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La giornata era cominciata tranquilla, con il sole che si faceva strada tra le nuvole, illuminando la sede del Corpo di Ricerca. Il quartetto si ritrovò nella mensa per la colazione, un'area piuttosto spartana, con lunghe tavolate di legno e panche su cui i soldati si radunavano per mangiare e socializzare. Nonostante la semplicità del luogo, c'era un'atmosfera vivace e allegra. Oggi, il gruppo si sedette insieme, una rara opportunità di godersi un momento di calma prima della tempesta che stava per arrivare.

"Non posso credere che in questo posto ci siano così tante cose da mangiare," disse Isabel, guardando con stupore il bancone dei cibi. "Nel sottosuolo eravamo abituati a scelte limitate. Qui sembra di essere in un buffet!"

Furlan rise, afferrando un pezzo di pane e mordendolo con gusto. "Sì, e guarda che qualità. Questo pane è praticamente un lusso. Se avessi saputo che in superficie si mangiava così bene, avrei forse pensato di uscire prima."

Yeelen, seduta accanto a Furlan, lo osservò con uno sguardo impassibile mentre addentava un croissant. "Hai idea di quanto costerebbe mantenere questo livello di abbondanza nel sottosuolo? Gli approvvigionamenti avrebbero dovuto essere enormi e costosi."

Furlan la guardò con un sorriso malizioso. "Beh, se le cose continuano così, possiamo sempre chiedere al lord di inviarci una scorta di cibo per il nostro prossimo soggiorno. Immagino che tu stia già progettando una lunga lista di desideri."

Yeelen alzò un sopracciglio, ma non poté fare a meno di sorridere. "Hai una grande immaginazione, ma non ti preoccupare, non ci aspettiamo che nessuno ci invii una carovana di rifornimenti."

Isabel, che era sempre pronta a divertirsi, propose un'idea. "E se giocassimo a carte dopo colazione? Sarebbe un modo perfetto per passare il tempo e divertirci un po'."

Furlan, alzando un'occhiata divertita, rispose. "Ah, Isabel, spero tu abbia a disposizione delle carte che non possano essere strappate facilmente. Ho visto come giochi e temo che le nostre carte potrebbero finire stracciate."

Isabel lo guardò con un'espressione di sfida. "Non sono così distruttiva! E poi, sono certa che ti divertiresti un sacco."

Furlan scosse la testa, ma la sua espressione era tutto tranne che seria. "Bene, allora, preparati a perdere. Perché oggi le carte sono sotto il mio controllo."

Levi, seduto dall'altra parte del tavolo, osservava la scena con un sorriso appena accennato. Era un'espressione rara, ma oggi sembrava che anche lui si stesse lasciando andare, godendo della compagnia dei suoi compagni.

"Va bene, quindi carte dopo colazione," disse Levi, la sua voce calma ma con una nota di approvazione. "Ma solo se possiamo finire senza distruggere la mensa."

La risata di Furlan riempì l'aria. "Non preoccuparti, Levi. Le carte sono l'unica cosa che potremmo distruggere. E se dovessimo avere problemi con i soldati, puoi sempre incolpare me."

Yeelen si voltò verso Furlan, lanciandogli uno sguardo di sfida. "Sei così sicuro di te, ma non dimenticare che hai un avversario degno di rispetto. Sarà interessante vedere come te la cavi."

Le battute continuarono per un po', e il gruppo si divertì a scherzare e ridere insieme. La conversazione fluiva senza sforzo, con ogni membro che contribuiva con il proprio spirito unico. Furlan riuscì a strappare anche un sorriso da Yeelen, una cosa rara che gli altri trovarono particolarmente divertente.

Quando la colazione giunse al termine, Furlan colse l'occasione per fare qualcosa di inaspettato. Si avvicinò a Yeelen e, con un gesto affettuoso ma deciso, la strattonò delicatamente. "Ehi, Yeelen, non pensare di farla franca. È tempo di una piccola vendetta per tutte le volte che hai vinto a carte!"

Yeelen si voltò verso di lui con uno sguardo indurito, ma non poté fare a meno di ridere. "Furlan, non pensare che tu possa sfidarmi così impunemente."

Furlan le rivolse uno sguardo amichevole e provocatorio. "Oh, davvero? Allora preparati, perché oggi la tua superiorità in gioco sarà messa alla prova."

Le due figure si alzarono e iniziarono a "lottare" in modo scherzoso, con Furlan che la tirava per le braccia e Yeelen che cercava di liberarsi con movimenti rapidi e agili. Isabel batteva le mani, ridendo di gusto mentre osservava la scena. Levi, da parte sua, si appoggiava al tavolo con un sorriso rilassato, osservando i suoi amici con un sentimento di orgoglio e affetto.

"Non vi stancate mai, vero?" commentò Levi, il suo sorriso finalmente visibile. "Mi sembra che la vostra energia non abbia limiti."

Furlan, mentre continuava a lottare con Yeelen, lanciò uno sguardo verso Levi. "Beh, non possiamo lasciare che la giornata finisca senza un po' di divertimento."

Le risate e i battibecchi continuarono fino a quando Furlan e Yeelen, esausti ma felici, si accasciarono su una panchina. Isabel si avvicinò a loro, lanciando uno sguardo ai suoi amici con un'espressione di gratitudine e affetto.

"Ecco a cosa servono i momenti come questi," disse Isabel, il suo tono sincero. "A ricordare quanto siamo fortunati ad avere una famiglia così, nonostante tutto."

La giornata proseguì tra chiacchiere e giochi, con i quattro che si godettero ogni istante della loro compagnia. Ogni battuta, ogni sorriso e ogni gesto affettuoso erano come un piccolo pezzo di ricordo che avrebbero portato con sé, qualunque cosa accadesse in seguito.

ALI della LIBERTÀ - Levi AckermanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora