Il sole stava tramontando, gettando lunghe ombre sulle mura del quartier generale del Corpo di Ricerca. Erwin Smith, capitano del Corpo, fissava con intensità Levi Ackerman, il soldato più forte che l'umanità avesse mai conosciuto. I due erano amici da anni e avevano affrontato innumerevoli battaglie insieme. Il legame che li univa era forgiato nel sangue e nel fuoco delle guerre contro i giganti, e le parole di Erwin erano sempre pesate con estrema cura.
"Ti devi occupare di Eren Yeager. È molto importante. Non deve morire, Levi," disse Erwin con voce grave, la determinazione incisa sul suo volto.
Levi lo guardò con il solito sguardo freddo e distaccato che gli era tanto caratteristico. "Non sono una babysitter," replicò, mantenendo il suo tono glaciale.
"Non è un consiglio, è un ordine. Questa missione determinerà il futuro del genere umano, e Eren ci serve vivo," ribatté Erwin, scandendo ogni parola con fermezza. Sapeva che Levi avrebbe compreso la gravità della situazione, anche se non lo mostrava apertamente.
Levi annuì senza aggiungere altro, accettando l'incarico senza discussioni. Sapeva quanto fosse cruciale questa missione, e se Erwin diceva che Eren era la chiave, allora non c'era spazio per esitazioni.
"Ora, la tua squadra saprà per certo come aiutarti," continuò Erwin, con la stessa certezza di sempre. "Yeelen, Hange, a voi è tutto chiaro? Hange, tu sarai al mio fianco. Yeelen, agli eventuali combattimenti straordinari ci pensi tu. Non voglio far morire tutte le reclute durante la loro prima spedizione."
Erano passati anni da quella fatidica missione in cui Isabel e Furlan, i loro compagni e amici più cari, avevano perso la vita. Quei giorni erano lontani, ma le cicatrici restavano, invisibili ma sempre presenti nei loro cuori. Da allora, molto era cambiato. Levi e Yeelen erano diventati due dei membri più rispettati del Corpo di Ricerca. Avevano acquisito la qualifica di migliori soldati che l'umanità avesse mai visto, e ora erano tra i membri più influenti del Corpo.
Hange Zoë, con la sua solita energia, rispose immediatamente. "Tutto chiaro, Erwin!" esclamò con convinzione. Yeelen, accanto a lei, annuì, il suo sguardo fermo e risoluto. Non parlava spesso, ma quando lo faceva, le sue parole avevano un peso speciale.
"Bene, ragazzi. Ho totale fiducia in voi tre e nel Corpo di Ricerca," disse Erwin, con quell'autorità naturale che lo contraddistingueva. I suoi occhi si spostarono da Levi a Yeelen, poi a Hange, soffermandosi per un momento su ciascuno di loro. Erano i suoi amici più cari, quelli con cui aveva condiviso i momenti più difficili e le vittorie più amare.
Le reclute erano state preparate a dovere, ogni dettaglio era stato pianificato nei minimi particolari, e l'intera formazione era stata studiata con cura. La 57ª spedizione del Corpo di Ricerca sarebbe iniziata il giorno seguente.
"Ora andate e riposatevi. Domani sarà un giorno lungo," concluse Erwin, voltandosi verso la finestra. Il sole era ormai scomparso all'orizzonte, lasciando il posto alla notte. Ma sapeva che, qualunque cosa fosse accaduta, poteva contare su di loro.
Levi e Yeelen si scambiarono un'occhiata, un muto accordo che non aveva bisogno di parole. Erano pronti, come sempre. Anche se la battaglia li aveva trasformati in guerrieri freddi e letali, il loro legame era rimasto forte, forgiato nelle difficoltà e nel sacrificio. E domani, avrebbero affrontato ancora una volta l'ignoto, spalla a spalla, pronti a fare tutto ciò che era necessario per proteggere ciò che restava dell'umanità.
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ALI della LIBERTÀ - Levi Ackerman
FanfictionYeelen significa "luce" ed è questo il nome che Levi ha dato a quella ragazzina pelle e ossa dai capelli scuri e mossi, dagli occhi chiari che Kenny portò a casa quando lui era solo un bambino. E fu quello che Yeelen diventò per Levi, luce in una v...