Capitolo 49

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"Here we go, dancing on our own. Inside this house we have never known, never known

Here we go, going in alone into the dark and wonderful unknown. Let us go, let us go..

In the best way, you'll be the death of me. In the best way, you'll be the death of me"

(Ingrid Michaelson – Wonderful Unknown)

La mattina dopo mi sveglio ad un orario veramente indecente, per quanto è tardi. Ma la cosa mi fa felice. Mi mancava proprio farmi una bella dormita del genere, noi dello staff ci dobbiamo alzare sempre ad orari scandalosi.

Nonostante ciò, Ashton sta ancora dormendo. Lo trovo sdraiato a pancia sotto, con una gamba che pende dal letto e la testa girata dalla parte opposta. Una posizione alquanto scomoda.

Sorrido tra me e me, mentre prendo un bigliettino e ci scrivo sopra: 'Sono andata a prendere la colazione' e ci metto pure un cuoricino. Ecco, ormai sta diventato un nostro classico.

Glielo lascio sul mio cuscino e mi preparo per uscire. Non voglio svegliarlo e quindi, per tenermi occupata, penso che preparare la colazione sia un gesto proprio carino. È il minimo che possa fare per sdebitarmi di quello che ha fatto per me. In fondo se non fosse stato per lui, a quest'ora non starei qui. Probabilmente sarei a squagliarmi dal caldo a Roma, standomene pigramente sul divano a guardare la televisione.

Una volta lavata e vestita, vado fuori e scopro un negozietto di alimentari proprio sulla via della nostra casetta. Che fortuna! Entro e compro svariate cose da mangiare. Cerco di essere il più varia possibile, anche se ormai conosco bene i cibi preferiti di Ash, come del resto quelli degli altri 5sos. Sono la loro cameriera personale a momenti.

Però oggi ho voglia di variare, così tra le altre cose prendo gli ingredienti necessari per preparare i pancake.

Pago velocemente alla cassa, poi esco e percorro la strada a ritroso per tornare al nostro alloggio.

Quando torno Ashton sta ancora dormendo nella stessa identica posizione in cui l'ho lasciato poco fa.

Dunque mi dirigo in salotto, cercando di non fare troppo rumore. Poso la spesa sul bancone dell'angolo cottura che si trova sul fondo e incomincio a prendere familiarità con la cucina.

Mi metto a pasticciare con la farina, le uova e gli altri ingredienti, e alla fine il composto per i pancake viene alla meraviglia. Ho proprio superato me stessa.

Sto ancora girando il miscuglio dentro una scodella, quando sento un rumore di passi. Mi volto e sorrido al bell'addormentato che si è appena svegliato.

"Ehy.." mi viene incontro, camminando ancora intontito dal sonno. Si trova in canottiera e pantaloncini da pigiama, e ha i capelli tutti scompigliati.

"Buongiorno!" lo saluto io.

"'Giorno. Accidenti.." si stropiccia la fronte, poi si da degli schiaffetti sulle guance per cercare di attivarsi "Com'è tardi. C'è stata una frazione di secondo in cui ho pensato che tu fossi scappata, poi ho trovato questo.." ridacchia mentre mi mostra il bigliettino che ha trovato accanto a sé.

"Già, anche se non sarebbe servito, visto che ho fatto in tempo ad uscire, fare la spesa, e tornare qua, mentre tu dormivi ancora" lo derido un po'.

"Quanto cazzo ho dormito?!" esclama incredulo, raggiungendo la mia postazione di cucina.

"Povero! Si vede che eri stanco. Dopo tutta la fatica di stanotte!"

"Senti ragazzina, non provocarmi di prima mattina. Ok?" mi tende un agguato alle mie spalle, cingendomi la vita.

Secret Love - Ashton IrwinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora