41 - Nova

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PRIDE - Kendrick Lamar

La settimana scorre più veloce di quanto credessi tra le lezioni corpose, il lavoro e l'allenamento con Nemesi. A quanto pare me la cavo abbastanza bene. E cosa più importante, ho imparato a colpire nel modo giusto, ne vado molto fiera.

Mercoledì e giovedì io e Aura abbiamo partecipato a due seminari molto interessanti sui diritti antidiscriminatori e la gestione della salute e della sicurezza sul lavoro. Accolgo tutto ciò che può fornirmi crediti extra a braccia aperte. Successivamente, sono andata al lavoro e poi all'allenamento. Sono stata a casa di Nemesi giovedì sera, in palestra non la smetteva di toccarmi e così... è successo. Ho smesso di domandarmi cosa gli passi per la testa e ho optato per godermi la cosa finché dura. Meglio non crearsi troppe aspettative, anche quando compie azioni che ti fanno mettere in dubbio ogni cosa.

Nel weekend ho deciso di restare in casa così da evitare problemi con Drake. Ultimamente trascorro troppo tempo fuori e non voglio che cominci a fare domande o punirmi per qualsiasi assurda ragione, perciò mi sono dedicata a un paio di faccende domestiche e allo studio. A parte alcuni argomenti di storia, è piacevole apprendere ogni giorno cose nuove. Non credo che questo faccia di me una nerd, è solo che mi piace imparare.

Il lunedì seguente, ossia ieri, è trascorso nello stesso identico modo degli altri. Nemesi pensa che questa settimana basti per consolidare gli insegnamenti e a me va bene così. Ammetto che sentirò la mancanza di questi incontri, avevano cominciato ad assaporare di routine, ma capisco anche che ha i suoi impegni ed è giusto che non li metta da parte a causa mia. Per quanto mi riguarda, continuerò ad allenarmi in casa.

Più mi guardo allo specchio, più inizio a notare i cambiamenti del mio corpo. Sono ingrassata di un altro mezzo chilo questa settimana, ciò significa che sono più in forze e salute. Apprezzo ciò che vedo; noto una femminilità accentuata, un viso meno scarno e il gelo che sentivo nelle ossa sembra essersi attenuato un pelo.

So che ingrassare di un chilo non è molto e che ho ancora parecchia strada davanti, eppure sento di essere arrivata in cima a una collinetta, pronta per continuare e giungere sulla vetta di una montagna. Le cose andranno a rilento a partire dalla prossima settimana visto che non avrò più Nemesi e Levi a controllarmi, ma andrò avanti. Non voglio privarmi della salute, sarebbe un grande passo indietro. Posso farcela, me lo devo.

Trascurarmi, seppur per ovvie motivazioni, è stato un errore che mi ha quasi portato sull'orlo di un baratro impercettibile. Dopo i primi due giorni avevo iniziato ad avere parecchia nausea, sintomo che lo stomaco si era ormai abituato alle porzioni microscopiche che ingerivo. Non è stato semplice, ma con calma ho iniziato a introdurre una porzione in più e adesso riesco a gestire la cosa. Non posso ancora permettermi di mangiare un primo e un secondo, però adesso consumo un intero piatto di pasta o riesco a finire un secondo senza troppa fatica. Piccoli traguardi che credevo non avrei raggiunto.

Ora, a mente più lucida, capisco di aver commesso errori che mi avrebbero potuta portare in un posto ben peggiore. E credo... credo di dover ringraziare Nemesi per questo. Per l'ennesima volta ormai. È stato lui a costringermi a mangiare con regolarità, lui a minacciarmi di finire il pasto. Con i suoi modi burberi ha fatto sì che dessi vita a una nuova routine, una più salutare. E adesso devo solo mantenerla.

«Ehi, festeggiata!» esclama Levi.

Sbuffo una risata e metto piede dentro l'appartamento, Aura e Halima al mio fianco. «Mi hai già fatto gli auguri stamattina» ricordo al mio amico.

«Una volta non è mai abbastanza.» Mi abbraccia. «Buonasera, bellissime.»

«Che adulatore» commenta Aura, togliendosi il cappotto. «Te lo sei scelta bene, Hali.»

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