Epilogo

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"Finalmente il sole" pensai quando i primi raggi dell'astro che tanto amavo invasero la stanza che, inerme, aveva assistito alla mia nottata turbolenta.

Avevo dormito poco e male.

Il letto, freddo e vuoto, pur essendo luglio, non mi aveva accolta quella notte.

Ormai, anche il solo pensare di poter dormire senza Paolo mi sembrava un'eresia. Il mio posto era tra le sue braccia e non poteva essere altrimenti!

Quella notte però Paolo non c'era.

I suoi sogni di tanto in tanto purtroppo si frapponevano fra me e i miei desideri.

Proprio quella notte Paolo era via per uno stage di tre giorni.

Uno stage con la nazionale!

Paolo stava costruendo i suoi sogni mattone su mattone ed io, come mi ero ripromessa ero al suo fianco per supportarlo in ogni momento.

Come ogni volta che lui non c'era io me ne stavo sola nel nostro suo, anzi nel nostro letto, quello che ormai occupavo stabilmente da quasi un anno.

Un anno!

Era già passato quasi un anno da quel 9 Luglio 2006 e le cose, tra me e Paolo, non sarebbero potute andare meglio, La nostra storia continuava a vivere di momenti bellissimi. Per fortuna ci eravamo riservati tutti i bassi per i mesi precedenti alla nostra dichiarazione.

Che poi...

Che razza di dichiarazione?

Forse la dichiarazione più folle e stramba mai vista.

Sicuramente la più lenta!

Ma Paolo era così, era folle, era strambo ed era perfetto in tutte le sue stranezze.

Ci aveva messo un sacco a capire che insieme potessimo funzionare davvero ma se lo era fatto perdonare ogni giorno. Non che ce ne fosse realmente bisogno.

A me era bastato sentire il suo primo "ti amo" per dimenticare tutto e rendermi conto di poterlo riamare realmente a mia volta.

E lo amavo, lo amavo tantissimo.

Lo amavo al mattino, quando mi svegliavo tra le sue braccia, lo amavo ad ogni bacio che mi lasciava, lo amavo ogni sera, quando mi riempiva di coccole, lo amavo quando tutto girava nel verso giusto, quando tornava stanco dagli allenamenti e lo amavo quando, dopo una partita persa, era affranto e inconsolabile. Lo amavo ad ogni sorriso, ad ogni parola, ad ogni sguardo d'intesa, lo amavo quando di notte placava i miei incubi e lo amavo persino quando mi lasciava da sola, in quel letto troppo grande per me, per inseguire i suoi sogni.

Non potevo proprio farne a meno.

A volte mi sembrava che lui solo avesse riempito l'intera mia vita.

Mi trovavo spesso a domandarmi quale fosse il senso della mia vita prima di Paolo e, per quanto mi sforzassi, non ne trovavo nessuno valido oltre la mia adorata famiglia.

Certo, la mia era sempre stata una vita bellissima ma c'era qualcosa che mancava, un pezzo fondamentale che si occupasse di me, che tenesse a me più di qualsiasi altra cosa, che, insomma, mi amasse.

Quel pezzo si era rivelato sicuramente Paolo! Coi suoi modi gentili, coi suoi occhi sempre pronti ad illuminarmi le giornate, con le sue mani ad accarezzare i miei capelli, col suo amore, era riuscito a ritagliarsi il suo spazio personale nella mia vita.

E la mia vita ne aveva giovato davvero moltissimo.

Da allora infatti erano cambiate troppe cose.

Prenditi cura di meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora