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Con i comandanti riuniti in una sala per discutere della missione imminente, Levi, Yeelen, Furlan e Isabel colsero l'occasione per mettersi alla ricerca dei documenti segreti di Erwin. I corridoi del quartier generale del Corpo di Ricerca erano insolitamente silenziosi, permettendo ai quattro di muoversi inosservati.

Si introdussero nell'ufficio di Erwin, chiudendosi la porta alle spalle. Gli occhi di Isabel si posarono subito sulla scrivania ingombra di carte. "Dovranno essere qui, da qualche parte," sussurrò, cominciando a frugare tra i documenti.

Dopo alcuni minuti di ricerca, Furlan si fermò, scuotendo la testa. "Non li troveremo qui. Non importa quanto cerchiamo, probabilmente non sono neanche nell'edificio."

Isabel si girò di scatto, con un'espressione preoccupata. "Allora dove potrebbero essere?"

Furlan rifletté per un attimo, poi parlò con calma. "Se avessi qualcosa di così importante da tenere segreto, lo porterei sempre con me. Non lo lascerei mai in un posto accessibile."

Isabel rise, cercando di alleggerire la tensione. "Io lo nasconderei nel mio bustino!" dichiarò con fierezza, ridacchiando.

Yeelen alzò un sopracciglio, scettica. "Dubito che Erwin indossi un bustino, ma è probabile che porti i documenti sempre con sé."

Furlan annuì, il suo sguardo che si illuminava di una nuova idea. "Erwin sarà completamente concentrato sui giganti durante la spedizione. Potremmo usare quell'occasione a nostro vantaggio. Fuori dalle mura, sarà distratto e meno attento a proteggere quei documenti. Dobbiamo solo aspettare il momento giusto."

Isabel sorrise, entusiasta. "È un'idea brillante! Possiamo farcela!"

Furlan si voltò verso Levi, cercando la sua approvazione. "Ti va bene, Levi?"

Tutti gli occhi erano puntati su di lui, ma Levi non rispose subito. Era visibilmente pensieroso. "Certo," rispose infine, ma Yeelen percepì che qualcosa lo turbava.

Senza preavviso, Levi si alzò e chiese a Yeelen di uscire dalla stanza. La ragazza, seppur confusa, eseguì l'ordine senza battere ciglio. Anche se la richiesta la lasciava perplessa, sapeva che Levi aveva sempre un buon motivo per ciò che faceva.

Una volta che Yeelen fu fuori, chiuse la porta dietro di sé e si fermò in attesa, mentre all'interno della stanza Levi ricordava la prima volta che avevano incontrato il Corpo di Ricerca nella città sotterranea. La loro cattura fu facile per i soldati, ma non per lui e Yeelen. Quella memoria gli ricordò quanto fossero diversi, lui e Yeelen, dagli altri due.

Levi tornò alla realtà e parlò con fermezza. "Va bene, ma andremo solo io e Yeelen."

"Cosa?" esclamarono Furlan e Isabel all'unisono, increduli.

Levi li guardò con la sua consueta calma glaciale. "Voi due troverete una scusa per rimanere in disparte."

Isabel lo fissò, il volto contorto dalla rabbia. "Fratello... Perché?!"

Levi incrociò le braccia. "Non avete mai visto un vero gigante, e sarà la vostra prima volta fuori dalle mura. Probabilmente sarete troppo impegnati a rimanere in vita per concentrarvi su altro. Ma se ce ne occupiamo io e Yeelen, possiamo farcela."

"Ma..." Isabel iniziò a protestare, ma fu interrotta da Furlan, il cui volto era segnato da un'espressione di delusione. Conosceva Levi da molto tempo e capiva dove voleva arrivare.

"Stai dicendo che non siamo all'altezza?" chiese Furlan, la voce tremante.

Levi lo guardò negli occhi, freddo e diretto. "Esatto, più o meno."

Il silenzio cadde nella stanza. Isabel era senza parole, il suo volto rosso di rabbia. "Come fai a saperlo? Non lo sapremo finché non ci proveremo! Che ti prende, Levi? Non è da te."

Levi li guardò un'ultima volta, il suo volto impassibile. "Se non siete d'accordo, è meglio che lasciamo perdere e aspettiamo un'altra occasione." Con queste parole, si voltò e uscì dalla stanza, lasciando Furlan e Isabel soli e pieni di dubbi.

ALI della LIBERTÀ - Levi AckermanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora