𝐏𝐑𝐈𝐃𝐄

15 - Nova

Raindrop (an angel cried) – Ariana Grande

Non era in programma.

Niente di quello che è accaduto due sere fa era in programma e adesso... adesso mi ritrovo invischiata in una situazione che potrei solo definire strana. Voglio dire, dovevo presenziare all'incontro e sbattere in faccia a quel cafone che ho scommesso su di lui – e l'ho fatto – ma non era scritto da nessuna parte che avrei attirato l'attenzione di Tristan Bower, sfidante dell'Ombra e ragazzo piuttosto carino.

So di non essere stata corretta con June quando gli ho detto che non ero in cerca di una relazione, la verità è che non mi precludo nulla, è solo che lui... non sono interessata, e trovavo di cattivo gusto sbatterglielo in faccia. Certo, non che mi fidi di Tristan. Lo conosco a malapena, abbiamo scambiato qualche messaggio e devo solo confermare l'appuntamento, però vorrei uscirci. C'è stato qualcosa che mi ha attirata, quindi ho pensato di esplorarlo e vedere dove mi porterà.

O forse volevi solo provocare Nemesi.

Aura è andata in escandescenza quando ha scoperto che sono andata di nuovo all'incontro da sola, ma sono riuscita a rabbonirla nel momento in cui le ho raccontato di Tristan. Sono sopravvissuta alla conversazione con un avvertimento, il che è confortante visto che avrebbe potuto fare di peggio.

«Terra chiama Nova Taylor.»

Torno alla realtà con uno sbadiglio. «Scusami. Dicevi?»

Aura sbuffa. «Capelli raccolti o no?» Stringe una manciata di capelli di Halima con una mano. Osservo l'abito azzurro che fascia il fisico longilineo di Halima e sorrido. È un vestito semplice, nulla che all'impatto possa sembrare fuori posto. Il pezzo forte, però, consiste nella scollatura posteriore che lascia scoperta la schiena scura.

«Assolutamente sciolti. Ha dei ricci meravigliosi che le incorniciano il volto in maniera impeccabile» asserisco, decisa.

Halima arrossisce, Aura annuisce in accordo. «Hai ragione. Pensiamo a te adesso. Capelli raccolti? Io voto sì.»

«Anch'io» commenta Halima. «Il vestito ti valorizza, ma i capelli raccolti darebbero quella marcia in più.» L'abito che ho scelto non è mai stato indossato da Aura perché non l'ha mai convinta fino in fondo, io invece lo trovo davvero bello. È un abito lungo, in seta, che copre perfettamente le braccia fino ai polsi, c'è uno spacco laterale, simile a quello della mia amica, ma niente fronzoli. Mi sarebbe piaciuto indossare qualcosa di più scoperto, considerato che saremo al chiuso e ci sarà parecchia gente, ma sono consapevole di non potermi esporre così tanto.

«Sono d'accordo» prende parola Aura mentre si posiziona alle mie spalle. Lei ha optato per un abito avorio, pietruzze argentate su tutto il corpetto e uno spacco a metà coscia, capelli perfettamente piastrati. «Sei sicura di volere questo, giusto? Ne ho altri duecento nell'armadio.»

«Certo, perché hai costretto Halima a cederti la sua parte» bofonchio.

«Non è andata affatto così! Hali, diglielo!» esclama Aura, tirandomi i capelli.

«Ahia.»

«Be', mi sono offerta io» dice Halima, stringendosi nelle spalle.

«Dopo che ti ha stressata» aggiungo.

Lei sbuffa una risata mentre Aura borbotta qualcosa che non afferro. «Non è un problema per me, la cassettiera basta a contenere tutti i miei indumenti e se dovessi avere qualche problema sono certa che Aura mi cederebbe un po' di armadio, giusto?»

«Certo che lo farei, te lo ripeto una volta al mese» ribatte la nostra amica, troppo impegnata con la mia acconciatura.

Io e Halima ridacchiamo, consapevoli che Aura cederebbe una parte di armadio alla moretta ma non senza soffrire.