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"Cosa stai facendo?" La voce di Levi risuonò improvvisa nelle orecchie di Yeelen, facendola sobbalzare. Il ragazzo era comparso dietro di lei senza alcun rumore, un'ombra silenziosa e inaspettata. "Hai spiato?"

Yeelen si portò una mano al petto, cercando di calmare il respiro accelerato. Gli rivolse un'occhiata accusatoria, poi scrollò le spalle e uscì dalla stanza seguendo Levi, che si era già diretto verso l'uscita. "No... ma va tutto bene? Perché stavate litigando?" chiese, mentre la sua mente si riempiva di dubbi. Aveva udito le voci di Levi, Furlan e Isabel discutere animatamente, e le sembrava strano non essere stata inclusa in quella che sembrava una conversazione importante.

Levi non rispose subito, aprì la porta che portava all'esterno, sul tetto della torre, e uscì, aspettando che Yeelen lo seguisse. Quando fu sicuro che lei fosse fuori, la superò con passi rapidi, dirigendosi verso il bordo della torre. Si sedette in cima al parapetto e inclinò la testa per osservare il cielo notturno. "Ti ho sempre detto che non è né bello né appropriato spiare," disse con un tono che ricordava i giorni della loro infanzia, quando erano solo due bambini abbandonati da Kenny e Levi aveva dovuto prendere il controllo.

Yeelen sospirò, sedendosi accanto a lui, il respiro finalmente tornato regolare. "Mi dispiace," disse, abbassando lo sguardo.

"Va bene," rispose Levi, sospirando a sua volta. Inclinò la testa verso di lei, mostrando un'espressione più rassicurante. "Mi hai implorato di portarti qui a guardare le stelle, e ora che siamo sul tetto, guardi gli alberi."

"Oh." Yeelen si rese conto che il suo sguardo era vagante, affascinato dalla bellezza del paesaggio notturno. "È solo che... tutto è così diverso qui. Così strano e affascinante. Il cielo è così grande..." disse con voce incantata, alzando finalmente gli occhi verso le stelle. "Wow, è così bello... non sembra nemmeno reale."

"Levi."

La voce di Isabel interruppe il momento di meraviglia, riportando Yeelen alla realtà. La ragazza si voltò per vedere che Isabel e Furlan si erano uniti a loro sul tetto, anche se non sembravano altrettanto felici di essere lì fuori come lei. "Non posso essere d'accordo che tu vada da solo. È ancora troppo pericoloso per te!" protestò Furlan, e subito dopo Isabel si unì a lui.

"Avevi detto che quando saremmo usciremo per la prima volta, saremo stati tutti insieme. Hai dimenticato?" chiese Isabel, con un tono che tradiva delusione e preoccupazione.

Yeelen distolse lo sguardo, preferendo non intromettersi in quella discussione. Sapeva che Levi non avrebbe gradito il suo coinvolgimento, soprattutto in una questione così delicata. Si limitò ad ascoltare in silenzio, come aveva imparato a fare quando le cose si facevano complicate.

"È lo stesso," replicò Levi, con la calma che lo caratterizzava. "Quando non puoi vedere la luna o le stelle, il cielo quassù è lo stesso del cielo laggiù."

Furlan e Isabel rimasero sorpresi da quel commento, ma Furlan non tardò a replicare. "Il colore del cielo, certo. Ma—"

"Ma è diverso," lo interruppe Isabel, con lo sguardo rivolto a Yeelen. "Non è vero, sorellina?"

Yeelen annuì con entusiasmo, sentendo gli occhi di Levi su di lei. "Sì, c'è una differenza. Anche se non c'è un soffitto sopra di noi, c'è comunque luce. Non è mai completamente buio."

"È completamente diverso," insistette Isabel, con una determinazione che non ammetteva repliche.

"Esatto," concordò Furlan, alzando leggermente la voce per farsi sentire. "Il cielo è infinito. Yeelen ha ragione, potrebbe essere buio, ma è molto diverso dall'Underground."

"Guardate!" esclamò Isabel, indicando il cielo. "La luna è così luminosa!" Il suo entusiasmo era contagioso, e Yeelen si ritrovò a sorridere mentre osservava la luna splendere nel cielo notturno.

Isabel e Furlan si sedettero accanto a Levi e Yeelen, mentre la discussione continuava. "C'è una differenza, non c'è?" chiese Isabel, guardando tutti con occhi sognanti.

"Sì," concordò Furlan, con tono più calmo. "Non siamo sottoterra."

"Sì," rifletté Yeelen, con un sorriso che le illuminava il viso. "Sicuramente no. Le stelle sono reali!" Guardò le nuvole allontanarsi lentamente, rivelando l'infinito cielo stellato.

"Non andremo mai più laggiù," continuò Furlan, con una voce che tradiva una certa malinconia. "Non torneremo più sottoterra."

"Ha ragione, fratello. I quattro ce l'abbiamo sempre fatta, giusto? Lo stesso sarà con i Titani. Affronteremo tutto insieme."

"Levi, credi in noi." Isabel lo guardò con speranza.

Levi sospirò e si spostò leggermente, ma alla fine rispose. "Va bene," disse, finalmente cedendo. "Crederò in voi."

Isabel rise felice, e Yeelen la guardò con affetto. Era un momento raro, eppure così prezioso. "Fratello è sempre così testardo, vero?" disse Isabel con una risata, dando una leggera spinta a Levi.

Yeelen non disse nulla, ma dentro di sé sapeva la verità. Levi era testardo perché aveva paura. Paura di perdere Isabel e Furlan, proprio come avevano perso tante persone in passato. Con lei era diverso. Loro due erano cresciuti insieme, avevano condiviso ogni momento della loro vita, dall'infanzia sotto la guida di Kenny fino a quel giorno. Erano una squadra perfetta, due metà della stessa essenza, come Furlan amava dire. Ragionavano allo stesso modo, si muovevano con la stessa sincronia. Levi sapeva che Yeelen era in grado di difendersi, e sapeva che avrebbe sempre avuto il suo supporto. Con Isabel e Furlan era diverso. Anche se sapeva che erano capaci di difendersi, la paura di perderli era qualcosa che non riusciva a scrollarsi di dosso.

"Quando torneremo, faremo una grande festa solo noi quattro, come una vera famiglia!" esclamò Isabel, con gli occhi pieni di sogni.

"Oh sì?" rispose Yeelen, con un sorriso.

"Certo," aggiunse felicemente Furlan, "con buona carne, pane caldo e frutta fresca."

La conversazione continuò tra sorrisi e battute, mentre i quattro amici si godevano quella serata sotto il cielo stellato. Era un momento di pura felicità, di quelli che si imprimono nella memoria per sempre. Nonostante l'incertezza del futuro, sapevano di poter contare l'uno sull'altro, e questo era tutto ciò che importava.

Quel cielo infinito di quella sera trascorsa insieme e anche del legame indissolubile che li univa. E mentre le stelle brillavano sopra di loro, Levi, Yeelen, Furlan e Isabel sapevano che, qualunque cosa accadesse, sarebbero stati sempre una famiglia.

ALI della LIBERTÀ - Levi AckermanWhere stories live. Discover now