Capitolo 5

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Capitolo 5

Oggi è giorno di trasloco. Dobbiamo impacchettare tutto sui bus ed andare dritti dritti in Argentina. Sono nella hall del nostro ultimo albergo e aspetto pazientemente, insieme ai miei colleghi, che ci diano il via per andarcene. Nel frattempo vedo passare i 5sos. Loro escono prima di noi, perché prima di raggiungerci, devono partecipare ad un'intervista televisiva in una città vicina. Raggiungeranno il posto con il loro tour bus personale. È con quello che fanno i loro più o meno piccoli spostamenti. Penso che la vita di una band sul proprio tour bus sia davvero entusiasmante. Non immagino niente di più divertente che andare in giro a suonare e a fare gli scemi con i propri amici, mentre ti scorrazzano da una parte all'altra del paese. Probabilmente non avrò mai l'occasione di salire sul mitico bus. Il personale che si portano dietro è molto ristretto e fidato, sono le persone che li seguono quasi dall'inizio e di cui si fidano ciecamente. Ne ho ancora di strada da fare prima che mi sia riservato un trattamento così speciale. Anzi, probabilmente non avrò mai questo privilegio. Che amarezza..

"Amy potresti salire su e controllare che sia tutto apposto?" Oliver come al solito, distoglie i miei pensieri chiedendomi di fare qualcosa. Ogni volta che sono persa in qualche riflessione, puntualmente spunta fuori qualcuno per affidarmi qualche incarico.

"Su dove?" chiedo.

"Nella stanza dei 5sos. È la numero 405. Ogni volta quei ragazzi si dimenticano qualcosa e poi dobbiamo tornare indietro a recuperarla. Vai a dare un'occhiata per favore, è meglio prevenire che curare"

"Ok, vado subito" scattante come un soldato mi fiondo verso gli ascensori per eseguire gli ordini.

Una volta trovata la stanza giusta, realizzo che Oliver si è dimenticato di darmi il badge per aprire la porta. Che bello, ora che faccio? Almeno c'è un lato positivo: con questo errore ho scoperto che anche Oliver è umano. Anche se è sempre impeccabilmente efficiente, ogni tanto anche lui risente dei ritmi stressanti del tour.

Per fortuna incontro una signora delle pulizie che ha in dotazione un pass speciale per entrare in tutte le camere e così riesco ad entrare lo stesso.

Appena aperta la porta, la gentile signora mi lascia sola in stanza a sbrigare le mie cose. È una stanza davvero enorme e superaccessoriata. Inizio a guardare un po' intorno, quando sento una musica a basso volume provenire da una cassa di un grosso lettore per la musica. Caspita, questi lussi non hanno niente a che vedere con le camere che vengono assegnate a noi dello staff. Io sono abituata a stanze piccole con un letto e al massimo una sedia, mentre qui c'è persino una zona adibita a salottino, con tanto di divani e tv al plasma. Bella la vita da rockstar.

Ad ogni modo mi avvicino alla fonte del suono e scopro che qualcuno ha dimenticato il proprio ipod attaccato alla cassa. Ed è addirittura acceso! Oliver non esagerava affatto quando diceva che questi ragazzi sono tremendamente sbadati.

Riconosco la musica, è 'Lost In Stereo' degli All Time Low. È sicuramente l'ipod di uno dei ragazzi, chissà chi di loro però.

Il ritmo è parecchio trascinante, sono anche da sola.. è più forte di me: devo pur far uscire il mio lato ribelle ed idiota qualche volta. Mi do un'occhiata alle spalle, come se potessero esserci delle telecamere segrete nelle pareti, e dopo alzo il volume. Inizio a muovere i fianchi e poi mi lascio andare e mi metto a ballare da sola come una scema. Anche quando stavo da sola a casa, questi momenti mi servivano a non pensare a tutti i casini che succedevano durante la giornata. La musica è la cura per ogni male. Ti abbandoni al ritmo e non pensi più a niente. Ti lasci solo trasportare dalle emozioni che risultano più amplificate, a seconda se stai ascoltando una canzone triste o una canzone allegra, e così butti fuori tutta la frustrazione che hai dentro. Penso che occorrerebbe inventare una specie di musicoterapia, anche se probabilmente esiste già.

Visto che ci sto mi metto pure a canticchiare, evvai..

"She's dancing alone. I'm ready to go but she's so lost in stereo, lost in stereo. She's outta control, so beautif.."

"Ehm ehm.." sento qualcuno raschiarsi la gola alle mie spalle.

Mi fermo di colpo e mi rigiro con scatto felino.

C'è Ashton appoggiato alla stipite della porta che ride allegramente. Non può essere successo veramente.

"Scusami non volevo interrompere, ma mi sono reso conto di aver dimenticato il mio ipod" dice lui.

Dire che sto morendo dalla vergogna è decisamente poco. Nemmeno con altre dieci ore di musica riuscirei mai a togliermi dalla testa questa figuraccia.

"Io.. io.." deglutisco "In effetti mi hanno mandato su a vedere se avevate lasciato qualcosa" cerco di assumere una posa seria e dignitosa, ma ormai mi ha vista. "Te lo stavo giusto per riportare, poi ho sentito la musica e bhè, sai com'è" dico imbarazzata.

"Non ti preoccupare, capisco perfettamente" cerca di rassicurarmi.

"Ma cos'è qui una discoteca?" Calum fa il suo ingresso in stanza ballando. Per fortuna che almeno lui si è risparmiato la visione del mio precedente spettacolo. A quanto pare lui balla molto meglio.

Ashton scuote la testa ridendo e va a recuperare il suo prezioso ipod. La musica viene bruscamente interrotta.

"Ehi io stavo ballando!" protesta Calum. "Oh, ciao Amy" si accorge di me. Io ricambio il saluto ancora un po' a disagio.

"Comunque che ci fai tu qui, Calum?" domanda Ashton.

"Non volevo lasciarti salire qui tutto solo. Scusami tanto se la mia premura nei tuoi confronti ti infastidisce" finge di mettere su il broncio.

"Ma stai zitto!" Ashton lo prende per la testa e i due cominciano una finta battaglia. Che carini che sono.

"Forza andiamo, sennò ci lasciano qui" incalza Calum.

Usciamo tutti e tre dalla stanza.

"Allora, ti piacciono gli All Time Low?" mi chiede Ashton mentre ci avviamo verso gli ascensori.

"Oh sì, ed anche un sacco di altre band" rispondo.

Così, durante tutto il tragitto per scendere di nuovo giù nella hall, finiamo per parlare di musica. Ovviamente, io non ho una conoscenza musicale estesa come la loro, eppure riesco sostenere la conversazione abbastanza bene. Mi capita di citare persino un paio di canzoni che loro non sono molto sicuri di aver mai ascoltato. Inoltre più parlo e meno riesco a pensare alla mia precedente figuraccia. Anzi, sento che con il tempo potrebbe persino diventare un simpatico aneddoto da raccontare.

Arrivati al momento in cui ci dobbiamo separare, i due si fermano un attimo a salutarmi.

"Ogni tanto vieni a trovarci nel backstage, così ascoltiamo un po' di musica insieme" dice Calum. "E poi puoi anche aiutarci a fare qualche video stupido mentre balliamo per far divertire un po' le fan. Non capisco perché ma quelle ragazze adorano vederci fare gli scemi".

Mi metto a ridere. "Senz'altro" rispondo. In realtà non trovo così difficile da immaginare perché tutti li adorino. Non si rendono proprio conto dell'effetto che fanno sulla gente con la loro simpatia.

"Puoi aiutarci a decidere le canzoni" propone Ashton. "Mi sembra di aver capito che hai ottimi gusti. Potresti diventare la nostra deejay personale".

"Sarebbe fantastico!" esclamo contenta.

Lui sorride.

*****

Salve gente! :D Purtroppo sono una frana nel pubblicizzare questa storia, ma continuerò lo stesso con gli aggiornamenti. Anche se per ora siete in pochi a leggerla, se continuerete a seguire anche i prossimi capitoli, mi farete contenta ugualmente. Comunque se apprezzate mi lasciate un votino? *fa gli occhioni da cucciola* per favoooore

A presto :)

Secret Love - Ashton IrwinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora