Capitolo 41

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"quindi raccontami"
La osservo seduta sulla poltrona di quella saletta al primo piano.
È quasi ora di pranzo e la luce entra forte dalle grandi finestre che ci sono per tutto il palazzo, amo la sua eleganza, è sempre composta e fine.
Allo stesso tempo è spigliata ed è una tale scema... mi fa così ridere.
Non immagino la mia vita senza la sua amicizia.
"ma niente, me l'ha presentata mia sorella"
Prendo un sorso del mio caffè e la guardo.
"età?"
"è importante?"
"nel tuo caso si"
Sorrido vedendola sbuffare mentre si ritira tutta sulla poltrona e cerca di trattenere un sorriso.
"è più piccola"
"ahhh e qui ti volevo"
"sta zitta, anche la tua è più piccola"
"si di tre anni però"
"io non ti ho detto di quanto è più piccola"
"Ok allora di quanto?"
"di... Vejrjdjdue anni"
"quanto??" rido e mi avvicino a lei per capire quello che dice.
Anche se palesemente lei non vuole dirmelo.
"vkajntidue"
"ventidue??"
"shhhh!" mi fissa sconvolta "ma che ti urli??"
"a parte che non c'è nessuno qui, ma poi, ventidue anni?? Sei impazzita?"
"Non ha ventidue anni, ne abbiamo ventidue di differenza"
"ma sono comunque tanti"
"ma perché tu quanti ne avevi di differenza con Maurizio?"
Mi annutolisco e le concedo la vittoria accennando ad un sorriso ripensandoci.
Prendo un sorso di caffè e distrattamente la mia mente vola a lui.
"Non volevo metterti a disagio parlandone"
"no no, va bene, non preoccuparti" le sorrido tranquillizzandola e lei mi sorride dolcemente "hanno tutti paura di parlarne, come se non si potesse più fare"
"cercano solo di proteggerti"
"Non parlarne non cambierà le cose"
"lo so, ma non è una cosa fatta con intenzione"
"lo so lo so, va bene così, non preoccuparti" Le sorrido e poso la tazza sul tavolino.
"allora, chi è? La conosco?" mi fermo a guardarla un momento e decido di stuzzicarla "è Elena forse?"
"ho detto che non è una ballerina" mi fissa un momento "e poi sinceramente io e lei non ci pigliamo proprio"
"ma sta zitta che l'adori"
"Non è vero assolutamente"
La guardo e alzo le sopracciglia sorridendo.
"Non guardarmi cosi, la maledetta mi dà sempre contro eppure non posso fare altro che adorarla"
"anche lei ti adora, è per questo che si arrabbia con te quando non vedi quello che vede lei"
"beh io non lo vedo"
Sorrido scuotendo la testa.
Con lei non si discute, quando ha deciso che quella è la sua ragione allora nulla la smuove.
"comunque... Posso sapere chi è la tua signora?"
"Non ci stiamo mica sposando eh" mi fissa trattenendo un sorriso "siamo solo andate a letto una volta"
"si e infatti tu vai a letto con la prima che capita di solito"
"io no" mi sorride accavallano le gambe sulla poltrona "e tu?"
La fisso scuotendo la testa e prendo un altro sorso del mio caffè.
"nemmeno io"
"invece di parlare sempre di me, parlami di te"
"Non lo so..."
"cosa non sai" ridacchia e si piega verso di me.
"se ho fatto la cosa giusta"
"a dirmelo?"
"beh anche, ma principalmente a farlo... Quello che ho fatto"
"mi risulta che foste in due eh"
"si si lo so..."
"comunque puoi stare tranquilla eh, non vado mica a dirlo in giro" mi sorride posandomi una mano sul ginocchio "Rudy lo sa?"
"no... Cioè si in un certo senso" mi poso con la schiena sulla poltrona e mi porto distrattamente la tazza vicino alla pancia "sa che volevo farlo, che volevo star con lei, ma nulla di più, non l'ho ancora sentito oggi"
"incredibile, l'ho saputo prima di lui"
"scema" scoppio a ridere e poso distrattamente la mano sulla sua.
