La battaglia era giunta al suo culmine. I giganti si erano moltiplicati, ma il vero pericolo era il colosso che stava di fronte a Levi e Yeelen, un gigante alto più di venti metri con occhi di fuoco e un ringhio che scuoteva il terreno sotto i loro piedi. La sua pelle squamosa sembrava invulnerabile, la sua forza immensa. Ogni colpo che lanciava era come un terremoto, eppure, nonostante la sua statura e la sua potenza, Levi e Yeelen non si lasciavano intimorire.
"I cadetti!" gridò Levi, con la voce che squarciò il caos intorno a loro. "Non fatevi distrarre! Il nostro obiettivo è il colosso, il resto lo sistemeremo dopo. Manteniamo la concentrazione!"
Yeelen era già in movimento, le sue gambe snelle come una freccia, i suoi occhi fissi sull'enorme mostro che li fronteggiava. Levi la seguiva a breve distanza, la sua presenza invisibile, ma sempre lì, pronta a intervenire in ogni momento. Il suono dei loro passi si mescolava con l'eco dei colpi dei giganti, ma non c'era tempo per fermarsi a pensare. Ogni azione, ogni mossa, doveva essere calcolata al millisecondo.
"Yeelen, sta' attenta!" gridò Levi mentre il gigante sollevava un braccio per colpire.
Lei saltò in avanti, con una velocità sorprendente, scivolando tra i suoi piedi come una piuma. Le sue lame tagliarono l'aria con precisione chirurgica, cercando di indebolire l'immensa forza del gigante. Levi approfittò della distrazione del colosso per avvicinarsi da un altro angolo e colpire la parte posteriore della sua nuca, ma la creatura reagì con una furia incontrollabile, alzando il braccio e facendo vibrare il terreno sotto i loro piedi.
"Non è abbastanza!" esclamò Levi, guardando Yeelen.
"Neanche lontanamente," rispose lei con un sorriso feroce, mentre riprendeva velocità per un altro attacco.
Levi, intanto, valutava la situazione. I cadetti erano concentrati, ma l'enorme mostro stava iniziando a spostarsi, creando una barriera di distruzione attorno a loro. Ogni colpo dei giganti stava mettendo alla prova i loro limiti. Il terreno si stava incrinando, e ogni momento che passava sembrava che la battaglia fosse in equilibrio precario.
"Jean! Mikasa!" ordinò Levi, il suo tono di comando gelido come sempre. "Dobbiamo lavorare insieme, nessuno è troppo lontano per l'altro."
La squadra si riorganizzò immediatamente, facendo scattare una serie di movimenti sincronizzati che videro Levi, Yeelen e gli altri impegnati in un gioco di strategia e velocità. Jean, che non era mai stato particolarmente entusiasta dell'idea di combattere al fianco di Levi, si trovò a dover mettere da parte le sue esitazioni. Con uno sforzo, riuscì a lanciarsi verso la gamba del gigante, sfruttando il caos generato dal gruppo per riuscire a colpire i punti deboli della sua corazza. Mikasa, come sempre impeccabile, tagliò il collo di un altro gigante che stava per colpire un cadetto.
La lotta si intensificò, ma nessuno si fermò. Levi era ovunque, la sua manovra aerea era come un lampo che si scagliava tra i giganti, e Yeelen lo seguiva con la stessa velocità, mettendo a segno colpi rapidi e precisi. Ogni movimento sembrava orchestrato, un balletto mortale dove la coordinazione era la chiave per la vittoria. La sua attenzione era assoluta, ogni fibra del suo corpo si concentrava sull'attacco, sul movimento del gigante, sui segnali che solo un soldato di quel calibro poteva captare.
Ma il colosso non cedeva. Il suo corpo enorme sembrava fatto di pietra, e ogni colpo che gli infliggevano non sembrava indebolirlo. La stanchezza iniziava a prendere piede, e Levi sentiva il peso della fatica addosso. La sua mente correva veloce, ma ogni azione sembrava avere un prezzo. Dall'altra parte, Yeelen non si dava per vinta. Le sue forze erano quasi esaurite, ma il suo spirito di combattente non la lasciava mai indietro.
"Levi, dobbiamo fare qualcosa!" urlò Yeelen, le sue labbra tremanti per la fatica.
Levi annuì, fissando il gigante che sembrava inarrestabile. In quel momento, un'idea gli attraversò la mente, un'idea rischiosa, ma necessaria.
"Distrai il suo braccio sinistro!" ordinò.
Senza nemmeno aspettare una risposta, Yeelen si lanciò verso il gigante con una velocità inaudita, colpendo la sua mano sinistra e facendola oscillare per un attimo. Il gigante si scagliò contro di lei, ma Levi approfittò della distrazione per saltare con tutta la sua forza e infilare la sua lama nel punto vitale della nuca del colosso.
Il gigante emise un urlo assordante, e per un attimo, il campo di battaglia sembrò congelare. Poi, in un'esplosione di carne e sangue, la testa del gigante cadde rovinosamente al suolo, la sua forza scomparsa in un istante.
Il silenzio che seguì fu totale. La battaglia era finita. I cadetti, tremanti ma vittoriosi, si avvicinarono ai loro capitani, che stavano ancora respirando pesantemente. La loro missione era stata completata, ma a quale prezzo? Ogni battaglia lasciava il suo segno, e questa non sarebbe stata diversa.
Levi si girò verso Yeelen, il suo sguardo penetrante e freddo come sempre, ma nei suoi occhi c'era qualcosa di diverso, qualcosa che forse nemmeno lui riusciva a capire.
"Abbiamo vinto," disse semplicemente.
Yeelen annuì, il suo respiro ancora affannoso. "Sì, ma non senza sacrifici."
Eppure, in quel momento, nessuna parola fu necessaria. I loro corpi si parlavano più di quanto le parole avrebbero mai potuto fare.
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ALI della LIBERTÀ - Levi Ackerman
FanfictionYeelen significa "luce" ed è questo il nome che Levi ha dato a quella ragazzina pelle e ossa dai capelli scuri e mossi, dagli occhi chiari che Kenny portò a casa quando lui era solo un bambino. E fu quello che Yeelen diventò per Levi, luce in una v...