimo due minuti, ma me sembrano secondi quando sono lei, già il tempo è poco, se poi si tratta di lei figuriamoci.
"andiamo? Io sono pronta"
Annuisco distrattamente e lei si alza per darmi un bacio sulla guancia e aprire la porta.
Mi guarda, aspettando che io la segua.
Io lo faccio, faccio ciò che lei mi ordina e lo faccio con piacere.
Spengo la luce mentre esco e lei mi afferra la mano con la sua mentre con l'altra mi tiene il polso della stessa mano.
Come se quella mano non le bastasse e dovesse aggrapparsi ancora di più tenendomi anche il braccio.

Quello che tu non mi mostriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora