Carmela, fasciata nel suo aderentissimo abito bordeaux, si stava avvicinando al nostro tavolo seguita dal suo fido amico che mi pareva si chiamasse Antonio e da due ragazze che non ricordavo di aver mai visto.
Salutò tutti con due baci sulle guance lasciando volontariamente me per ultima.
Quando si sporse per baciarmi sentii un brivido freddo percorrermi la schiena, come un pessimo presagio.
"Il bacio di Giuda" pensai.
Lei non esitò un attimo, con una freddezza invidiabile, i suoi occhi truccatissimi si fissarono nei miei.
Non potevo negare la sua bellezza ma quella ragazza non mi piaceva.
C'era qualcosa in lei, nei suoi modi, nei suoi occhi, che mi indispettiva, che mi diceva di non fidarmi. Quella sua bellezza fredda ed algida mi sapeva tanto di maschera, sentivo con certezza quasi assoluta che dietro vi fosse nascosta una brutta persona, una da cui tenersi rigorosamente alla larga.
Ero comunque consapevole che la mia nei suoi confronti non sarebbe mai stata un'analisi obiettiva. L'avrei sempre vista come un nemico, lei poteva chiamare "suo" quello che io ormai bramavo da mesi.
-So che sei andata a trovare il mio fidanzato con mio cognato, come stanno i ragazzi?- disse con un'espressione stranamente radiosa rimarcando le parole sulle quali voleva porre l'accento.
La guardai con occhi sbarrati chiedendomi chi gliel'avesse detto. Non credevo potesse essere stato Paolo perché mi sembrava improbabile.
Manuel? Assolutamente impossibile.
Non credevo nemmeno avesse un buon rapporto con Alessia e i ragazzi, anche loro erano quindi da escludere.
Quando notai lo sguardo basso di Eli non ebbi dubbi, era stata certamente lei.
Sapevo di non potermi mostrare debole quindi accantonai tutti i perché che mi ronzavano in testa e mi concentrai sulla persona che mi stava davanti e che stava aspettando una mia risposta.
-Stanno tutti benissimo- dissi con freddezza.
-Sono contenta ma... Se posso, com'è che hai deciso di andarci?-
-In realtà sono stata invitata-
-Devi averli colpiti davvero molto quei ragazzi. Spero che tu non ti illuda troppo, sono quasi tutti impegnati non vorrei ti innamorassi perdutamente di uno di loro-
Intorno a noi calò il silenzio e gli occhi di tutti si spostarono irrimediabilmente su di noi.
-Non preoccuparti per me- le dissi.
-No è che alle persone piace rovinare la felicità altrui-
-Credimi non sono il tipo-
-Bhe, da quando ti conosco ti ho vista sempre accerchiata da ragazzi e da quanto ne so tu sei sola, non mi stupirei se cercassi tra loro un fidanzato-
La guardai malissimo ma a lei parve non importare molto -io comunque non mi preoccupo, tu rappresenti solo una novità che come tutto prima o poi passa di moda-
-Certo, una piacevole novità- dissi con tutta la sfrontatezza di cui ero capace, più per colpire lei che per difendere il mio "onore".
Non era certamente da me reagire così ma Carmela mi stava irritando. Mi aveva dato, neanche troppo velatamente, della poco di buono e non si sarebbe dovuta permettere.
Se avesse saputo quanto rispetto da troppo tempo tenevo per il suo rapporto forse non avrebbe parlato così.
Ma, infondo, lei non sapeva niente di me, e, onestamente non mi importava farmi conoscere. Lei non si meritava niente da me. Nemmeno i sensi di colpa che mi attanagliavano da mesi.
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Prenditi cura di me
RomantikQuando i loro occhi si incontrarono lui si illuminò in un sorriso. Il più bel sorriso che lei avesse mai visto. Un viaggio tra passioni e sentimenti, tra gioie e delusioni. Il tutto visto attraverso i pensieri di una diciottenne alle prese con l'am...