Eyes Closed – Imagine Dragons, J Balvin
Ci sono giorni in cui ti svegli e capisci già che sarà una giornata di merda. Tipo quella di oggi. Non c'è un perché, niente di specifico, hai solo la sensazione che sarà così e quando puntualmente accade ciò che avevi previsto non ne rimani colpito.
La mattinata trascorre tranquilla, così come il pomeriggio, il che mi fa credere di essermi immaginato tutto. Riesco a fare una doccia in santa pace, rispondo a un paio di messaggi e intorno alle tre Levi esce per andare chissà dove, lasciando l'appartamento avvolto nel silenzio totale.
Chi poteva immaginare che proprio lui, un attimo prima di uscire di casa, avrebbe rovinato tutto? Sul serio, andava alla grande.
Impreco e rifletto su cosa fare. Rispondo o non rispondo? Tra un'ora devo salire sul ring, in più dovrei anche discutere con Rusty degli incontri della prossima settimana visto che ieri, grazie alla piccola fiammiferaia, non è stato possibile.
Impreco ancora una volta e accetto la chiamata, lo insulto e poi attacco.
«Cosa vuoi?»
«Nemesi.» Il tono che utilizza mi mette sull'attenti, sono poche le volte in cui lo sento così serio.
«Che c'è?» insisto, mollando il borsone sul divano.
«Ascolta, stiamo cercando di non perdere le staffe prima del previsto, quindi andrò dritto al punto: Nova è con te?»
Aggrotto la fronte. «Perché dovrebbe stare con me?»
«Cazzo» sibila Levi.
«Mi spieghi che diamine ti prende?» Sono già stufo di questa pagliacciata.
«Dovevamo vederci in centro mezz'ora fa, il cellulare squilla a vuoto e la posizione è disattivata.»
«Non la disattiva mai!» aggiunge allarmata l'amica di Nova. Com'è che si chiamava, Aria?
«Okay, non è possibile che si sia semplicemente addormentata? Levi mi stai facendo perdere tempo.» Alzo gli occhi al cielo.
«Dammi qua! Ahi! Che cazzo—»
Infastidito, allontano per un attimo il cellulare dall'orecchio a causa del frastuono di sottofondo.
«Ascoltami bene, Nemesi White, la mia migliore amica è nei guai. Lo sento. Quindi aiutaci o... o te ne pentirai!»
«Chi è che parla di preciso?» La provoco, giusto per infastidirla.
«Come chi è— razza di stronzo. Sono Aura, la migliore amica di Nova! Se è lì con te e ci stai giocando un brutto scherzo sappi che non è divertente!» esclama.
Ah, Aura. C'ero vicino. «Prima di tutto, vedi di moderare il tono, non sono un tuo cazzo di amico» sibilo. «E mi sembra di avervelo già detto: non è con me.» Stavolta attacco.
Figuriamoci se devo stare appresso a questi due quando ho già da fare.
Scuoto il capo, togliendomi dalla testa tutta questa stronzata, ed esco di casa. Probabilmente la piccola fiammiferaia si sarà addormentata, avrà il silenzioso e non avrà sentito le chiamate. Succede a tutti.
E la posizione?
La posizione, dannata coscienza, può averla disattivata per sbaglio.
Raggiungo l'Ade all'incirca venticinque minuti dopo. A parte qualche addetto alla pulizia e al centro scommesse, non c'è nessuno ma fuori? È già pieno di auto.
Mi affretto a percorrere il corridoio che mi porta agli spogliatoi con l'intenzione di cambiarmi e poi passare da Rusty. Il silenzio che inonda questo posto attimi prima del delirio è sempre agghiacciante e tetro. Se non fosse per gli incontri, i ragazzini ci verrebbero a ficcanasare pensando che sia infestato. In effetti, ne ha tutta l'aria.
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𝐏𝐑𝐈𝐃𝐄
ChickLitUniversità di Princeton. Il lasciapassare per chi ha in programma una carriera brillante. C'è chi accede tramite denaro o nepotismo e c'è chi accede tramite borsa di studio. È il caso di Nova Taylor e Nemesi White. Due poli opposti. Lei studia lingu...