59. Che ci fai tu qui?

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Marco mi riaccompagnò a casa subendosi in silenzio tutto il mio astio nei confronti di Carmela. Avevo i nervi a fior di pelle, doveva per forza comparire nei momenti meno opportuni?

Ero appena riuscita a rialzarmi ed era arrivata lei a buttarmi nuovamente giù.

La odiavo, era inutile nasconderlo, bastava il suo nome a farmi rivoltare lo stomaco.

E quella voce irritante che si ritrovava...

Non tolleravo nulla che la riguardasse, ricordavo amaramente i tempi in cui pensavo fosse una brava ragazza.

Sapevo che a parlare probabilmente fosse la gelosia, che al suo posto io avrei certamente fatto di peggio ma non riuscivo a sopportare quella sua aria saccente di superiorità.

Il povero Marco mi ascoltò paziente, era facile sfogarsi con qualcuno che nemmeno provava a contraddirmi. Lui si limitava ad annuire, sembrava che quasi non mi stesse realmente ascoltando e forse, in un certo senso era proprio così.

-Sai cosa penso?- mi disse ad un certo punto quando eravamo quasi arrivati sotto casa.

-No, cosa?-

-Che tu sia gelosa di Carmela è palese, se ne accorgerebbe perfino un cieco; ma secondo me anche lei è gelosa di te, ha paura del rapporto che tu e Paolo avete creato, ha paura di perderlo e ti attacca perché non conosce altro modo di tenerti a bada-

-Dici?- chiesi poco convinta.

-Io penso di si. Ricordati che lei vi ha visti insieme, sa che lui passa più tempo con te che con lei e adesso l'ha praticamente lasciata, normale che si senta minacciata da te-

-Questo si però...-

-Niente però, probabilmente voi non andrete mai d'accordo, qui l'unico che può risolvere tutto questo casino è Paolo. E' lui che deve prendere una decisione-

-Lo so, per questo mi sono tirata indietro, voglio che Paolo trovi la sua strada da solo senza pressioni. Se non dovesse lasciare Carmela però vorrà dire che di lui non ho capito niente-

-Perché?-

-Perché lui non la ama, per quanto possa volerle bene non la ama. E lui non può accontentarsi di un rapporto del genere, non è il tipo e soprattutto non se lo merita-

-Sei proprio innamorata...-

Sbuffai.

-Ora però devo fare la parte dello stronzo. Sai vero che lui potrebbe lasciare Carmela ma non scegliere te?-

Annuii debolmente.

-E come la metteresti?-

-Gli starei accanto comunque-

-In cuor tuo lo aspetterai a vita vero?-

-Credo proprio di si-

-Paolo è davvero un ragazzo fortunato-

Sorrisi ma in cuor mio sapevo quanto Marco stesse sbagliando. Paolo sarebbe stato un ragazzo fortunato se solo avesse accettato tutto quello che infondo avevo da dargli. Ma, al momento, lui era solo un ragazzo con un'amica che gli voleva bene e che gli sarebbe stata accanto sempre e comunque, come ogni amico, o almeno ogni vero amico, dovrebbe fare.

Quest'idea mi rattristò parecchio. Volevo davvero un gran bene a Paolo ma l'idea di averlo per sempre accanto solo come amico mi turbava parecchio. Come al solito mi stavo facendo dei gran viaggi mentali senza fondamento. D'altronde, in quel preciso momento storico, io e Paolo avevamo deciso di starcene lontani. Una decisione sofferta ma condivisa, una presa di posizione scaturita da una sua decisione. Perché Paolo aveva scelto di continuare con Carmela pur non amandola e, in quella relazione io non c'entravo. Fin quando lui avesse scelto lei non ci sarebbe stato spazio per me nella sua vita, non più.

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