Capitolo 11

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L'indomani appena alzata, prendo in mano la bandana di Ash. Faccio scivolare le dita lungo il pezzo di stoffa e la fisso incantata mentre penso a lui. Mi vengono i brividi se rimugino su quello che è successo ieri. Al modo in cui ci siamo aperti, parlando delle nostre vite e delle nostre insofferenze. Ho la sensazione di essermi avvicinata molto di più a lui che a nessun altro qui. Ma forse è sola la mia mente che si diverte a fantasticare su cose inesistenti.

Decido di seguire il suo consiglio ed indosso la bandana, come mi ha insegnato lui. Non voglio deluderlo.

*****

Mi aggiro per il backstage dell'ultimo concerto che si terrà qui in Irlanda. Per fortuna abbiamo ancora tutto domani per visitare un po' questa terra, prima di partire per l'Inghilterra. Se ci riesco vorrei uscire a fare un po' di foto.

Per i corridoi c'è un'allegria contagiosa. Scoppio a ridere quando trovo Niall intrattenere un gruppetto di persone con la sua tipica danza irlandese. Da quando si trova qui non l'ho visto fare altro. Anche se in realtà si mette a ballare in quel modo in qualsiasi paese si trovi.

Cammino un altro po' finché non trovo Spencer intenta a sistemare da sola alcune casse. Le vado incontro e l'aiuto.

"Hai messo la bandana di Ash" nota. Anche lei ovviamente conosce i dettagli di quell'episodio. "Complimenti, non te l'ho mai vista in testa. Cosa ti ha fatto cambiare idea?"

"Ieri mi ha chiesto lui di metterla" confesso, leggermente in imbarazzo.

"Aaaah" fa lei con una vocina complice. Mi prende anche a gomitate e mi strizza l'occhio.

"Spencer, che stai facendo?" le chiedo divertita.

"Niente, niente" dice come se nulla fosse e si ricompone.

Una voce ci fa sobbalzare, "Ciaooo ragazze!". È Tris. Perché più non sopporti una persona e più te la vedi spuntare fuori da tutte le parti?

Anche lei nota la bandana. Ma tutti devono vedere sempre quello che hai in fronte? "Che bella bandana! Sembra una di quelle di Ash". Come si permette di chiamarlo Ash?

Spencer prontamente "in realtà, è una di qu.."

"Grazie molte Tris" la interrompo in tempo. Non voglio farle sapere la verità, non sono una a cui piace vantarsi. E poi voglio sentire che altre cavolate sparerà.

"Se comunque speri di farti notare in questo modo, mi dispiace ma temo non funzionerà. Te lo dico per esperienza personale" dice in tono confidenziale.

"Veramente io non sto cercando di farmi notare da nessuno" ribatto secca. Mi sta altamente urtando i nervi. Poi quale sarebbe questa esperienza personale di cui parla?

"Tranquilla cara. È solo una fase, ci sono passata anch'io durante lo scorso tour" insiste.

Al diavolo la cortesia. Ora mi vanto. "Guarda che hai capito male. Questa bandana me l'ha regalata Ashton in persona".

Lei mi fissa un attimo a bocca aperta. Vedo il suo piccolo cervellino da gallina elaborare l'informazione. Poi scoppia a ridere. "Sì come no! Che simpatica Amy, ci ero quasi cascata!"

"È la verità Tris, accettala" se ne esce Spencer. "Non è colpa di Amy se lo scorso anno mettevi bandane evidentemente sbagliate". Mi viene da ridere. Più la conosco e più inizio a capire perché la gente la consideri impulsiva e inopportuna. Però non è giusto. Secondo me la parola esatta è: spontanea. Una spontaneità genuina che non ha mai fatto male a nessuno. Infatti lei non mi ha mai mancato di rispetto, a differenza di tanta altra gente.

L'altra ci guarda come se fossimo due pazze."Ok, se lo dite voi. Ora torno a lavorare, ci vediamo" e se ne va. Tris che lavora? Me lo devo segnare sopra il calendario.

Secret Love - Ashton IrwinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora