È il terzo giorno che siamo in Irlanda e posso assicurare di aver visto un signorino di nome Niall Horan veramente scatenato. Ieri sul palco conteneva a malapena l'entusiasmo e una volta sceso da lì, non si è dimostrato da meno. È talmente felice di esibirsi nella propria terra che da quando siamo arrivati non fa altro che andarsene in giro saltellando dappertutto. È un mix d'allegria energica che non si esaurisce mai.
L'albergo poi è fighissimo. Ne abbiamo praticamente occupato un'intera area, così oltre alle camere abbiamo un sacco di sale comuni adibite a salotti ed aree ricreative dove possiamo passare il tempo tutti insieme. Inizio a capire le parole che Oliver aveva usato nel suo discorso di benvenuto. Quelle in cui dice che presto saremo diventati come una famiglia. Lo capisco meglio ora che ci siamo allontanati e poi ritrovati di nuovo.
Portando con me questo spirito di fratellanza, entro in una sala piena di aggeggi elettronici. Oggi è giorno di riposo così tutti ne approfittano per svagarsi un po'. Ci sono molti membri dello staff, sistemati a gruppetti. C'è chi chiacchiera, chi gioca ai videogiochi, chi tenta di guardare la televisione. Ma che oggi non fa niente nessuno? Ah sì, io sì. Mi è stato incaricato di salire a portare il pranzo a tutti.
Annuncio la mia presenza posando un vassoio pieno di panini sopra un tavolo al centro della stanza. "Buon appetito a tutti! Chi ha fame si serva da solo".
Improvvisamente vengo accalcata da gente famelica. Io metto in salvo un panino per me e mi scosto dalla massa.
Mi avvicino ad un angolino dove un gruppetto sta guardando Ashton e Niall giocare ad un videogioco, uno di quelli ammazza zombie. Mi fermo anch'io a seguire la partita e nel mentre inizio a prendere a morsi il mio panino.
Però quando Niall si accorge del cibo nell'altra parte della stanza, si alza di scatto ed abbandona il povero Ashton a se stesso, in balia degli zombie.
"Ehi te ne vai via così?" protesta quest'ultimo. Mette il gioco in pausa e chiede disperatamente aiuto a qualcuno. "Dai Luke, aiutami a finire solo questo livello e poi andiamo a mangiare".
"No amico, io non sono capace" scuote la testa.
Io in realtà me la cavo abbastanza bene in questo genere di cose, da piccola ci giocavo spesso con mio padre. Però non ho il coraggio di propormi.
Ashton chiede aiuto ad altri due che non conosco molto bene, ma rifiutano anch'essi l'invito a giocare.
Povero! Mi scappa una risatina che attira la sua attenzione. "Tu!" mi indica.
"Io?" domando incerta.
"Sì vieni, mi serve un'aiutante" quasi comanda.
"Non vedi che sto mangiando?" alzo in aria il panino.
Luke da il via ad un coretto che fa 'Amy! Amy!'.
Ashton mi implora con una faccetta da cucciolo a cui è impossibile dire di no.
Allora cedo "E va bene". Tutti esultano. Poso il panino e mi siedo accanto a lui sul divano.
Ashton mi spiega i comandi del gioco, tutto contento. In pratica dobbiamo sparare in coppia ad una quantità interminabile di zombie pirata. Iniziamo a giocare e tutti osservano impressionati il modo in cui mi destreggio tra squartamenti e sparatorie. Ci raggiunge anche Niall, che è tornato con due panini in mano ad assistere alla partita. Finiamo il quadro in un batter d'occhio e alla fine il mio punteggio risulta persino più alto di quello di Ashton.
Luke esclama: "Però, che brava! Chi l'avrebbe mai detto?"
"Complimenti!" si congratula anche Niall.
"Siamo un'ottima squadra" dice il mio compagno di sparatorie mentre mi da il cinque. "D'ora in poi se avrò bisogno di uccidere degli zombie, tu starai sempre in coppia con me. Intesi?"
"Agli ordini!" rispondo. "Ora per favore, posso finire il mio panino?". Tutti scoppiano a ridere e seguono il mio suggerimento di andare a mangiare.
Ashton mi aiuta ad alzarmi dal divano e mi porge il pasto che ho abbandonato a metà su un mobiletto.
"Grazie Ashton" afferro il cibo e faccio per andarmene.
"Amy.." mi richiama lui. "ho notato che è da quando ci conosciamo che mi chiami sempre Ashton"
"Certo, ti chiami così.." lo guardo perplessa. Che sia ubriaco e io non me ne sia accorta?
"No, non intendevo questo" si mette a ridere. "Se io ti chiamo Amy invece che Amelia, tu puoi tranquillamente chiamarmi Ash". Il ragionamento non fa una piega.
Anch'io ammetto di averci pensato qualche volta. Il fatto è che non capivo quando potesse arrivare il momento di confidenza tale che mi permettesse di chiamarlo 'Ash'. Solo e semplicemente 'Ash'. A questo punto immagino che condividere un'uccisione di zombie rientri nel grado di confidenzialità richiesto.
Gli sorrido. "Molto bene.. Ash", scandisco bene il suo nome ridotto. "Grazie del chiarimento. Ora andiamo, scommetto che muori di fame. Se indugi ancora temo finiscano tutti i panini".
Autrice:
Ciao! Questo è un capitoletto abbastanza breve. Comunque vi assicuro che tra un po' le cose inizieranno a farsi più interessanti. O almeno lo spero!
Spero che vi piaccia e alla prossima :D
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Secret Love - Ashton Irwin
FanfictionPer Amy lui non è Ashton Irwin dei 5SOS.. per lei sarà sempre e soltanto Ash, lo stupendo ragazzo del quale si sta pian piano innamorando. Eppure farà del tutto per ignorare i propri sentimenti. Si sa che questo genere di cose vanno sempre a finire...