Capitolo 46

1.8K 99 16
                                    

Sono passati un paio di giorni e io ancora non ho avuto il coraggio di firmare quello stupido modulo per il prossimo tour. Ashton mi ha fatto promettere che quando deciderò di farlo, lui sarà il primo ad esserne informato. Così ogni volta che mi vede, temo quasi che si aspetti la notizia.

La situazione comunque è questa: oggi abbiamo un concerto in Danimarca, dopo una settimana di riposo, e poi un paio di date in Francia e.. la fine.

Non ci posso credere, questo non sta succedendo davvero. Non ho proprio la minima idea di come poter gestire il ciclone che mi si sta per scagliare contro.

Al momento sto sistemando delle casse piene di cianfrusaglie in un angolino del backstage. Cerco di concentrarmi al massimo su quello che sto facendo, ma non riesco ad evitare di pensare.

Con me c'è Rachel, che mi sta dando una mano. Chissà lei che farà l'anno prossimo.

"Tu e Tris avete già consegnato i moduli a Oliver?" domando curiosa.

"A quanto ne so, Tris sì. Ha deciso di accettare la proposta di continuare. Quella ragazza quando capirà che non è affatto tagliata per questo lavoro?" dice ridendo.

Da quando Rachel si è un po' distaccata dall'influenza di quell'arpia di Tris, abbiamo tutti scoperto che in realtà è una persona piuttosto in gamba.

"Già, ma almeno avrà da divertirsi" ridacchio anch'io.

"Questo è sicuro. È solo che penso che a un dato punto ognuno dovrebbe seguire la propria vocazione. La vera cosa che è in grado di renderci soddisfatti. Io ad esempio, sono già due anni che giro per il mondo in tour. È stata sicuramente un'esperienza magnifica, ma ora sento che è arrivato il momento di fare altro. Per questo ho deciso che non firmerò il contratto"

"No? Non firmerai?" chiedo sbalordita.

Questo proprio non me l'aspettavo. Visto l'entusiasmo mostrato da tutti, mi ero quasi convinta che io fossi l'unica ad avere dei dubbi in proposito.

"Sei sorpresa?" mi chiede lei, divertita dalla mia reazione.

"Un pochino sì, devo dirlo. Ma dimmi, quale sarebbe la tua vocazione?"

Lei sorride, probabilmente contenta che gliel'abbia chiesto "I fiori"

"I fiori?"

"Sì, non fare quella faccia!" si mette a ridere di gusto "Sai, fin da piccola ho sempre avuto una passione per la botanica. Anche se non sembra, la cosa è seria. Mi sono messa in contatto con una ricercatrice di New York a cui serve di una giovane assistente per la cura di un orto, contenente rarissime colture in via d'estinzione. Vengono anche molti universitari a studiare lì la biologia. Immagina quanto c'è da rimorchiare!"

"Eheh immagino! Non ti facevo una ragazza con la passione per il giardinaggio. A parte gli scherzi, sembra un bel progetto. Sono contenta per te"

"Ti ringrazio. Che mi dici di te invece? Che farai?"

"Ancora non lo so, ci sto pensando" che è più o meno la frase che sto pronunciando di più in quest'ultimo periodo.

Trascorre del tempo in cui noi continuiamo a lavorare in maniera efficiente, fino a quando arriva Matt, ovvero colui che ormai denomino 'quello che ci prova con tutte'. È passato un po' da quando Oliver ce lo presentò come il nuovo assunto. Ricordo ancora quando Ashton lo guardava torvo ogni volta che osava rivolgermi la parola.

Comunque Matt si aggrega a noi e comincia anch'egli a lavorare.

"Ragazze che si dice di bello? Che faticaccia, menomale che il tour sta per finire eh!" esclama in maniera un po' troppo spavalda per i miei gusti.

Secret Love - Ashton IrwinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora