Inizio parte 4: Save Me From Who I'm Supposed To Be. Capitolo 26

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"When you walk by each other in a crowded room, and nobody sees how I'm looking at you..

We're in love but nobody knows. We're in love but nobody knows it yet. Are we in love if nobody knows? Are we in love if nobody knows it yet?

Well I guess it's a Secret"

(Hunter Hayes – Secret Love)

'Bentornata cara maglietta dello staff, mi sei mancata' dico tra me e me mentre mi guardo allo specchio. Ora sono pronta per raggiungere la riunione speciale nel backstage. Credo sia stata improvvisata una piccola festicciola per inaugurare il proseguimento del tour. Le prime tappe europee saranno svolte in Germania, è qui che ci troviamo ora. E pensare che fino alla sera scorsa mi trovavo a casa mia, a Roma. A proposito dell'altra sera.. mi torna in mente un messaggio che mi è arrivato da parte di Ash. C'era scritto: 'Mi manchi'. Scritto semplicemente così, senza un cuoricino o una faccetta sorridente, come usa di solito quando stai scrivendo ad un'amica. In questo modo quelle due semplici parole hanno pesato come macigni. Danno l'impressione della sincera esigenza di ciò che sta scritto. Forse è solo la mia solita mente che ama navigare nella fantasia e dare significati troppo profondi a cose da poco conto.

Comunque il ritrovarsi con i miei amici è stato bellissimo. Non so più quante persone ho abbracciato questa mattina. Indubbiamente le persone che mi sono mancate di più sono state Spencer e i 5sos, però è stato bello rincontrare anche tutti gli altri.

Ora ho appena raggiunto la sala dove festeggeremo tutti insieme. Tranne poca gente, indossano quasi tutti l'uniforme dello staff.. mi sento a casa. Inoltre vedo che c'è un sacco di roba da mangiare. Anch'io ho dato il mio contributo, sono munita di un sacco di dolcetti cucinati da mia madre prima della partenza.

Mi vado a sedere nei pressi di un tavolino rotondo accanto a Spencer. Come prima cosa le porgo il pacchettino di dolcetti che le avevo promesso, che lei accetta di buon grado. C'è anche la mia band di pazzerelli preferita che sta conversando con un gruppetto di persone all'altro capo della stanza.

Oliver è già partito in quarta e come può ci spiega il programma dei prossimi giorni. Poi tra le altre cose ci presenta Matt, un nuovo ragazzo dello staff. "Ragazzi trattatelo bene. Lo affido a voi per imparare il mestiere" dice prima di lasciare il neoassunto in balia dei suoi nuovi colleghi. Io e Spencer lo invitiamo a sedersi vicino a noi per evitare che si senta a disagio. Invece scopriamo che non ha per niente l'aria del novellino alle prime armi, anzi inizia a chiacchierare e a scherzare con noi in modo molto sicuro di sé.

Tra la confusione riesco a dissociarmi un momento dalla conversazione per guardarmi intorno. Più tardi vorrei andare a fare quattro chiacchiere con i 5sos. Le cose tra me e Ashton sembrano essere tornate alla normalità, come se quell'episodio del quasi bacio non fosse mai avvenuto. Da una parte mi sento sollevata a proposito.

Lo cerco con lo sguardo e lo trovo lì, seduto dall'altro capo della stanza, che mi fissa. Distolgo lo sguardo impacciata. Poi mi faccio coraggio e provo a riguardarlo. E anche lui è ancora lì, gli occhi rivolti verso i miei. E va bene, forse qualcosa è cambiato tra di noi. Anche prima incrociavamo spesso lo sguardo, ma dopo sorridevamo e guardavamo subito da un'altra parte imbarazzati. Adesso invece è uno sguardo deciso, che sembra parlare più di cento parole. Possibile che nessuno si accorga di come mi sta guardando? Credo di no, è una cosa soltanto tra noi due. Bhè almeno uno dei due, a un certo punto deve pur far finta di niente, così decido di girarmi e mi intrometto bruscamente nella conversazione tra Matt e Spencer, dicendo la prima cavolata che mi salta alla testa. Ma sento ancora i suoi occhi addosso. È possibile che stia diventando paranoica? Mi volto e con la coda dell'occhio vedo che ho ragione. Io non cedo e non mi giro mai completamente. Giusto quel tanto che mi permette di tenere quell'area della stanza sottocontrollo. E.. ah-ah.. ha smesso. È stato distratto da un tizio che glia sta chiedendo qualcosa. Ora ne approfitto per guardarlo io. Mi godo il mio momento di vittoria e.. oh no, mi ha beccata. Punto gli occhi di corsa sul tavolo mentre sorrido tra me e me, divertita dal nostro giochino complice. Scommetto che adesso anche lui sta ridendo, non mi serve voltarmi ancora per saperlo.

Secret Love - Ashton IrwinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora