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La nebbia fitta avvolgeva il campo di battaglia. Il suono metallico delle lame che tagliavano l'aria si mescolava con i gridi lontani dei soldati. La squadra si muoveva con precisione, ma il nemico non era mai lontano, e l'incontro con Kenny Ackermann sembrava ormai inevitabile. Levi e Yeelen si trovarono al centro di una nuova tempesta, la tensione palpabile nell'aria.

Il vento si alzò, portando con sé il suono di passi decisi. Levi, con la sua espressione impassibile, sapeva che non sarebbe stato facile, ma qualcosa gli diceva che questa volta sarebbe stato diverso. Aveva una sensazione di morte imminente che lo circondava, ma non avrebbe permesso che la paura lo paralizzasse.

Kenny apparve all'improvviso, come un'ombra che sfiorava la terra. Il suo volto sfigurato dall'esperienza di anni di violenza e tradimenti si fece strada tra i soldati, la sua lama in mano pronta a infliggere morte. Non c'erano più parole, solo il rumore della battaglia che infuriava intorno a loro.

"Levi," disse Kenny, con un sorriso beffardo. "Pensavo che mi avresti cercato più a lungo. Ma adesso sei qui, proprio dove volevo che fossi."

Levi rispose con un grugnito basso. "Cosa vuoi, Kenny?"

La battaglia era esplosa con una violenza inaspettata, un'onda di caos che aveva preso di sorpresa anche Levi. Non era stato un semplice scontro tra soldati, ma una danza mortale in cui ogni mossa avrebbe potuto essere l'ultima. Levi, Yeelen e la loro squadra si erano infiltrati in una zona fuori dal controllo diretto della Lega dei Soldati, dove le informazioni indicate da Kenny avevano portato a una scoperta inquietante. Si trovavano faccia a faccia con l'uomo che avevano cercato di studiare, ma la realtà di ciò che Kenny Ackermann stava facendo era più oscura di quanto avessero immaginato.

La polvere si sollevava nell'aria mentre Kenny emergeva dalle ombre, la sua figura alta e snodate, il volto senza emozioni, come sempre. La sua spada scintillava sotto la luce pallida del cielo grigio. "Pensavate davvero di potermi fermare così facilmente?" La sua voce era gelida, tagliente come la lama che brandiva.

Levi si spostò rapidamente, il respiro affannato ma controllato. "Kenny," mormorò, fissando l'uomo che non vedeva da anni. "Non è più il momento per giochi."

Kenny rise, un suono privo di gioia. "Non siete cambiati per niente. Sempre a cercare di fermare ciò che non capite." Ma gli occhi di Levi erano carichi di determinazione. Yeelen era accanto a lui, pronta a lanciarsi nella mischia, ma Levi la fermò con un gesto della mano.

"Non oggi," le disse, a bassa voce. "Lascialo a me."

Il combattimento che ne seguì fu feroce, come se il tempo stesso fosse sospeso. Kenny si muoveva con una velocità inumana, un'esperienza che Levi non poteva ignorare. Ogni colpo portato da Kenny era calcolato, ma Levi non cedeva mai. Le spade si incrociavano con il suono metallico, ogni scambio di colpi una sfida a chi sarebbe stato il più rapido, il più preciso. Levi spostava il corpo in maniera fluida, ogni mossa una reazione istintiva a decenni di battaglie.

Ma Kenny, nonostante l'età e i segreti che lo avvolgevano, si stava avvicinando a una velocità che nessuno avrebbe mai creduto possibile. Levi sapeva che sarebbe stato l'ultimo combattimento con quell'uomo, ma non voleva pensare a come sarebbe finito.

Mentre Kenny cercava di colpirlo con un fendente, Levi reagì d'istinto, ma il colpo lo graffiò lungo il fianco. Il dolore gli corse rapido attraverso il corpo, ma non si fermò. Doveva fermare Kenny.

Tutto sembrava volgersi al peggio, e in quel momento, un colpo letale. Kenny si scagliò verso di lui, ma la spada di Levi lo ferì profondamente. Non abbastanza per ucciderlo, ma abbastanza per indebolirlo. Kenny cadde a terra, afferrandosi la pancia, il sangue che sgorgava copioso.

Yeelen accorse subito, lanciandosi verso di lui con il suo volto teso di preoccupazione. "Levi!" gridò, ma lui la bloccò con uno sguardo. Non voleva che lei si avvicinasse troppo a Kenny.

"Lascia che lo faccia," sussurrò lui, il suo corpo ancora scosso dal dolore. Si inginocchiò accanto a Kenny, i suoi occhi che non potevano distogliersi da quell'uomo che aveva fatto parte della sua vita in modi che nemmeno lui avrebbe potuto spiegare.

Kenny, tremante e sanguinante, guardò Levi con occhi che tradivano un'inaspettata vulnerabilità. "Non pensavo... che ti avrei visto così," disse con voce rotta. "Non pensavo che avremmo finito così, Levi."

"Stai per morire, Kenny. Non c'è niente che possiamo fare per te," rispose Levi, senza alcuna pietà nella voce. Ma Kenny lo guardò intensamente, un accenno di consapevolezza nella sua espressione.

"Non è così semplice," mormorò. "Sai, Levi... c'è qualcosa che devi sapere prima che finisca. Qualcosa che... che nessuno ti ha mai detto."

Levi sentì il cuore battere più forte, ma non si mosse. Non voleva che l'uomo morente avesse il controllo di quel momento.

Kenny sorrise debolmente, come se stesse cercando di liberarsi del peso di una confessione che aveva tenuto dentro troppo a lungo. "Tu... sei il figlio di mia sorella."

Le parole gli uscirono a fatica, come se fosse stato un peso che gli aveva schiacciato il cuore per anni. Levi rimase immobile, la sua mente paralizzata. Non riusciva a credere a ciò che aveva appena sentito.

"E Yeelen..." Kenny continuò, il suo respiro affannoso. "È la figlia dell'unica donna che ho mai amato in questa vita, ma che ho perso per colpa mia."

Le parole di Kenny risuonavano come un'eco, ma in un angolo nascosto della mente di Levi, qualcosa cominciava a prendere forma. Perché Kenny aveva preso sotto la sua ala lui e Yeelen, da bambini? Perché aveva cercato di proteggerli, se non era loro padre?

"Non... non sei il mio padre," mormorò Levi, cercando di mantenere la calma nonostante la confusione che lo assaliva.

"No," rispose Kenny, scuotendo la testa debolmente. "Non lo sono..."

Levi, pur sentendo il cuore turbato da quelle parole, rimase silenzioso. Il dolore che aveva vissuto, la solitudine, le scelte difficili... tutto ciò che aveva sempre pensato di aver scelto da solo stava ora venendo messo in discussione.

Kenny si strinse la ferita, il sangue che non smetteva di sgorgare. "Ho sbagliato tutto, Levi. Ho sbagliato nel modo in cui ti ho trattato. Ma ti dico una cosa, prima che muoia. Tutto quello che ho fatto... è stato per proteggerti. Anche se non te l'ho mai detto."

Levi non rispose, ma la sua espressione si fece dura. Aveva capito qualcosa di fondamentale, qualcosa che l'avrebbe perseguitato per il resto della sua vita. Kenny non era il padre che aveva sempre sperato di avere, ma l'uomo che aveva preso la responsabilità di salvarlo, di crescerlo, per un motivo che ora, troppo tardi, stava cercando di rivelare.

Kenny, con un ultimo respiro, chiuse gli occhi. Il suo corpo si rilassò, e la lotta giunse finalmente alla fine. Levi rimase lì, in silenzio, mentre Yeelen si inginocchiava accanto a lui, con gli occhi pieni di domande non ancora pronunciate.

Levi sollevò lentamente la testa, fissando il corpo di Kenny. "Abbiamo una missione da compiere," disse, la sua voce gravata dalla fatica e dal dolore. "Ma ora so che non posso più scappare da questa verità."

Yeelen gli gettò un'occhiata rapida, cercando di decifrare quel momento di rivelazione. Ma lo capì subito. Non era solo una battaglia da vincere. Era una guerra che riguardava il loro passato, la loro famiglia. E, in qualche modo, il destino di Kenny, di loro due, era legato a un filo che nessuno avrebbe mai potuto spezzare.

ALI della LIBERTÀ - Levi AckermanWhere stories live. Discover now