High For This – The Weeknd
Non aveva bisogno di ricattarmi col sesso, avrei ceduto ugualmente perché troppo stanco ma è un bene che l'abbia fatto, renderà le cose ancora più semplici.
La piccola fiammiferaia sbaglia se crede che gliela farò passare liscia. Oh, domani avrà il culo così rosso che le risulterà difficile persino sedersi. Avrei potuto guidare benissimo, ci vedo abbastanza da notare che ha iniziato a nevicare e lei si è fatta più agitata. Forse per le mie parole, forse per la neve. Non m'importa, voglio solo che muova il culo e ci porti al sicuro.
Per fortuna, la piccola fiammiferaia se la cava e riesce a parcheggiare vicino la mia palazzina. Non so se Levi è già tornato a casa o meno, fatto sta che stanotte dovrà utilizzare un paio di tappi per le orecchie perché non ho alcuna intenzione di trattenermi.
Raggiungiamo l'entrata, poi l'ascensore. Una volta dentro, la piccola fiammiferaia sbottona il cappotto e mi scruta da sotto le ciglia lunghe con un cipiglio. Ricambio senza troppi problemi, le braccia strette al petto.
«A costo di legarti, metterai subito il ghiaccio» sibila prima di superarmi quando le porte si aprono. Si ferma davanti alla porta di casa e attende che inserisca la chiave nella serratura. Aperta, si fionda in cucina senza pensarci due volte. L'appartamento è vuoto, il che vuol dire che Levi è ancora fuori o è stato parecchio fortunato con l'amichetta di Nova.
«Siediti!» esclama, l'anta del freezer aperta.
Mollo il borsone ai piedi del divano e la raggiungo in cucina, prendo posto in una delle sedie vuote l'attimo successivo. La vedo avvolgere una busta di spinaci in un canovaccio e poi mi si avvicina. Sto per aprire bocca quando senza tante cerimonie mi piazza in faccia la busta ghiacciata.
«Ecco, non muoverti. Torno subito.»
Non so dove sia andata, non voglio nemmeno saperlo ma so che se non terrò questo stupido ghiaccio non la pianterà più di lamentarsi. Visto che l'obiettivo è quello di scoparmela entro le prossime ore, faccio come mi dice e reprimo gli insulti. Avrei voluto fare una doccia, prendere un'aspirina e piombare a letto, l'occhio si sarebbe sgonfiato in un paio di giorni.
Nova ritorna, in mano una serie di oggetti che posa sul tavolo. Non mi rivolge parola, si limita ad afferrarmi il mento così da avere una visuale migliore della metà del viso. «Disinfetto il taglio e sei a posto.»
«Non ho—» La piccola fiammiferaia preme sul canovaccio con una mano, facendomi sobbalzare sul posto. Il dolore è sopportabile, ma poteva risparmiarsi di inferire. «Che cazzo, Nova?!»
«Ah, allora lo sai come mi chiamo» mormora, intenta a recuperare il disinfettante.
«Per sfortuna» sibilo.
La piccola fiammiferaia mi ignora e si concentra sul sopracciglio. Tampona piano sul taglio e vi applica un sottile cerotto – che mi premurerò di eliminare tra dieci minuti. «Devi per forza fare il duro, eh?»
Non ribatto alla sua domanda, getto il canovaccio sul tavolo e l'afferro per le cosce, trascinandomela sulle gambe. Non devo fare il duro, lo sono e ho intenzione di dimostrarglielo. Mi sono stufato di tutti questi tira e molla.
«Sei peggio di un bambino, Nemesi.» È rossa in volto, deve essersi accorta della mia erezione.
«Che ti ho detto in macchina?»
Lei corruga la fronte. «Che hai— Oh.» Sembra ricordare. «Andiamo, non dicevi sul serio.»
Mi sollevo dalla sedia con lei in braccio e percorro la breve distanza che divide la cucina dalla mia camera.
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𝐏𝐑𝐈𝐃𝐄
ChickLitUniversità di Princeton. Il lasciapassare per chi ha in programma una carriera brillante. C'è chi accede tramite denaro o nepotismo e c'è chi accede tramite borsa di studio. È il caso di Nova Taylor e Nemesi White. Due poli opposti. Lei studia lingu...