Kenny si fermò un attimo, respirando affannosamente, con lo sguardo che oscillava tra Levi e la squadra. Un'ombra di ammirazione apparve nei suoi occhi, ma fu solo per un istante. Sentiva la pressione. Aveva sottovalutato la determinazione di quei ragazzi, quella che ora sembrava più solida di quanto avesse mai pensato. Ogni movimento di Levi, Yeelen, Mikasa, Armin ed Eren li stava avvicinando alla vittoria, e Kenny lo sapeva.
"Davvero impressionante," disse con voce bassa, ma non priva di una certa traccia di rispetto. "Ma non oggi."
Con un rapido movimento, Kenny fece un passo indietro, sfruttando il caos della battaglia per allontanarsi velocemente. La sua fuga era tanto improvvisa quanto strategica: con una rotazione ben studiata, si lanciò in direzione di un angolo nascosto, dove l'oscurità e le ombre delle rovine della città offrivano una copertura sufficiente a fargli perdere traccia.
Levi, pur restando in posizione di guardia, scrutò l'orizzonte. "Non ti illudere, Kenny. La prossima volta non scapperai così facilmente," disse con voce calma, ma carica di determinazione.
"Non c'è bisogno di fare le cose più difficili del necessario," rispose Kenny, il suo tono ormai privo della malizia di prima. "Lo so che vi riprenderete, che lo farete per la prossima volta. Ma non è oggi che ci sarà la nostra sfida finale. Per oggi, bastano queste." Indicò le sue ferite appena cicatrizzate, come se fossero il suo segno di resa. "Ma ricorda, Levi. Se la guerra è fatta di momenti come questo, ne troverò tanti altri. Non ho bisogno di fare il grande scontro oggi. Dovrete aspettare, e vi darò il tempo di prepararvi."
Levi non mosse un muscolo. "Fai come credi, Kenny. Ma non pensare che questa sia una ritirata. Siamo pronti a tutto."
Con uno scatto improvviso, Kenny scomparve tra le rovine, sparendo dalla vista della squadra di Levi. Il rumore dei suoi passi si dissolse nel vento, mentre la tensione nella squadra si scioglieva lentamente. Erano tutti pronti, ma sapevano che il capitano dei banditi non li avrebbe dimenticati facilmente.
"Ha ragione su una cosa," disse Yeelen, senza staccare gli occhi dal punto in cui Kenny era scomparso. "Non è finita."
Levi annuì brevemente, ma non disse altro. Era difficile capire cosa passasse per la sua mente, ma il suo silenzio era eloquente. Sapeva che quella non sarebbe stata la loro ultima battaglia, e Kenny non si sarebbe mai fermato. Ma se c'era una cosa che Levi aveva imparato nella sua lunga carriera, era che ogni vittoria, anche quella parziale, era un passo in più verso la sconfitta del nemico.
"Restiamo allerta," disse Levi infine, la sua voce ferma e risoluta. "Prepariamoci per il prossimo incontro. E, ragazzi, non dimenticate mai: non abbassate mai la guardia. Lui non si arrende mai."
La squadra si raccolse, lo sguardo di ognuno fermo su Levi, che li guidava con la sua forza silenziosa. Eppure, nel cuore di ognuno di loro, c'era la consapevolezza che, sebbene la battaglia fosse finita per oggi, la guerra continuava. Con la ritirata di Kenny, una nuova sfida si stava preparando, ma loro non avrebbero mai smesso di lottare.
E così, il gruppo si ritirò, ma la consapevolezza del nemico che si nascondeva nell'ombra li accompagnava. La loro missione non era mai stata così chiara: fermare Kenny Ackermann, una volta per tutte.
YOU ARE READING
ALI della LIBERTÀ - Levi Ackerman
FanfictionYeelen significa "luce" ed è questo il nome che Levi ha dato a quella ragazzina pelle e ossa dai capelli scuri e mossi, dagli occhi chiari che Kenny portò a casa quando lui era solo un bambino. E fu quello che Yeelen diventò per Levi, luce in una v...