21 - Nova

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Whatever It Takes – Imagine Dragons

Tornare a lezione dopo una lunga settimana trascorsa in balia dei pensieri è rigenerante. Fremevo all'idea di allontanarmi da casa, di smettere di avere tanto tempo per pensare. Sono stati giorni lunghi, colmi di "se", "ma" e "perché". Del resto, il protagonista è solo uno e non ne vuole sapere nulla di lasciarmi in pace. Dopo essere fuggita con la coda tra le gambe, sono tornata di fretta nell'appartamento e ho trovato Aura. Inutile dire come mi abbia strigliata per bene perché non riusciva a trovarmi, poi le ho presentato Levi e le cose si sono calmate.

Poco dopo, intorno all'una, siamo andate via. Lui non l'ho più visto, né alla festa né nei giorni successivi. Inoltre, non ero certa che combattesse nei fine settimana o se volessi vederlo quindi ho optato per restare in casa, chiusa in camera, in attesa che Drake uscisse per spizzicare qualcosa. Nell'ultimo periodo è più agitato, ne deduco che le sue amate scommesse stiano andando male, pertanto evito di infastidirlo o parlare quando non sono interpellata. Per lui, ogni occasione è buona per mettermi le mani addosso. Lo sa bene il taglio che è quasi del tutto guarito.

Domani conto di andare in ospedale per vedere se posso togliere i punti, due settimane sono ormai trascorse e sento solo un fastidioso prurito. L'idea è quella di chiedere a Levi, vorrei che a seguirmi fosse Polly e magari con la sua presenza c'è più possibilità di trovarla. Mi ha messa a mio agio la scorsa e, soprattutto, mi ha nutrito. Non immagina nemmeno quanto mi abbia aiutata. Un pasto completo dopo mesi, anni, è stato un vero e proprio lusso e per tale ragione la ringrazierò sempre.

«Dunque, è fondamentale che comprendiate queste tre modalità di classificazione, altrimenti sarà improbabile proseguire» commenta la professoressa.

«Psst!»

Mi volto verso sinistra e trovo Aura intenta a richiamarmi. Scuoto piano il capo, chiedendole in silenzio cosa vuole. Linguistica generale è una materia parecchio complicata e fastidiosa, se perdo mezzo passaggio sono rovinata. Certo, non che girovagare con la mente sia meglio ma lei questo non lo sa.

«Vieni con me allora? Domani?» domanda, giocherellando con la penna mentre la professoressa Shanti continua a spiegare.

«Domani non posso» mi scuso. «Chiedi ad Halima.»

«Quella stronzetta deve studiare» borbotta.

Le riservo un sorriso dispiaciuto e mi stringo nelle spalle.

Be', diciamo che Halima ha priorità diverse rispetto ad Aura. Del resto, capisco che voglia studiare anziché restare chissà quanto seduta a far nulla mentre Aura si fa fare la ceretta alle ascelle.

«Due o più lingue fanno parte della stessa famiglia linguistica se derivano dalla lingua originaria. Un esempio sono le lingue romanze come l'italiano, il francese o lo spagnolo, che hanno tutte la stessa lingua madre: il latino» gesticola la prof mentre mi affretto ad appuntare tutto alla svelta. È in momenti come questi che vorrei essere la figlia di qualche riccone e avere laptop, IPad o qualsiasi cosa mi renda meno faticoso prendere appunti.

«A loro volta, le lingue romanze sono un gruppo che appartiene a una famiglia linguistica ancora più ampia, ossia le lingue indoeuropee. Ma su questo argomento torneremo la prossima volta. Oggi voglio che abbiate ben chiare queste tre modalità che ricorreranno per tutta la durata del corso» continua la professoressa intenta a sfogliare la prossima slide. «Adesso concentriamoci sulla classificazione tipologica, ancora più importante.»

Quando la lezione si conclude respiro di sollievo, così come il resto degli studenti che sembrano stravolti dalla valanga di informazioni.

«Ricordatevi che dalla prossima settimana sarete sotto esame, quindi ripassate bene ogni argomento! Voglio dei compiti impeccabili!» esclama la prof mentre filiamo fuori.

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