Il carro procedeva lentamente, il suono delle ruote che cigolavano sull'asfalto polveroso interrotto solo dal respiro affannoso dei cadetti. Il peso della battaglia si faceva sentire, anche se la fine era ormai vicina. Nessuno parlava, solo il rumore dei corpi stanchi che si rilassavano, dei feriti che cercavano di riprendersi. Le ferite fisiche erano evidenti, ma quelle emotive, quelle più profonde, erano qualcosa che solo loro conoscevano.
Levi era seduto su un lato del carro, la schiena dritta come sempre, ma il suo volto tradiva la stanchezza che aveva accumulato in ore di lotta. Il suo sguardo si era perso nel vuoto, fisso, come se cercasse di non pensare a nulla, di mantenere il controllo. Le sue mani erano ferme, come se il semplice atto di rilassarsi fosse un lusso che non si poteva permettere.
Dall'altra parte del carro, Yeelen stava appoggiata al bordo, il corpo stanco ma ancora teso. I suoi occhi osservavano fuori, fissi sulla strada che scorreva davanti a loro, ma la sua mente era altrove, a mille miglia di distanza. Ogni battaglia aveva un prezzo e, in fondo, Yeelen lo sapeva meglio di chiunque altro. Non c'era nulla che potesse dire per alleviare il peso di ciò che avevano appena vissuto.
Il silenzio regnava sul carro, ma quello che Levi stava per dire sarebbe stato una rottura inaspettata. Un'intrusione in un momento che sembrava solenne nella sua quiete.
"Yeelen."
La voce di Levi, bassa e calma, ruppe il silenzio che li avvolgeva. Non c'era nulla di drammatico nel suo tono, nessuna emozione visibile. Solo la voce di sempre, quella che faceva sembrare ogni parola come una verità che non poteva essere contestata. Il suo sguardo rimase fisso su un punto lontano, evitando di incontrare gli occhi di lei. Non c'era alcun accenno di esitazione.
"Quando sarà tutto finito. Sposami."
Le parole rimasero sospese nell'aria. Non c'era rabbia, non c'era disperazione, solo una proposta fatta con la stessa freddezza con cui Levi aveva sempre affrontato ogni altro ostacolo. Quella frase, che avrebbe sconvolto chiunque, per Levi era semplicemente una verità che doveva essere detta.
Yeelen rimase immobile, il suo sguardo ora rivolto verso di lui. Non c'erano parole per esprimere ciò che provava in quel momento. Non un sorriso, non una lacrima. Solo un piccolo movimento del viso, gli occhi che si spalancarono leggermente, come se stesse cercando di comprendere meglio le parole appena pronunciate. E poi, come se niente fosse, accennò a un piccolo sorriso.
La sua risposta non venne immediatamente. Non c'era fretta. Il tempo sembrava sospeso.
Finalmente, Yeelen annuì lentamente. Non un sì gridato, ma un gesto silenzioso che diceva tutto. Un sì che non aveva bisogno di frasi complicate, solo di quel piccolo movimento della testa. Non c'era bisogno di dire altro.
Gli altri cadetti, che sedevano in silenzio ai lati del carro, avevano ascoltato senza una parola, come se quelle parole, quelle promesse, fossero troppo intime per essere commentate. Tutti sapevano chi erano Yeelen e Levi. Erano due figure che avevano costruito la loro esistenza fianco a fianco, senza lasciarsi mai. E ora, dopo tutto quello che avevano vissuto, quella semplice proposta sembrava naturale. Non c'era nulla di cui parlare, nulla da aggiungere. Il loro legame era scritto nei gesti, nelle lotte condivise, nelle scelte fatte insieme.
Jean, uno dei cadetti più vicini, guardò la scena con un'espressione che tradiva sorpresa, ma anche comprensione. Non era il tipo da mostrare emozioni apertamente, ma quella scena gli fece capire qualcosa che non aveva mai pensato prima: in quel mondo di battaglie e di morte, anche i guerrieri più forti avevano bisogno di legami, di qualcuno con cui affrontare le tempeste interne che nessuno poteva vedere.
Altri cadetti non riuscivano nemmeno a muoversi, guardando alternatamente Yeelen e Levi, ma non pronunciando una sola parola. Nessuno osò fare commenti. Sapevano che quello che era stato detto non necessitava di ulteriori spiegazioni. La proposta di Levi non aveva bisogno di altro. Era, in un certo senso, la conclusione naturale di un viaggio che era iniziato molto tempo prima, quando si erano trovati, per la prima volta, su sentieri separati ma poi uniti dalla stessa causa.
Il carro proseguì nella sua marcia silenziosa verso l'ignoto. La battaglia era finita, ma per Yeelen e Levi, quella che stava per iniziare era una nuova guerra: quella del futuro insieme.
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ALI della LIBERTÀ - Levi Ackerman
FanfictionYeelen significa "luce" ed è questo il nome che Levi ha dato a quella ragazzina pelle e ossa dai capelli scuri e mossi, dagli occhi chiari che Kenny portò a casa quando lui era solo un bambino. E fu quello che Yeelen diventò per Levi, luce in una v...