Capitolo 52

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Io e Spencer abbiamo trascorso il resto del pomeriggio a prepararci e a farci belle. Ci siamo messe due vestiti colorati e sbarazzini, e ci siamo truccate e acconciate a vicenda. Io le ho fatti i boccoli ai capelli e lei mi ha fatto una bellissima treccia di lato, che ricade elegantemente in avanti sopra la mia spalla.

Ora si è fatta sera, così decidiamo che siamo ufficialmente pronte per la festa.

Stiamo percorrendo il corridoio che porta in sala, ridendo e saltellando come due ragazzine piccole. Dunque in men che non si dica raggiungiamo le grandi porte che ci condurranno all'interno della baldoria.

È una festa privata, perciò ci saranno solo ed esclusivamente i lavoranti al tour e i loro amici. Probabilmente molti di loro non li rivedrò più. Se ci penso mi viene da commuovermi. In fondo è anche grazie a tutte le persone presenti lì dentro che quest'anno è stato così meraviglioso. Domani mattina partiremo presto, quindi l'occasione migliore per salutare tutti quanti è sicuramente questa.

Spencer sta per aprire la porta, quando d'impeto la blocco "Spence aspetta"

"Che c'è?" domanda lei, con una faccia a punto interrogativo.

Io senza darle una risposta, le getto semplicemente le braccia al collo e l'abbraccio strettissima.

E mentre la tengo ancora abbracciata, le dico tutto quello che sento in questo momento: "Spencer, grazie di tutto! Non avrei potuto mai sperare di trovare un'amica migliore di te. Lo so che resteremo in contatto eccetera, però ci tenevo a farti sapere che ti voglio tanto bene" credo che mi stia scendendo una lacrimuccia, ma ignoro la cosa e proseguo: "Quando sono arrivata qui e non conoscevo nessuno, ho avuto la fortuna di incontrarti. Da allora tu mi sei sempre stata accanto, mi hai sempre tirato su il morale quando ne avevo bisogno e hai sempre capito come mi sentivo. Sei stata la prima a credere in me. E io sento di non averti mai ringraziata abbastanza per questo".

Ripenso alla prima volta che ci siamo viste, quando io in qualche modo, già sapevo che saremmo diventate grandi amiche. E poi a quando di lì a poco siamo salite sullo stesso ascensore, scoprendo di avere le camere vicine. Eravamo due ragazze sole e con tanti sogni, molto diverse sotto certi aspetti rispetto a ciò che siamo oggi. Oggi siamo più sicure di noi stesse, più determinate e forse con ancora più sogni di prima.

Lei ricambia affettuosamente l'abbraccio e dopo risponde: "Grazie a te Amy. Tutto quello che hai detto è assolutamente lo stesso per me. Ma adesso basta, che lo stai facendo sembrare un addio. Probabilmente non vedrai più alcune persone che stanno là dentro, ma non credere che ti libererai mai di me. Lo sai perché? Perché noi non siamo amiche, siamo sorelle"

Sciogliamo l'abbraccio e sorridiamo entrambe. Quello che ha detto è verissimo. Noi due non rischiamo affatto d perdere i contatti. Questo perché non si tratta di un'amicizia banale e superficiale, come poteva essere quella con le mie vecchie amiche di Roma. Quello che unisce Spencer e me è un legame forte e sincero.

"Smettila di piangere!" dice d'un tratto con aria di rimprovero "Ci ho messo due ore per truccarti"

"Chiedo perdono" ridacchio. Poi mi decido ad aprire la porta "Forza andiamo".

La sala è enorme e gremita. La musica rimbomba da tutte le parti. Dovunque posi gli occhi vedo facce conosciute e felici. Alla fine ci sono proprio tutti. Mio padre, il suo amico Joe, Oliver, i One Direction, i 5 Seconds Of Summer, Grant, Alex, Tris, Rachel, Matt, la piccola Rebecca, la makeup artist Annie, che nel frattempo si è messa insieme al suo amico Jared (benedetto quel giorno in cui quest'ultimo ha rinunciato ad uscire con me, mettendomi in condizione da dover ricevere conforto!), la signora Maria, e tutti gli altri.

Secret Love - Ashton IrwinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora