Capitolo 47

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"Oh, on a wire, we were dancing. Two kids no consequences..

It was like a time bomb, set it in motion. We knew that we were destined to explode
And if I have to pull you out of the wreckage.You know I'm never gonna let you go..

Got my heart in your hands. Like a time bomb ticking
It goes off, we start again. When it breaks, we fix it"

(All Time Low – Time Bomb)

Io e Ashton ci siamo svegliati abbastanza presto stamattina. Anche se per me è stato parecchio difficile chiudere occhio, perché la consapevolezza di dover dormire sola per la settimana a venire mi ha spinta a non voler sprecare quelle poche ore di pace insieme a lui.

Ora lui mi sta aiutando a sistemare le valigie vicino all'ingresso della stanza. Tra qualche ora saremo entrambi in partenza, anche se per due mete completamente diverse.

"È arrivato il momento che vada" annuncia poi "I ragazzi mi staranno aspettando".

"Ok. Ci salutiamo qui allora?" non sono pronta.

"Dai, cerchiamo di vederci anche all'aeroporto. Però.. sì, suppongo che solo qui possiamo salutarci come si deve"

Colgo subito il senso delle sue parole. Infatti si avvicina a me e ci baciamo. Un bacio bello, seppur un po' triste. Chissà come staranno le cose tra di noi quando ci rincontreremo ancora.

"A dopo Amelia"

"A dopo". Un ultimo lieve bacio ed Ashton esce dalla stanza.

Io mi siedo sul letto, lasciandomi cadere di peso. Cerco di imprimermi nella memoria la sensazione provata durante quest'ultimo bacio, perché ho il presentimento che sarà una delle cose a cui mi aggrapperò con la mente a partire da domani. Non credo che sopravvivrò ai prossimi giorni.

Non è tanto questa breve separazione a mettermi paura, ma tutto quello che avverrà dopo. Caspita, due concerti e poi sarà tutto finito. Oppure no.. come ha detto Ash, dipende solo da me. Riuscirò finalmente a lasciarmi andare o rovinerò tutto un'altra volta?

Presa da queste riflessioni, sobbalzo violentemente quando sento bussare alla porta.

Ritrovata un po' d'allegria vado ad aprire, dicendo: "Già ti manco?" ma mi prende un colpo "Oh! Ciao papà! Come mai da queste parti?" rido nervosamente. Devo ricordarmi che prima si controlla chi è e poi si parla, non l'incontrario.

Mio padre fa un espressione buffa, mentre osserva il mio goffo tentativo di riprendere la situazione.

"Ero solo venuto a salutarti prima della partenza. Posso entrare?" indica l'interno della stanza.

"Certo. Una bella chiacchierata padre figlia?" gli faccio spazio per entrare in camera.

"Decisamente" dice con un tono che mi fa intuire abbia molto da dirmi.

In questo esatto momento sento un bip provenire dal mio cellulare, deve essermi arrivato un sms. Lo ignoro e decido che controllerò più tardi.

Così io e mio padre ci sediamo ai bordi del letto. Poi mi guarda strano e dice: "Posso farti una domanda? Cosa c'è di preciso tra te e quell'Ashton?"

Ok bene, andiamo dritti al punto. Buongiorno figlia, che per caso hai dimenticato di dirmi che passi tutte le notti insieme a un certo batterista? Dio, che imbarazzo.

"Ci sei arrivato anche tu, eh?"

"Sono sempre tuo padre, le noto certe cose". No, non è vero. Su questi affari mio padre, mi dispiace dirlo, ma è un po' tonto. Sono sicura che ci sia stato qualcos'altro che ci abbia fatti scoprire.

Secret Love - Ashton IrwinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora