La missione ebbe inizio alle prime luci dell'alba. Le mura si aprirono lentamente, lasciando filtrare la luce del sole nascente, mentre i soldati si prepararono a sfrecciare verso l'ignoto. Il comandante urlò con tutta la sua forza: "Inizia ora la ventitreesima spedizione oltre le mura!"
Non appena le porte si aprirono completamente, i cavalli partirono al galoppo, sollevando nuvole di polvere mentre i soldati si lanciavano fuori dalle mura. Il mondo esterno, vasto e incontaminato, si dispiegò davanti a loro, un panorama che per molti era sia meraviglioso che terrificante.
Isabel, galoppando accanto a Levi, non riusciva a trattenere l'emozione. I suoi occhi brillavano mentre fissava il cielo azzurro sopra di loro. "Wow!" esclamò, la voce quasi stridente per la gioia.
Levi, di solito impassibile, alzò lo sguardo, lasciandosi per un attimo rapire dalla bellezza del cielo aperto. "Già," disse, con un tono quasi riflessivo. "Niente male," aggiunse, con un accenno di approvazione che raramente mostrava.
Un soldato si avvicinò ai due, il volto segnato dalla serietà della missione. "Che state facendo? Non perdete la concentrazione," li ammonì con severità. "Non siamo qui per ammirare il panorama. Potremmo imbatterci in un gigante da un momento all'altro."
Isabel non poté trattenersi e rispose con il suo solito spirito ribelle. "Ah! Se ne vedremo uno, lo accopperemo solo per te!" dichiarò con sfida.
Il soldato scosse la testa, evidentemente infastidito. "Cretina! Vuoi essere la prima a morire?" sbottò.
Isabel lo guardò, perplessa. "Che problemi hai?" replicò con irritazione.
Il soldato la fissò, il volto cupo. "Parli così perché non hai mai visto un gigante prima d'ora. Non sai quanti soldati valorosi sono stati mangiati..." concluse, il tono pieno di amarezza.
Improvvisamente, un grido ruppe l'aria tesa. "Gigante avvistato!"
Tutti volsero lo sguardo nella direzione indicata. Un soldato gridò: "Alla vostra destra! Un gigante di classe 15 metri si avvicina!"
Furlan, che fino a quel momento era stato relativamente tranquillo, sentì il cuore stringersi nella morsa della paura. "Quello è... un gigante?" mormorò, la voce tremante.
"Due giganti di 10 metri ci stanno raggiungendo da dietro!" urlò un altro soldato, con un tono che rifletteva la crescente tensione.
Il capitano Flagon non perse tempo e ordinò: "Prepararsi all'offensiva! Tenete pronto il Modulo di Spostamento Tridimensionale!"
Con un'agilità impressionante, Flagon si lanciò in aria e uccise uno dei giganti con un colpo preciso. Isabel osservava, sbalordita. "Incredibile!" esclamò, la voce carica di ammirazione. "Sono più bravi della Polizia Militare!"
"Tre giganti dietro di noi!" gridò Yeelen, mantenendo la calma nonostante il pericolo imminente.
Flagon ordinò ai quattro ragazzi di mantenere la formazione, ma Levi non lo ascoltò. Senza esitazione, spronò il suo cavallo verso i giganti, seguito subito da Yeelen.
"Levi!" gridarono Furlan e Isabel all'unisono. Furlan, vedendo i suoi amici lanciarsi all'attacco, decise di seguirli. "Andiamo, Isabel!" disse, senza perdere un attimo.
Isabel annuì, e i due si lanciarono all'inseguimento di Levi e Yeelen.
"Ma vogliono farsi uccidere!" esclamò Flagon, vedendo i quattro ragazzi deviare dalla formazione.
Nonostante l'apparente sconsideratezza del loro gesto, i quattro ragazzi si muovevano con una coordinazione incredibile, come se fossero un unico organismo. Con una serie di movimenti fluidi, riuscirono a eliminare tutti e tre i giganti con pochi colpi rapidi e precisi.
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ALI della LIBERTÀ - Levi Ackerman
FanfictionYeelen significa "luce" ed è questo il nome che Levi ha dato a quella ragazzina pelle e ossa dai capelli scuri e mossi, dagli occhi chiari che Kenny portò a casa quando lui era solo un bambino. E fu quello che Yeelen diventò per Levi, luce in una v...