Capitolo 22

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Io e Spencer abbiamo appena fatto ingresso nella sala pranzo dell'albergo. La sono andata a prendere e nel frattempo ho mandato i ragazzi ad occupare posto a un tavolo. Li cerchiamo con lo sguardo tra una moltitudine di gente, quando vediamo Michael sbracciarsi per farsi notare da noi. Mentre li stiamo raggiungendo la mia attenzione viene catturata da un tavolo poco distante. Ci sono Beth e le sue amiche che ci osservano con strani sorrisetti. Poi guardano i 5sos e bisbigliano l'una all'orecchio dell'altra. Do una gomitata a Spence e gliele indico con lo sguardo. Lei mi rivolge un'espressione esasperata che ricambio. Sono stufa di quelle vipere. Ora che siamo più vicine posso giurare di averne sentita una esclamare: 'scommetti a quale tavolo si siedono, ihihih!'.

Improvvisamente mi viene in mente che se c'è Spencer insieme a me, rischio di trascinare anche lei dentro questa storia. Così mi rivolgo a lei "Spence, ferma un attimo". La vedo confusa così le espongo i miei dubbi "Rifletti un attimo, se ti fai vedere vicino a me potresti diventare anche tu oggetto di derisione. Se non vuoi venire, non ti preoccupare che non me la prendo. Non sei obbligata a farti carico dei miei problemi".

"Spero tu stia scherzando!" esclama con aria profondamente contrariata. "Dovrei forse vergognarmi di farmi vedere con te adesso? Non me ne curo proprio di quelle tizie. Io e te siamo il duo di quelle strane, non ricordi?" mi lancia un sorriso complice e rassicurante. Ora che mi sento decisamente più tranquilla, possiamo proseguire.

Finalmente arriviamo al nostro tavolo. Ci hanno lasciato due posti vuoti tra Calum e Ashton. Ovviamente Spencer si siede vicino a Calum e io vicino ad Ashton. Mi butto sulla sedia e mi sistemo in maniera forse un po' teatrale. È che voglio sottolineare che nessuno può impedirmi di fare ciò che voglio.

Ci guardiamo tutti in faccia, come fossimo in attesa di qualcosa. Poi Michael dice: "Bhè buon appetito!" e così ci pensa lui a sbloccare la situazione. Iniziamo a mangiare e a parlare del più e del meno, facendo finta di niente.

Al momento Ashton è quello che parla di meno, anzi non parla affatto. Lo sbircio un attimo e noto che è entrato nella sua modalità da arrabbiatura. Fissa il suo piatto e tra un boccone e l'altro alza di tanto in tanto lo sguardo, studia la situazione intorno, lancia occhiate truci al tavolo delle mie 'nemiche' e ricomincia da capo l'operazione. Aggiungiamo al tutto una capigliatura ribelle, camicia larga a quadri rossi e un aspetto trasandato, che in conclusione lo fa apparire come un barbone arrabbiato. Ahimè sono costretta ad aggiungere un sexy-barbone arrabbiato.

Distolgo lo sguardo e decido di concentrarmi di più sul mio cibo. All'improvviso sento uno scoppio di risa provenire dal tavolo di quelle odiose.

"Basta io vado lì e le mando tutte a fan culo a quelle stronze" sbotta Ashton.

"Ehi vacci piano amico" controbatte Michael. "Se adesso vai lì a farle una sfuriata peggiori solo le cose".

"Già" si intromette Luke, "Più si accorgono che ce la prendiamo e più continueranno a darci il tormento". Io annuisco in sua direzione per approvare ciò che ha detto.

In realtà però è a me che stanno dando il tormento. Comunque sono molto colpita da come i ragazzi stanno prendendo una cosa come un fatto personale. È segno che ci tengono davvero a me e a che nessuno mi tratti male.

Ashton rimane un po' pensieroso sulle parole dei suoi amici con aria piuttosto contraddetta. "No, devo andare" scosta la sedia per avere lo spazio per alzarsi.

"Ashton!" Michael lo richiama.

Io blocco Ash per un braccio e gli faccio segno di rimanere seduto.

"Vai Ashton, Vai! Digliene quattro!" lo incita Claum.

"Calum!" è sempre Michael... Lui cerca di richiamare tutti all'ordine con il suo tono autoritario. Peccato che molto spesso nessuno gli dia retta.

Secret Love - Ashton IrwinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora