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Il sole iniziava a calare dietro le colline, tingendo il cielo di un rosso intenso che sembrava presagire altro sangue. La tensione nella formazione era palpabile, i cavalli scalpitavano, e gli occhi dei soldati scrutavano ogni angolo della terra desolata davanti a loro. Yeelen si trovava al centro di un piccolo gruppo di veterani, pronta a coordinare i movimenti della squadra. Il ruggito di un gigante in lontananza riecheggiò come un monito, facendole tendere i muscoli. Ogni secondo era prezioso.

"Allerta massima, rimanete in formazione!" ordinò, la voce ferma ma vibrante di autorità. Il Corpo di Ricerca non poteva permettersi errori, non dopo le perdite subite nelle ultime spedizioni. Stavolta era cruciale proteggere le reclute e mantenere la linea. Un soldato alle sue spalle si mosse nervosamente, e Yeelen lo fissò con un'occhiata che parlava chiaro: nessun margine per esitazioni.

All'improvviso, una serie di fumogeni rossi iniziò a punteggiare il cielo a ovest. L'animo di Yeelen si serrò. Troppi avvisi in rapida successione significavano solo una cosa: un attacco coordinato. "Spostarsi verso ovest, formazioni pronte a supporto!" gridò, incitando il cavallo a una corsa disperata. L'aria gelida le sferzava il viso, ma lei non batté ciglio. Ogni galoppo martellava il terreno, accompagnato dal rimbombo sordo dei cuori dei soldati.

Quando raggiunsero il luogo del segnale, si trovarono davanti una scena infernale: due giganti si stavano avvicinando, entrambi di classe anomala. Il primo, un esemplare snello dai movimenti agili, si avventava contro un gruppo di giovani reclute che cercavano di mantenere la posizione. L'altro, più massiccio e imponente, stava caricando dritto verso una sezione più debole della formazione, come se comprendesse il valore della tattica.

"Blouse! Prendi la tua squadra e distrailo! Non lasciate che arrivi a quella sezione!" ordinò Yeelen, e Sasha rispose con un cenno rapido, la paura ormai trasformata in determinazione. Yeelen, senza indugio, si lanciò verso il gigante agile. Attivò l'equipaggiamento tridimensionale, spiccando un volo tra gli alberi e avvicinandosi alla creatura con movimenti calcolati. Il mostro, con occhi brillanti di un'intelligenza innaturale, tentò di afferrarla con uno scatto repentino, ma Yeelen, preparata a quel tipo di mossa, si spostò lateralmente con un rapido colpo del gas, roteando in aria e affondando le lame nelle sue caviglie.

Un ruggito pieno di furia fece vibrare le foglie intorno, e il gigante crollò pesantemente. Yeelen non perse tempo: scattò in avanti e con un colpo preciso colpì la nuca, tagliando i muscoli vitali. Il gigante si immobilizzò, mentre un fiotto di vapore saliva lento verso il cielo.

Dietro di lei, il ruggito del gigante massiccio fece eco. Il cuore di Yeelen sobbalzò. Sasha e la sua squadra stavano cercando di rallentarlo, ma la bestia avanzava comunque, i movimenti lenti ma inarrestabili. "Sasha! Ritiratevi!" gridò Yeelen. Videro la sua figura scivolare nel cielo verso il gigante, come un'ombra rapida e letale. Ogni muscolo le urlava di fermarsi, di riprendere fiato, ma non poteva cedere. La formazione contava su di lei.

La lama si abbatté una, due volte contro la creatura, che sembrò avvertire il pericolo e cominciò a girarsi per afferrarla. Ma Yeelen era più veloce. Con un ultimo, disperato slancio, piombò sulla nuca del gigante e colpì con precisione, mentre tutto intorno a lei si fermava per un istante eterno.

Un silenzio innaturale calò sul campo, rotto solo dal rumore dei soldati che riprendevano fiato e dagli sguardi di gratitudine delle reclute. Yeelen fissò l'orizzonte, le mani ancora strette sulle impugnature delle lame. Era solo l'inizio.

ALI della LIBERTÀ - Levi AckermanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora