Kenny si raddrizzò, sfregandosi la ferita al fianco, ma il suo sorriso non si era spento. Si allontanò di un passo, quasi divertito dalla determinazione di Levi e dei suoi compagni. La sua mente lavorava velocemente, cercando un modo per mettere sotto pressione l'intera squadra. Ma Levi non si sarebbe fatto prendere impreparato.
"Siamo qui per una cosa sola, Kenny," disse Levi, i suoi occhi di ghiaccio fissi sull'avversario. "Per fermarti."
Kenny rise ancora, ma stavolta non fu una risata di scherno. "E voi pensate di poterlo fare da soli?" Il suo sguardo passò velocemente su Yeelen, Eren, Mikasa, Armin e gli altri cadetti. "Questi ragazzini non sono all'altezza. Ma ci proviamo lo stesso, eh?"
Le parole di Kenny erano velenose, ma la squadra di Levi non si fece intimorire. Ogni cadetto, ogni membro del corpo di spedizione, aveva un ruolo ben preciso in quella battaglia, e ognuno di loro lo stava imparando sulla propria pelle. Mentre Levi e Yeelen si preparavano a fronteggiare l'attacco di Kenny, i cadetti cominciavano a mettersi in movimento.
"Eren!" urlò Mikasa. "Siamo un'unica squadra, ricordatelo!"
Eren annuì con determinazione, gli occhi fissi sul nemico, e scattò verso Kenny con la sua solita impulsività. Ma Mikasa lo affiancò rapidamente, bloccandogli la strada e facendolo rallentare.
"Non agire senza pensare. Coopera con noi, Eren," disse Mikasa con fermezza, spingendolo leggermente indietro. "Levi non ci ha mai detto di agire senza una strategia."
Armin, che era rimasto più indietro, osservava attentamente. Non era un combattente fisico come Eren o Mikasa, ma la sua mente brillante avrebbe fatto la differenza. "Se ci concentriamo sulle sue debolezze..." mormorò a sé stesso. "Se Levi e Yeelen riescono a tenerlo occupato, noi possiamo distrarlo. Potremmo metterlo in difficoltà."
Le parole di Armin non passarono inosservate. Levi, che aveva il controllo della situazione, sapeva che la forza bruta non sarebbe stata sufficiente per abbattere Kenny. Dovevano pensare in modo più strategico, sfruttando ogni frazione di secondo a loro favore. "Armin, tu e Mikasa distraete i suoi movimenti. Eren, cerca di sorprenderlo con velocità."
Eren fece un cenno d'intesa, anche se la sua impazienza non era passata inosservata. "Non vorrai mica dire che sono più veloce di lui?"
Levi fece un piccolo sorriso, ma la sua voce rimase serissima. "Non stiamo parlando di velocità, Eren. Stiamo parlando di precisione. E di imparare ad aspettare il momento giusto."
Nel frattempo, Yeelen non perdeva tempo e lanciava attacchi rapidi e decisi, sfiorando di poco Kenny. La sua tecnica era più fluida, ma ogni colpo aveva il potenziale di fare molto male. Kenny, tuttavia, era un combattente esperto, e riusciva sempre a evitare i colpi più letali con incredibile abilità.
"Non ti preoccupare, Yeelen," disse Levi mentre continuava a muoversi agilmente contro Kenny. "Abbiamo imparato a combattere insieme. Sappiamo cosa fare."
Kenny, vedendo il gioco che Levi e la sua squadra stavano facendo, sorrise di nuovo. "Così, è vero. Vi siete allenati per questo. Ma non avete idea di cosa stiate affrontando."
Con un rapido movimento, Kenny si fece strada tra Levi e Yeelen, cercando di separarli. Ma Levi era troppo veloce, e con un passo laterale, si posizionò tra Yeelen e Kenny.
"Questa volta non ti lascio sfuggire," disse Levi, il suo sguardo impassibile mentre preparava il prossimo attacco.
Kenny, però, sembrava divertirsi. "Siete più organizzati di quanto pensassi. Ma la guerra non è mai stata una questione di organizzazione."
"Già," rispose Yeelen, mentre con un altro fendente cercava di avvicinarsi a Kenny. "Ma se la guerra fosse solo questione di caos, tu saresti il re."
Levi si mosse ancora una volta come una freccia, cercando di intercettare Kenny, ma il capitano dei banditi si spostò rapidamente, sfruttando il suo stile di combattimento imprevedibile.
"Guardatevi le spalle," ringhiò Kenny, mentre i suoi occhi brillavano di malizia. "Perché ora che mi avete messo in un angolo..."
In quel momento, Mikasa e Armin agirono in sintonia. Mikasa, con la sua velocità innata, fece un balzo per colpire il fianco di Kenny, mentre Armin, con un colpo ben mirato, distrasse il nemico con una manovra che lo obbligò a cambiare posizione, senza poterlo fare con la rapidità che gli era consueta.
Kenny scivolò via, ma la sua posizione non era più sicura come prima. Ora aveva la squadra intera contro di lui. Ogni membro del gruppo sapeva cosa fare. Armin si fece avanti, analizzando ogni mossa di Kenny, cercando la miglior apertura. Mikasa non era da meno, cercando con precisione ogni punto debole nel corpo di Kenny.
Eren, ancora impaziente, si lanciò in un attacco frontale, ma Levi lo fermò con un gesto deciso. "Sii paziente, Eren. Qui non si tratta di fare solo danni, si tratta di fermarlo."
Nel frattempo, Yeelen fece un movimento rapido per evitare un attacco diretto di Kenny, il quale, vedendo la sua capacità di adattamento, si fermò un istante, come se fosse stato colpito da un pensiero.
"Non ci avevi mai visto come una squadra, vero?" disse Yeelen, il suo tono calmo e riflessivo. "Noi siamo più di semplici soldati. Siamo una forza."
Kenny sorrise ancora, ma questa volta, il suo sorriso era più amaro. "Voi... state diventando pericolosi," mormorò. "Eppure, non posso fermarmi ora."
La battaglia infuriava, ma qualcosa stava cambiando nell'aria. Ogni mossa della squadra di Levi stava entrando in sintonia, come un meccanismo che si affinava nel tempo. Kenny lo sapeva, eppure non sembrava intenzionato a ritirarsi. Quella era una battaglia che avrebbe deciso chi avrebbe avuto la meglio: il passato, rappresentato da lui stesso, o il futuro, incarnato da Levi e dalla sua squadra.
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ALI della LIBERTÀ - Levi Ackerman
Fiksi PenggemarYeelen significa "luce" ed è questo il nome che Levi ha dato a quella ragazzina pelle e ossa dai capelli scuri e mossi, dagli occhi chiari che Kenny portò a casa quando lui era solo un bambino. E fu quello che Yeelen diventò per Levi, luce in una v...