"ah beh qua io sono sempre l'ultima a sapere le cose scusa"
"eh vabbè ma lui mi chiama quindici volte al giorno perché vuol sapere tutti i cazzi miei"
Scoppiamo a ridere assieme e di colpo mi sento così leggera.
"è più brava di me?"
La guardo senza capire e inclino la testa.
"A far che?"
"indovina"
"Non siamo mai andate a letto assieme io e te"
"infatti io non l'ho mai detto"
"e allora di che parli"
"dell'unica cosa che abbiamo fatto"
"ma che ne so... Non è che ho una lista dove mi appunto il voto di tutte quelle che ho baciato nella mia vita" sorrido e lascio andare la sua mano.
"eh beh dovresti iniziare"
"Non ho in programma di baciare altre donne da qui in avanti"
"Maria..." mi guarda un po' severa ed io mi gelo.
Ha ragione.
Ha sempre ragione, non so come faccia.
"si lo so"
"ecco"
"ma io non posso farci nulla scusa"
"non sto dicendo questo, solo... Non correre troppo, rischi di cadere dalla sella"
"lo so"
"Non voglio che tu faccia dei programmi per il futuro, quando è chiaro che non si sa nemmeno cosa aspettarsi dal presente"
Non rispondo.
Mi ammutolisco come sempre quando lei ha ragione.
"Maria non guardare in basso" alzo leggermente lo sguardo su di lei "dimmi cosa pensi"
"io la amo"
"lo so bene questo" inclina la testa guardandomi "ma non pensavi solo questo"
"no..."
"e allora dimmelo"
"ho paura che mi usi come sfogo"
"in che senso"
"Non nel senso che non le interessi di me, o che mi usi così tanto per divertirsi...sono abbastanza sicura che anche lei provi dei sentimenti per me, semplicemente non so se questi sentimenti sono sufficienti ad amare me e basta"
"beh ma gliene devi parlare"
"ho paura che si offenda e che non mi parli più"
"beh se non ti parla più ci perde lei scusami"
"dai Ale..." sorrido timidamente per smorzare la tensione e la guardo, ma lei non cambia il suo sguardo severo.
"ma scusami è la verità, qua non siamo al liceo, che possiamo perderci in stronzate, Maria qui si parla di vita, vita vera, di carriera, di personaggi pubblici quali voi e mi ci metto anche io dentro, siamo" mi guarda ancora fisso negli occhi ed io mi sento quasi intimorita.
Non mi ha mai rimproverata così.
"ma lo so..."
"io ti ripeto che non voglio venire a riprenderti col cucchiaino se dovesse andare male, quindi di prego, sii cauta e ragiona come fai sempre" di colpo mi sorride e scuote la testa divertita "Non farti prendere dall'emozione ogni volta che la vedi"
"e come faccio... Quella mi manda in corto circuito il cervello"
"si vede, parecchio anche" sorride "ma dico io quanto anni hai"
"ma stai zitta che un'ora fa mi hai chiamata solo per dirmi che eri andata a letto con una ragazzina"
"se non la smetti di dirlo guarda"
"è la verità"
"a me non risulta sia una ragazzina"
"beh per l'età che hai tu, lei è una ragazzina" sorrido tutta felice guardandola "Rudy che ne pensa al riguardo?"
"ovviamente Rudy non lo sa perché non sa mantenere mezzo segreto"
"Ok ok allora te lo concedo, tua sorella?"
"Non lo sa nemmeno lei"
"ma come tu le confidi tutto..."
"lo so ma... Questo era un po' troppo" sorride e prende un sorso del suo Té "me l'ha presentata lei e non era previsto che ci finissi a letto, glielo dirò più avanti, fingendo che sia passata almeno qualche settimana"
"quindi hai chiamato subito me perché so mantenere i segreti"
"guarda si spera"
"ma scusa tu non eri quella che dice sempre tutto in faccia e che non vuole nascondere nulla"
"si ma non mi va di dirglielo ancora"
Sorrido ed alzo le mani guardandola.
"va bene va bene, come vuole maestra"

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